PROTESI CHIRURGICA ADESIVA E RELATIVO PROCEDIMENTO DI FABBRICAZIONE * * * La presente invenzione riguarda una protesi chirurgica adesiva, quale ad esempio una rete impiegabile come protesi laparotomica o protesi laparoscopica, una lamina, un tessuto, un tessuto non-tessuto, una pellicola, un film cellulare, ed una membrana, che risulta fissabile a tessuti biologici, sia animali che umani, in modo semplice, atraumatico, atossico, non mutagenico, versatile, efficace, affidabile, sicuro per i pazienti ed economico da fabbricare, permettendo di velocizzare la relativa procedura chirurgica, evitando di mettere sotto trazione i tessuti viventi. La presente invenzione riguarda altresì il procedimento di fabbricazione della protesi chirurgica adesiva. Nel seguito della descrizione si farà principalmente riferimento ad una rete protesica quale protesi chirurgica. Si deve tuttavia tenere presente che la protesi chirurgica adesiva secondo l’invenzione può essere una qualsiasi protesi chirurgica, non necessariamente parzialmente o totalmente riassorbibile, eventualmente funzionalizzata quale vettore topico di sostanze e/o composizioni (come ad esempio gruppi chimici e/o metalli e/o sostanze farmacologiche e/o antidolorifici e/o disinfettanti e/o antibiotici e/o molecole farmacologiche), in particolare una protesi chirurgica selezionata dal gruppo comprendente una rete impiegabile come protesi laparotomica o protesi laparoscopica, una lamina, un tessuto, un tessuto non-tessuto, una pellicola, un film cellulare, ed una membrana, senza con ciò uscire dall’ambito di protezione della presente invenzione. In molti interventi chirurgici, per esempio di ernioplastica, è necessario fissare protesi (usualmente realizzate in polipropilene e/o polietilene e/o politetrafluoroetilene o PTFE sia espanso che non espanso ), in particolare reti protesiche, su tessuti biologici viventi. A titolo esemplificativo, ma non limitativo, tali interventi comprendono la plastica di ernia inguinale, la plastica di laparocele, l’ancoraggio della vescica ptosica, il trattamento chirurgico del prolasso del pavimento pelvico, il trattamento chirurgico della rottura traumatica del diafram- 2 - ma, e la plastica di ernia ombelicale. Attualmente, il fissaggio delle reti protesiche su tessuti biologici avviene mediante l’impiego di colle biologiche e/o l’uso di fili di sutura. Tuttavia, entrambe tali tecniche soffrono di alcuni inconvenienti, anche piuttosto pericolosi per la salute del paziente. Infatti, nel caso dell’impiego di colle biologiche, esiste un rischio connesso alla possibilità che i materiali biologici utilizzati nei componenti delle colle trasmettano malattie infettive non ancora conosciute e quindi non diagnosticabili. Inoltre, tali colle biologiche hanno costi elevati. Nel caso dell’uso di fili di sutura, le suture possono provocare l’intrappolamento di terminazioni nervose che rimangono strangolate nel nodo di sutura, generando neuralgie croniche di difficile trattamento, causando dolore cronico-terebrante ed inabilitante e notevole disagio per i pazienti. Inoltre, l’esecuzione delle suture allunga significativamente i tempi degli interventi chirurgici. Nella tecnica anteriore sono state studiate alcune soluzioni alternative per il fissaggio di protesi chirurgiche quali reti protesiche che utilizzano fogli (talvolta indicati anche come membrane, felt o mat) di nanotubi di carbonio anche noti con il termine di “buckypaper”. Tali fogli vengono realizzati mediante deposizione in film sottile di nanotubi di carbonio, sia a parete singola (Single Wall Carbon Nano Tubes o SWCNT), che multiparete od a parete multipla (Multi Wall Carbon Nano Tubes o MWCNT). Il buckypaper si presenta come un materiale nerastro, della consistenza della carta di cellulosa, flessibile, leggerissimo, il cui spessore varia dall’ordine dei micrometri all’ordine