Pietro Augustoni, Giulio Camporese e il «Piano, per la Dogana nel Porto di Fermo» del 1787

In 1786, the financial reform introduced by Pope Pius VI Braschi (1775-1799) led to an update of all the customs offices distributed along the borders of the Papal States and – at the same time – the creation of further. Around Fermo – an important papal center not far from the Adriatic coast of Marche region – the local government decided to retrain some warehouses located near Porto di San Giorgio. The project was entrusted to Pietro Augustoni (1741-1815), whose design was evaluated by the General Treasurer of the Apostolic Chamber Fabrizio Ruffo (1785-1794) and his trusted architect Giulio Camporese (1754-1840).

La riforma doganale introdotta nel 1786 da papa Pio VI Braschi (1775-1799) impose all’indomani della sua promulgazione un repentino aggiornamento degli uffici di riscossione allora presenti sul territorio dello Stato Ecclesiastico e – al contempo – la costituzione di ulteriori caselli. A Fermo – importante centro pontificio poco distante dalla costa adriatica basso-marchigiana – si cercò di far fronte a questo obbligo rimodernando alcuni magazzini localizzati nei pressi di Porto di San Giorgio: un progetto che, affidato alle capacità del ticinese Pietro Augustoni (1741-1815), fu oggetto di attenzione anche da parte del tesoriere generale monsignor Fabrizio Ruffo (1785-1794), il quale dal canto suo non mancò di affidarsi per una consulenza tecnica all’architetto camerale Giulio Camporese (1754-1840).