Gli anni trascorsi da Torricelli a Roma - l'infanzia e l'apprendistato matematico - sono particolarmente carenti di documenti. Tuttavia, questi anni sono cruciali per la sua biografia scientifica, perché fu a Roma che egli divenne “galileiano di professione e di fede” grazie al magistero di padre Benedetto Castelli. L'articolo cerca di dare un senso ai pochi frammenti che abbiamo, leggendoli nel contesto. Lo status sociale dei matematici italiani, l'apprendistato di un povero e laico studioso di matematica nell'Italia della prima età moderna, l'ethos intellettuale che gli “scienziati” dovevano ancora mutuare da istituzioni che con la scienza avevano poco a che fare, possono spiegare sia le scelte professionali di Torricell sia il silenzio che circonda i suoi anni romani. Come ipotesi, il saggio suggerisce che lo status sociale acquisito da Torricelli quando divenne docente di matematica all'Accademia del Disegno di Firenze, potrebbe fornire ulteriori ragioni per spiegare perché egli non tentò di tradurre i dispositivi geometrici di Galileo nel campo della filosofia naturale e perché sembra sempre evitare le implicazioni filosofiche nel trattare della sua esperienza barometrica.
«In urbe mathematicus»: Torricelli a Roma / Favino, F. - In: GALILAEANA. - ISSN 1971-6052. - A. 6 (2009):(2009), pp. 39-70.
«In urbe mathematicus»: Torricelli a Roma
FAVINO F
2009
Abstract
Gli anni trascorsi da Torricelli a Roma - l'infanzia e l'apprendistato matematico - sono particolarmente carenti di documenti. Tuttavia, questi anni sono cruciali per la sua biografia scientifica, perché fu a Roma che egli divenne “galileiano di professione e di fede” grazie al magistero di padre Benedetto Castelli. L'articolo cerca di dare un senso ai pochi frammenti che abbiamo, leggendoli nel contesto. Lo status sociale dei matematici italiani, l'apprendistato di un povero e laico studioso di matematica nell'Italia della prima età moderna, l'ethos intellettuale che gli “scienziati” dovevano ancora mutuare da istituzioni che con la scienza avevano poco a che fare, possono spiegare sia le scelte professionali di Torricell sia il silenzio che circonda i suoi anni romani. Come ipotesi, il saggio suggerisce che lo status sociale acquisito da Torricelli quando divenne docente di matematica all'Accademia del Disegno di Firenze, potrebbe fornire ulteriori ragioni per spiegare perché egli non tentò di tradurre i dispositivi geometrici di Galileo nel campo della filosofia naturale e perché sembra sempre evitare le implicazioni filosofiche nel trattare della sua esperienza barometrica.File | Dimensione | Formato | |
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