Che cos’è una città? Questa la domanda che Lewis Mumford si poneva nel 1937 di fronte a una platea di urban planners (LeGates e Stout 2011: 91- 95) e che, a più di ottant’anni di distanza, continua a impegnare studiose e studiosi di tutto il mondo, rimanendo perlopiù insoluta. Tuttavia, molto è mutato dall’epoca di Mumford, sia dal punto di vista sociale, economico e politico, sia dal punto di vista della produzione del sapere. Per quanto riguarda lo studio della città, uno dei cambiamenti più rilevanti è rappresentato dall’emergere di un settore disciplinare eterogeneo e ibrido, denominato studi urbani. Sebbene la nascita di questo campo di studi non abbia ancora portato a una risposta convincente rispetto alla domanda che poneva Mumford – e sommessamente ci auguriamo che non si arrivi mai a pensare di poterle dare una risposta definitiva –, è indubbio che questa nuova letteratura abbia condotto a una constatazione, particolarmente necessaria quando si affronta la sfida di interpretare l’urbano: rappresentare le citta  è un’operazione complessa, perché queste sfuggono costantemente alle nostre analisi. Di questa complessità e delle sfide che pone, questo numero vuole dare conto.

Sottotraccia. Note per una genealogia degli studi urbani critici / Pizzo, Barbara; Pozzi, Giacomo; Scandurra, Giuseppe. - In: TRACCE URBANE. - ISSN 2532-6562. - 7(2020), pp. 6-21.

Sottotraccia. Note per una genealogia degli studi urbani critici

Barbara Pizzo
Co-primo
;
2020

Abstract

Che cos’è una città? Questa la domanda che Lewis Mumford si poneva nel 1937 di fronte a una platea di urban planners (LeGates e Stout 2011: 91- 95) e che, a più di ottant’anni di distanza, continua a impegnare studiose e studiosi di tutto il mondo, rimanendo perlopiù insoluta. Tuttavia, molto è mutato dall’epoca di Mumford, sia dal punto di vista sociale, economico e politico, sia dal punto di vista della produzione del sapere. Per quanto riguarda lo studio della città, uno dei cambiamenti più rilevanti è rappresentato dall’emergere di un settore disciplinare eterogeneo e ibrido, denominato studi urbani. Sebbene la nascita di questo campo di studi non abbia ancora portato a una risposta convincente rispetto alla domanda che poneva Mumford – e sommessamente ci auguriamo che non si arrivi mai a pensare di poterle dare una risposta definitiva –, è indubbio che questa nuova letteratura abbia condotto a una constatazione, particolarmente necessaria quando si affronta la sfida di interpretare l’urbano: rappresentare le citta  è un’operazione complessa, perché queste sfuggono costantemente alle nostre analisi. Di questa complessità e delle sfide che pone, questo numero vuole dare conto.
2020
città; urban studies; critical urban studies; studi urbani; dialogo interdisciplinare; storia del pensiero critico; urbanistica
01 Pubblicazione su rivista::01a Articolo in rivista
Sottotraccia. Note per una genealogia degli studi urbani critici / Pizzo, Barbara; Pozzi, Giacomo; Scandurra, Giuseppe. - In: TRACCE URBANE. - ISSN 2532-6562. - 7(2020), pp. 6-21.
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