delle centinaia di micrometri. Il buckypaper può comprendere una faccia ruvida ed opaca ed una faccia contrapposta liscia, lucida e lucente. In proposito, gli inventori hanno già descritto nel documento WO 2011/080785 A1 che l’adesività di tali buckypaper è presente anche in ambito biologico (proprietà di bioadesività). In particolare, i nanotubi di carbonio possiedono questa proprietà di bioadesività sia sulla faccia ruvida ed opaca che sulla - 3 - faccia liscia, lucida e lucente, seppure in maniera differente: la prima è intensamente bioadesiva, mentre la seconda ha il 20% della bioadesività misurata sulla prima. Inoltre, quando imbibito dai liquidi interstiziali, il buckypaper diventa molto morbido e flessibile e quindi si adatta alle superfici biologiche sulle quali viene applicato. Grazie a tale proprietà di bioadesività, il buckypaper può essere utilizzato quale componente di fissaggio di protesi chirurgiche, quali reti, lamine, tessuti, tessuti non-tessuti, pellicole, film cellulari e membrane, ai tessuti biologici viventi sia animali che umani. Altre soluzioni della tecnica anteriore impieganti buckypaper in ambito chirurgico sono descritte nei documenti US 2005/074479 A1, US 2005/260355 A1, US 2007/209093 A1 e US 7070923 A. Tuttavia, nessuna delle soluzioni della tecnica anteriore ha risolto il problema di ancorare in modo stabile ed affidabile i fogli di buckypaper alle protesi chirurgiche in modo che possano operare da componenti di fissaggio efficace, affidabile e sicuro di queste ai tessuti biologici viventi sia animali che umani. Lo scopo della presente invenzione è, pertanto, quello di realizzare una protesi chirurgica adesiva che sia semplice, a basso costo, biocompatibile, rapida, atossica e confortevole per il paziente che sia in grado di fissarsi in modo semplice, versatile, efficace, affidabile, duraturo, sicuro per i pazienti ed economicamente sostenibile per le strutture sanitarie a tessuti biologici, sia animali che umani, permettendo di velocizzare la relativa procedura chirurgica. Forma oggetto specifico della presente invenzione una protesi chirurgica adesiva comprendente un componente planare di protesi chirurgica ed almeno un componente planare di fissaggio in buckypaper avente una superficie esposta configurata per fissarsi a tessuti biologici, la protesi chirurgica adesiva essendo caratterizzata dal fatto che detto almeno un componente planare di fissaggio in buckypaper è ancorato al componente planare di protesi chirurgica mediante uno o più componenti di ancoraggio. Secondo un altro aspetto dell’invenzione, detti uno o più componenti di ancoraggio possono essere realizzati in un materiale polimerico biocompatibile, - 4 - opzionalmente bioinerte, più opzionalmente almeno parzialmente bioassorbibile, selezionato dal gruppo comprendente: - polimeri in forma altamente cristallina aventi una temperatura di fusione inferiore ad una temperatura di soglia pari alla temperatura minima selezionata dal gruppo comprendente una o più di una temperatura di transizione vetrosa, una temperatura di rammollimento, ed una temperatura di fusione del materiale in cui è realizzato il componente planare di protesi chirurgica, - polimeri in forma semicristallina aventi una temperatura di transizione vetrosa, una temperatura di rammollimento ed una temperatura di fusione, almeno una delle quali è inferiore ad una temperatura di soglia pari alla temperatura minima selezionata dal gruppo comprendente una o più di una temperatura di transizione vetrosa, una temperatura di rammollimento, ed una temperatura di fusione del materiale in cui è realizzato il componente planare di protesi chirurgica, e - polimeri in forma amorfa aventi una temperatura di transizione vetrosa ed una temperatura di rammollimento, almeno una delle quali è inferiore ad una temperatura di soglia pari alla temperatura