Recensione al volume «Ramad. Site néolithique en damascène (Syrie) aux VIIIe et VIIe millénaires avant l’ère chrétienne»

The book, published by the "Institut Française d'archeology du proche-orient" (Beirut, 2000), is dedicated to the memory of Raymond Lantier, André Leroi-Gourhan, André Parrot, Henri Seyrig, Paul Veyeret, and is edited by M. Henri de Contenson that, in conjunction with the "General Directorate of Antiquities and Museums in Damascus" (DGAM), undertook the systematic excavation of Ramad in 1963. From this date until 1973, the ongoing research in the field, backed by the commitment and constant participant of the then "Director of Excavations» Adnan Bounni and "Conservative of Azem Palace in Damascus' Chafiq Imamha, has revealed the importance the site as one of the main occupations of the preceramic Neolithic in the plain of Damascus. The quality of this relationship are essentially two: on the one hand you have, with the utmost rigor and method, the summary results of ten years of work conducted by various specialists, on the other hand, the contribution of individual converges to detail and open a broad framework of issues order archaeological, anthropological and economic development.

Il volume, pubblicato dallo «Institut Française d’archéologie du proche-orient» (Beyrouth 2000), è dedicato al ricordo di Raymond Lantier, André Leroi-Gourhan, André Parrot, Henri Seyrig, Paul Veyeret, ed è curato da M. Henri de Contenson che, in collaborazione con la «Direzione Generale delle Antichità e dei Musei di Damasco» (D.G.A.M.), intraprese lo scavo sistematico di Ramad nel 1963. Da questa data sino al 1973 la continua attività di ricerca sul campo, sostenuta dall’impegno costante e partecipe dell’allora «Direttore del Servizio Scavi» Adnan Bounni e del «Conservatore del Palazzo Azem a Damasco» Chafiq Imamha, ha rivelato l’importanza del sito come una delle principali occupazioni del neolitico preceramico nella piana di Damasco. Le qualità di questo rapporto sono essenzialmente due: da un lato si presentano, con estremo rigore e metodo, i risultati sintetici di un lavoro decennale condotto da diversi specialisti; dall’altro, il contributo dei singoli converge a dettagliare ed aprire un quadro ampio di problematiche d’ordine archeologico, antropologico ed economico.