In questo lavoro cerchiamo di fare il punto, mediante un'analisi descrittiva dei dati disponibili, su dimensioni, effetti ed implicazioni di politica sanitaria del secondo (o terzo) pilastro sanitario, cioè quello dei fondi sanitari integrativi. Partendo dalle difficoltà di definizione dell'ambito d'intervento di questi fondi, argomentiamo che, seppur in crescita, sia come numero di assicurati sia come quantità di prestazioni garantite, tale settore intermedia ancora un ridotto ammontare di risorse pro capite. Sarebbe questo, dunque, il momento di intervenire per renderlo coerente e complementare al SSN, prima che il suo sviluppo sregolato configuri situazioni di conflitto con il sistema pubblico. Facciamo rilevare, inoltre, che sono già ben evidenti, nel caso italiano, le tipiche conseguenze di un sistema duale evidenziate in letteratura, quali le violazioni dell'equità, l'effetto espansivo sulla spesa sanitaria totale, i profili di conflitto intergenerazionale e la probabile erosione del potere monopsonistico pubblico. Concludiamo il lavoro ipotizzando un' opzione minimale di policy, coerente con gli interessi oggi in gioco e con le risorse già correntemente intermediate dai fondi e consistente nella delimitazione normativa dell'ambito d'intervento dei fondi integrativi a prestazioni predefinite della sola area dell'assistenza specialistica, con possibilità di "opting out" dei cittadini dal SSN limitatamente appunto a questa tipologia di prestazioni.
Terzi paganti privati in sanità: assicurazioni e fondi sanitari. Stato dell'arte, effetti e implicazioni di policy / Citoni, Guido; Piperno, Aldo. - In: POLITICHE SANITARIE. - ISSN 1590-069X. - 20:1(2019), pp. 14-32.
Terzi paganti privati in sanità: assicurazioni e fondi sanitari. Stato dell'arte, effetti e implicazioni di policy
Guido Citoni;
2019
Abstract
In questo lavoro cerchiamo di fare il punto, mediante un'analisi descrittiva dei dati disponibili, su dimensioni, effetti ed implicazioni di politica sanitaria del secondo (o terzo) pilastro sanitario, cioè quello dei fondi sanitari integrativi. Partendo dalle difficoltà di definizione dell'ambito d'intervento di questi fondi, argomentiamo che, seppur in crescita, sia come numero di assicurati sia come quantità di prestazioni garantite, tale settore intermedia ancora un ridotto ammontare di risorse pro capite. Sarebbe questo, dunque, il momento di intervenire per renderlo coerente e complementare al SSN, prima che il suo sviluppo sregolato configuri situazioni di conflitto con il sistema pubblico. Facciamo rilevare, inoltre, che sono già ben evidenti, nel caso italiano, le tipiche conseguenze di un sistema duale evidenziate in letteratura, quali le violazioni dell'equità, l'effetto espansivo sulla spesa sanitaria totale, i profili di conflitto intergenerazionale e la probabile erosione del potere monopsonistico pubblico. Concludiamo il lavoro ipotizzando un' opzione minimale di policy, coerente con gli interessi oggi in gioco e con le risorse già correntemente intermediate dai fondi e consistente nella delimitazione normativa dell'ambito d'intervento dei fondi integrativi a prestazioni predefinite della sola area dell'assistenza specialistica, con possibilità di "opting out" dei cittadini dal SSN limitatamente appunto a questa tipologia di prestazioni.File | Dimensione | Formato | |
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