Carlo V e Paolo Giovio: «Perché la verità sta al suo luogo. E 'l tempo la chiarirà»

From the early years of his reign, Charles V took care to appoint official historians and to commission the history of his exploits. Historian Paolo Giovio showed that he had many expectations of the Emperor and his political role in relation to the dramatic events that occurred in the Italian states during the first half of the sixteenth century, as can be seen from the correspondence and from numerous passages in his Historiae. Nonetheless, Giovio’s Historiae got a cool reception and triggered many criticisms from the imperial court. Although Charles V had not granted any particular acknowledgments to Giovio for his historiographical activity, Giovio’s Historiae were quickly translated into Castilian and presented in Spain as a history of the age of Charles V which , despite all the efforts of the Habsbourg ruler, had not yet been computed.

Sin dai primi anni del suo regno, Carlo V si premurò di nominare degli storiografi ufficiali e di commissionare la stesura di una storia delle sue imprese. Lo storico Paolo Giovio mostrò di nutrire molte aspettative nei confronti dell’imperatore e del suo ruolo politico in relazione alle drammatiche vicende occorse agli Stati italiani nella prima metà del Cinquecento, come si evince dall’epistolario e da numerosi passi delle Historiae. Ciò nonostante le Historiae di Giovio ricevettero presso la corte imperiale una fredda accoglienza e molte critiche. Sebbene Carlo V non avesse concesso a Giovio particolari riconoscimenti riguardo alla sua attività di storiografo, le Historiae di Giovio furono molto rapidamente tradotte in castigliano e presentate in Spagna come una storia dell’età di Carlo V che, nonostante tutti gli sforzi del sovrano asburgo, non era stata ancora realizzata.