minima selezionata dal gruppo comprendente una o più di una temperatura di transizione vetrosa, una temperatura di rammollimento, ed una temperatura di fusione del materiale in cui è realizzato il componente planare di protesi chirurgica, detti uno o più componenti di ancoraggio essendo accoppiati a detto almeno un componente planare di fissaggio in buckypaper per mezzo di interazioni superficiali coulombiane e/o dispersive e/o polari e/o a legame idrogeno, in cui opzionalmente detti uno o più componenti di ancoraggio ricoprono una porzione variabile dal 10% al 50%, più opzionalmente variabile dal 20% al 40%, ancora più opzionalmente pari a circa il 30%, di una superficie di detto almeno un componente planare di fissaggio in buckypaper. Secondo un ulteriore aspetto dell’invenzione, il materiale polimerico bio- 5 - compatibile di detti uno o più componenti di ancoraggio può essere infiltrato nel buckypaper di detto almeno un componente planare di fissaggio, per cui quest’ultimo è impregnato con il materiale polimerico biocompatibile di detti uno o più componenti di ancoraggio. Secondo un aspetto aggiuntivo dell’invenzione, il materiale polimerico biocompatibile di detti uno o più componenti di ancoraggio può essere selezionato dal gruppo comprendente: - poliolefine, più opzionalmente polietilene ad alta densità o polietilene a bassa densità o polipropilene; - polimeri vinilici, più opzionalmente polivinil acetato o polivinil alcol parzialmente idrolizzato, o copolimero etilene-co-vinil alcol; - poliesteri, più opzionalmente polilattide o copolimero polilattide-coglicolide o poliidrossibutirrato o polietilensuccinato o policaprolattone o polidiossanone; - copolimeri a base di policarbonati; - poliuretani segmentati; ed - elastomeri. Secondo un altro aspetto dell’invenzione, detti uno o più componenti di ancoraggio possono essere accoppiati al componente planare di protesi chirurgica per mezzo di interazioni superficiali coulombiane e/o dispersive e/o polari e/o a legame idrogeno, e/o il materiale polimerico biocompatibile di detti uno o più componenti di ancoraggio è infiltrato e/o impregna il materiale in cui è realizzato il componente planare di protesi chirurgica. Secondo un ulteriore aspetto dell’invenzione, il componente planare di protesi chirurgica può essere interposto tra detto almeno componente planare di fissaggio in buckypaper e detti uno o più componenti di ancoraggio. Secondo un aspetto aggiuntivo dell’invenzione, detti uno o più componenti di ancoraggio possono essere interposti tra il componente planare di protesi chirurgica e detto almeno componente planare di fissaggio in buckypaper. Secondo un altro aspetto dell’invenzione, detti uno o più componenti di - 6 - ancoraggio possono comprendere almeno un componente di ancoraggio meccanico comprendente una base ed una chiusura accoppiate tra loro tramite mezzi meccanici di accoppiamento, in cui detto almeno il componente planare di protesi chirurgica è inserito e bloccato tra la base e la chiusura, la base e la chiusura essendo realizzate in un materiale biocompatibile flessibile, opzionalmente un materiale polimerico biocompatibile, più opzionalmente bioinerte, ancora più opzionalmente almeno parzialmente bioassorbibile. Secondo un ulteriore aspetto dell’invenzione: - detto almeno componente planare di fissaggio in buckypaper può essere posto a contatto con detto almeno il componente planare di protesi chirurgica, per cui detto almeno componente planare di fissaggio in buckypaper è inserito e bloccato tra la base e la chiusura, oppure - detto almeno componente planare di fissaggio in buckypaper può essere incollato, opzionalmente tramite colla cianoacrilica, o saldato, opzionalmente tramite polidiossanone fuso, su una superficie esterna della base opposta ad una superficie di accoppiamento rivolta verso la chiusura. Secondo un aspetto