L'impatto della "Vita Augustini" (e di Agostino) sulla produzione letteraria di età vandalica: temi martiriali e agiografici

Possidius objective in writing the Vita Augustini was of course to keep Augustine’s memory alive. But in the difficult context of the Vandal conquest of North Africa, he also sets out to portray his mentor and friend as the embodiment of the good bishop who takes care of his flock, is able to represent the Church’s interests in front of civil authorities and, above all, is ready to die for the sake of his people. The article examines the influence that this hagiographic model exercised on literary productions of the Vandal period and how the conceptions of martyrdom developed by Augustine and Possidius were reflected by contemporary historians, biographers, and preachers.

Lo scopo di Possidio nello scrivere la Vita Augustini fu, ovviamente, quello di mantenere viva la memoria di Agostino. Ma nel difficile contesto della conquista vandalica del Nord Africa egli si propose anche, e non secondariamente, di ritrarre il suo maestro ed amico come l'incarnazione del buon vescovo che si prende cura del suo gregge, è in grado di rappresentare gli interessi della Chiesa di fronte alle autorità civili e, soprattutto, è pronto a morire per il bene del suo popolo. L'articolo esamina l'influenza esercitata da questo modello agiografico sulla produzione letteraria del periodo vandalico nonché il suo riflesso nelle concezioni martiriali sviluppate da storici, biografi e predicatori contemporanei.