The article provides a map of the production and conservation of the archives of Sapienza University of Rome. In fact, within the documentary heritage of the Roman University, a plurality of producers and conservators, archives and funds can be identified. The first stage of the journey are the archives of the Studium Urbis, that is, from the medieval and early modern institution, preserved in part in the Archivio di Stato di Roma and in part in the Archivio Apostolico Vaticano. The second stage concerns the documentation produced and preserved by the University in the post-unitary period (from 1870). For the Sapienza archives, while one can speak of a single document management system, it is not possible to speak of a single historical archive, but one must speak of a general University archive which depends on the Settore Archivio storico of the Area affari generali and a student archive which depends on the Area servizi agli studenti and which contains current and historical documentation, which should be handed over to the General Archive of the University. Therefore, these are archives located in a vast network of deposits both inside and outside the university campus, which, for the most part, are not available for scholars and researchers, as they are only partially surveyed and rearranged, thanks to projects carried out in collaboration with the Soprintendenza archivistica per il Lazio in the early 2000s. Since 2018, thanks to an agreement between the Area affari generali, Settore Archivio storico and the Dipartimento di scienze documentarie, linguistico-filologiche e geografiche (now Dipartimento di lettere e culture moderne), a project is underway mapping and census of the University archives, mainly relating to the nine deposits of the student archive.

Il saggio intende fornire una mappa della produzione e conservazione degli archivi della Sapienza Università di Roma. All’interno del patrimonio documentario dell’ateneo romano si possono identificare, infatti, una pluralità di soggetti produttori e conservatori, di archivi e di fondi. Prima tappa del viaggio sono gli archivi dello Studium Urbis, cioè dalla Sapienza medievale e moderna, conservati in parte presso l’Archivio di Stato di Roma e in parte presso l’Archivio apostolico vaticano. La seconda tappa riguarda la documen- tazione prodotta e conservata dalla Sapienza post-unitaria. Per gli archivi della Sapienza, mentre si può parlare di un sistema unico di gestione documentale, non è possibile parlare di un archivio storico unico, ma si deve parlare di un Archivio generale di ateneo che dipende dal Settore Archivio storico dell’Area affari generali e di un Archivio studenti che dipende dall’Area servizi agli studenti e che al suo interno conserva documentazione corrente e documentazione storica, che dovrebbe essere versata all’Archivio generale di ateneo. Si tratta, quindi, di archivi dislocati in una vasta rete di depositi sia interni sia esterni alla Città universitaria e che in larga parte risultano non consultabili per studiosi e ricercatori, in quanto solo parzialmente censiti e riordinati, grazie a progetti realizzati in collaborazione con la Soprintendenza archivistica per il Lazio all’inizio degli anni Duemila. Dal 2018, grazie a un accordo tra l’Area affari generali, Settore Archivio storico e il Dipartimento di scienze documentarie, linguistico-filologiche e geografiche (ora Dipartimento di lettere e culture moderne) è in corso un progetto di mappatura e censimento degli archivi di deposito dell’ateneo, relativo soprattutto ai nove depositi dell’Archivio studenti.

Minerva: «Mille dea est operum» E mille sono i suoi archivi. Il patrimonio archivistico della Sapienza Università di Roma / Nemore, Francesca. - In: NUOVI ANNALI DELLA SCUOLA SPECIALE PER ARCHIVISTI E BIBLIOTECARI. - ISSN 1122-0775. - 34:(2020), pp. 271-288.

Minerva: «Mille dea est operum» E mille sono i suoi archivi. Il patrimonio archivistico della Sapienza Università di Roma

Francesca Nemore
2020

Abstract

The article provides a map of the production and conservation of the archives of Sapienza University of Rome. In fact, within the documentary heritage of the Roman University, a plurality of producers and conservators, archives and funds can be identified. The first stage of the journey are the archives of the Studium Urbis, that is, from the medieval and early modern institution, preserved in part in the Archivio di Stato di Roma and in part in the Archivio Apostolico Vaticano. The second stage concerns the documentation produced and preserved by the University in the post-unitary period (from 1870). For the Sapienza archives, while one can speak of a single document management system, it is not possible to speak of a single historical archive, but one must speak of a general University archive which depends on the Settore Archivio storico of the Area affari generali and a student archive which depends on the Area servizi agli studenti and which contains current and historical documentation, which should be handed over to the General Archive of the University. Therefore, these are archives located in a vast network of deposits both inside and outside the university campus, which, for the most part, are not available for scholars and researchers, as they are only partially surveyed and rearranged, thanks to projects carried out in collaboration with the Soprintendenza archivistica per il Lazio in the early 2000s. Since 2018, thanks to an agreement between the Area affari generali, Settore Archivio storico and the Dipartimento di scienze documentarie, linguistico-filologiche e geografiche (now Dipartimento di lettere e culture moderne), a project is underway mapping and census of the University archives, mainly relating to the nine deposits of the student archive.
2020
Il saggio intende fornire una mappa della produzione e conservazione degli archivi della Sapienza Università di Roma. All’interno del patrimonio documentario dell’ateneo romano si possono identificare, infatti, una pluralità di soggetti produttori e conservatori, di archivi e di fondi. Prima tappa del viaggio sono gli archivi dello Studium Urbis, cioè dalla Sapienza medievale e moderna, conservati in parte presso l’Archivio di Stato di Roma e in parte presso l’Archivio apostolico vaticano. La seconda tappa riguarda la documen- tazione prodotta e conservata dalla Sapienza post-unitaria. Per gli archivi della Sapienza, mentre si può parlare di un sistema unico di gestione documentale, non è possibile parlare di un archivio storico unico, ma si deve parlare di un Archivio generale di ateneo che dipende dal Settore Archivio storico dell’Area affari generali e di un Archivio studenti che dipende dall’Area servizi agli studenti e che al suo interno conserva documentazione corrente e documentazione storica, che dovrebbe essere versata all’Archivio generale di ateneo. Si tratta, quindi, di archivi dislocati in una vasta rete di depositi sia interni sia esterni alla Città universitaria e che in larga parte risultano non consultabili per studiosi e ricercatori, in quanto solo parzialmente censiti e riordinati, grazie a progetti realizzati in collaborazione con la Soprintendenza archivistica per il Lazio all’inizio degli anni Duemila. Dal 2018, grazie a un accordo tra l’Area affari generali, Settore Archivio storico e il Dipartimento di scienze documentarie, linguistico-filologiche e geografiche (ora Dipartimento di lettere e culture moderne) è in corso un progetto di mappatura e censimento degli archivi di deposito dell’ateneo, relativo soprattutto ai nove depositi dell’Archivio studenti.
Sapienza; archivio universitario; archivio storico
01 Pubblicazione su rivista::01a Articolo in rivista
Minerva: «Mille dea est operum» E mille sono i suoi archivi. Il patrimonio archivistico della Sapienza Università di Roma / Nemore, Francesca. - In: NUOVI ANNALI DELLA SCUOLA SPECIALE PER ARCHIVISTI E BIBLIOTECARI. - ISSN 1122-0775. - 34:(2020), pp. 271-288.
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/11573/1457553
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