aggiuntivo dell’invenzione, la base e la chiusura possono essere realizzate in un materiale polimerico biocompatibile selezionato dal gruppo comprendente: - polimeri in forma altamente cristallina, - polimeri in forma semicristallina, e - polimeri in forma amorfa, in cui la base e la chiusura sono opzionalmente realizzate in un materiale polimerico biocompatibile selezionato dal gruppo comprendente: - poliolefine, più opzionalmente polietilene ad alta densità o polietilene a bassa densità o polipropilene; - polimeri vinilici, più opzionalmente polivinil acetato o polivinil alcol parzialmente idrolizzato, o copolimero etilene-co-vinil alcol; - poliesteri, più opzionalmente polilattide o copolimero polilattide-coglicolide o poliidrossibutirrato o polietilensuccinato o policaprolattone o - 7 - polidiossanone; - copolimeri a base di policarbonati; - poliuretani segmentati; ed - elastomeri. Secondo un altro aspetto dell’invenzione, detti mezzi meccanici di accoppiamento della base alla chiusura possono comprendere uno o più perni di cui è provvista la base inseriti in corrispondenti uno o più fori passanti della chiusura, in cui opzionalmente detti uno o più perni sono fissati nei corrispondenti uno o più fori passanti della chiusura tramite un accoppiamento ad incastro oppure tramite fusione di una porzione terminale di detti uno o più perni che si protende dalla chiusura. Secondo un ulteriore aspetto dell’invenzione, detto almeno componente planare di fissaggio in buckypaper può essere provvisto di uno o più fori passanti, opzionalmente arrangiati secondo un reticolo quadrato o triangolare su detto almeno componente planare di fissaggio in buckypaper, detti uno o più fori passanti di detto almeno componente planare di fissaggio in buckypaper avendo opzionalmente diametro variabile da 1 mm a 3 mm, e, nel caso in cui siano presenti due o più fori passanti, siano più opzionalmente distanziati tra loro per una distanza variabile da 0,5 mm a 5 mm, ancora più opzionalmente pari a circa 3 mm. Secondo un aspetto aggiuntivo dell’invenzione, detto almeno componente planare di fissaggio in buckypaper può ricoprire una frazione superficiale del componente planare di protesi chirurgica variabile dal 10% al 50%, opzionalmente variabile dal 20% al 40%, più opzionalmente pari al 30%. Forma ancora oggetto specifico della presente invenzione un procedimento di fabbricazione di una protesi chirurgica adesiva come precedentemente descritta, caratterizzato dal fatto di comprendere le seguenti fasi: - disporre detti uno o più componenti di ancoraggio: - a contatto con il componente planare di protesi chirurgica e disporre quest’ultimo a contatto con detto almeno un componente planare di fissaggio in buckypaper, oppure - 8 - - a contatto sia con il componente planare di protesi chirurgica che con detto almeno un componente planare di fissaggio in buckypaper, per cui detti uno o più componenti di ancoraggio sono interposti tra il componente planare di protesi chirurgica e detto almeno un componente planare di fissaggio in buckypaper; - riscaldare detti uno o più componenti di ancoraggio fino ad una temperatura di accoppiamento che è inferiore ad una temperatura di soglia pari alla temperatura minima selezionata dal gruppo comprendente una o più di una temperatura di transizione vetrosa, una temperatura di rammollimento, ed una temperatura di fusione del materiale in cui è realizzato il componente planare di protesi chirurgica, e che è superiore: - nel caso in cui detti uno o più componenti di ancoraggio sono realizzati in polimeri in forma altamente cristallina, alla temperatura di fusione di questi, - nel caso in cui detti uno o più componenti di ancoraggio sono realizzati in polimeri in forma semicristallina, alla temperatura di transizione vetrosa di questi, e - nel caso in cui detti uno o più componenti di ancoraggio