Nel 1882, Ernest Renan si chiese cosa fosse una nazione e rispose: un plebiscito quotidiano. Negli studi sul nazionalismo, il sentimento di appartenenza viene definito da due contrastanti correnti di pensiero. Da una parte chi ritiene che l'appartenenza sia questione di sangue, etni- cità, comuni miti storici. Dall'altra, a tale visione primordiale viene opposto un approccio costruttivista, emerso soprattutto negli anni Ottanta. Si tratta, in quest'ottica, di concentrarsi su valori e norme sociali, sul sentirsi parte di un gruppo in senso socio-economico. In questa prospettiva, l'articolo suggerisce che differenti gruppi etnici possano coesistere e divenire parte di una nazione diversa dalla c.d. madrepatria, in base alla loro esperienza sociale. Il caso degli ebrei di Ankara, capitale della Turchia con una consistente comunità già dal diciassettesimo secolo, in epoca ottomana, è significativo in quanto oggi rimane solo un quartiere, İstiklal Mahallesi, quasi deserto, mentre la popolazione ebraica vive in diverse parti della città. Nonostante diversi fattori abbiano spinto verso l'emigrazione - agli attacchi razzisti di alcune movimenti politici, il richiamo verso Israele, la crescente influenza politica dell'Islam -, molti ebrei di Ankara hanno preferito rimanere. Verrà qui analizzata la loro me- moria collettiva Attraverso numerose interviste, verrà qui analizzata la loro memoria collettiva in modo da dimostrare come questa non sia stata etnicizzata, ma indirizzata invece verso l'inclusione attraverso relazioni e canali sociali.
Where am I from? Case of the Jews in Ankara / Aydogan, Cemre. - In: ARCHIVI E DOCUMENTI. - ISSN 2704-5447. - 2:2(2020), pp. 49-72.
Where am I from? Case of the Jews in Ankara
Cemre Aydoğan
Writing – Review & Editing
2020
Abstract
Nel 1882, Ernest Renan si chiese cosa fosse una nazione e rispose: un plebiscito quotidiano. Negli studi sul nazionalismo, il sentimento di appartenenza viene definito da due contrastanti correnti di pensiero. Da una parte chi ritiene che l'appartenenza sia questione di sangue, etni- cità, comuni miti storici. Dall'altra, a tale visione primordiale viene opposto un approccio costruttivista, emerso soprattutto negli anni Ottanta. Si tratta, in quest'ottica, di concentrarsi su valori e norme sociali, sul sentirsi parte di un gruppo in senso socio-economico. In questa prospettiva, l'articolo suggerisce che differenti gruppi etnici possano coesistere e divenire parte di una nazione diversa dalla c.d. madrepatria, in base alla loro esperienza sociale. Il caso degli ebrei di Ankara, capitale della Turchia con una consistente comunità già dal diciassettesimo secolo, in epoca ottomana, è significativo in quanto oggi rimane solo un quartiere, İstiklal Mahallesi, quasi deserto, mentre la popolazione ebraica vive in diverse parti della città. Nonostante diversi fattori abbiano spinto verso l'emigrazione - agli attacchi razzisti di alcune movimenti politici, il richiamo verso Israele, la crescente influenza politica dell'Islam -, molti ebrei di Ankara hanno preferito rimanere. Verrà qui analizzata la loro me- moria collettiva Attraverso numerose interviste, verrà qui analizzata la loro memoria collettiva in modo da dimostrare come questa non sia stata etnicizzata, ma indirizzata invece verso l'inclusione attraverso relazioni e canali sociali.| File | Dimensione | Formato | |
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