La storia delle tipografie clandestine della Resistenza italiana è un argomento poco approfondito, a maggior ragione se indagato dal punto di vista di chi diede forma ai messaggi della contro-propaganda antifascista. Le vicende degli stampatori, i motivi delle loro scelte tipografiche, le difficoltà che furono costretti ad affrontare hanno difficilmente trovato il giusto spazio. A livello generale, questa ricerca può essere considerata un piccolo contributo nel tentativo di estendere il campo di indagine della storia del graphic design, discostandosi da una narrazione canonica e comprendendo metodi e strumenti propri di altre discipline. Dopo aver analizzato alcune questioni generali inerenti la produzione della stampa clandestina, fornendo il dovuto background storico, in questo contributo presenterò il caso studio di Lerici. Credo che tale esempio possa infatti essere considerato dimostrativo di cosa significasse organizzare una tipografia in clandestinità durante l’occupazione nazifascista.
La stampa clandestina nella Resistenza. Il caso studio di Lerici / Vendetti, Andrea. - (2020), pp. 63-78. (Intervento presentato al convegno IV Convegno AIS/Design Associazione Italiana Storici del Design tenutosi a Torino; Italia).
La stampa clandestina nella Resistenza. Il caso studio di Lerici
Andrea Vendetti
Primo
2020
Abstract
La storia delle tipografie clandestine della Resistenza italiana è un argomento poco approfondito, a maggior ragione se indagato dal punto di vista di chi diede forma ai messaggi della contro-propaganda antifascista. Le vicende degli stampatori, i motivi delle loro scelte tipografiche, le difficoltà che furono costretti ad affrontare hanno difficilmente trovato il giusto spazio. A livello generale, questa ricerca può essere considerata un piccolo contributo nel tentativo di estendere il campo di indagine della storia del graphic design, discostandosi da una narrazione canonica e comprendendo metodi e strumenti propri di altre discipline. Dopo aver analizzato alcune questioni generali inerenti la produzione della stampa clandestina, fornendo il dovuto background storico, in questo contributo presenterò il caso studio di Lerici. Credo che tale esempio possa infatti essere considerato dimostrativo di cosa significasse organizzare una tipografia in clandestinità durante l’occupazione nazifascista.File | Dimensione | Formato | |
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