sono realizzati in polimeri in forma amorfa, alla temperatura di transizione vetrosa di questi, per cui il materiale polimerico biocompatibile di ognuno di detti uno o più componenti di ancoraggio si accoppia per mezzo di interazioni superficiali coulombiane e/o dispersive e/o polari e/o a legame idrogeno al buckypaper in cui è realizzato detto almeno un componente planare di fissaggio ed al componente planare di protesi chirurgica. Secondo un altro aspetto dell’invenzione, durante la fase di riscaldamento, detti uno o più componenti di ancoraggio, detto almeno un componente planare di fissaggio in buckypaper ed il componente planare di protesi chirurgica possono essere compressi uno verso l’altro, per cui il materiale polimerico biocompatibile di ognuno di detti uno o più componenti di ancoraggio si infiltra nel - 9 - buckypaper in cui è realizzato detto almeno un componente planare di fissaggio e nel componente planare di protesi chirurgica realizzando anche un accoppiamento meccanico tra di essi. I vantaggi offerti dalla protesi chirurgica adesiva secondo l’invenzione sono numerosi e significativi. Innanzitutto, essa è estremamente versatile, essendo facilmente sterilizzabile e lavorabile, biocompatibile, atossica e non mutagenica, per cui migliora enormemente la tollerabilità da parte del paziente agli interventi chirurgici. In proposito, le sperimentazioni effettuate dagli inventori hanno mostrato che la protesi chirurgica adesiva secondo l’invenzione non provoca alcuna modificazione nei sistemi metabolici e d’organo. Inoltre, poiché è in grado di aderire tenacemente ai tessuti biologici, la protesi chirurgica adesiva secondo l’invenzione non richiede l’uso di fili di sutura, per cui essa elimina il pericolo di intrappolamento delle terminazioni nervose che potrebbero provocare nel paziente neuralgie durevoli, di difficile trattamento. Ulteriormente, la protesi chirurgica adesiva secondo l’invenzione non richiede l'uso di colle biologiche, che potrebbero trasmettere malattie attualmente non conosciute. In proposito, il buckypaper di cui sono realizzati i componenti di fissaggio della protesi chirurgica adesiva secondo l’invenzione può essere, in alcuni casi, almeno parzialmente bioassorbibile, non provoca alcuna risposta infiammatoria dei tessuti ai quali è applicato, ed è molto più adesivo dei migliori tipi di tessuto protesico adesivo impiantabile attualmente in uso, quale il Parietene Progrip® prodotto dall’azienda francese Sofradim Production. Ancora, la protesi chirurgica adesiva secondo l’invenzione è applicabile in qualsiasi tipo di intervento in chirurgica generale e chirurgia specialistica, quale ad esempio nella chirurgia dell'ernia inguinale, del laparocele, per incontinenza urinaria, per le lesioni traumatiche del diaframma, sia con metodica laparoscopica che laparotomica, in cardiochirurgia, in oculistica, in otorinolaringoiatria, in ematologia, in neurochirurgia, in ortopedia, in ginecologia, in urologia, in chirurgia vascolare, in chirurgia toracica, ed anche nella chirurgia in ambito veterinario. - 10 - In proposito, il buckypaper di cui sono realizzati i componenti di fissaggio della protesi chirurgica adesiva secondo l’invenzione permette il corretto e duraturo posizionamento della protesi chirurgica, consentendo così di velocizzare la procedura chirurgica, accorciando i tempi di sala operatoria e quindi ottenendo un risparmio economico e gestionale, e consentendo, a parità di tempo, di inserire un maggior numero di interventi chirurgici per seduta operatoria. La significativa riduzione della durata dell’intervento chirurgico permette l’estensione di tali interventi anche a pazienti cardiologicamente e/o pneumologicamente compromessi, che altrimenti non potrebbero essere operati. Ulteriormente, la protesi chirurgica secondo l’invenzione offre numerosi vantaggi economici diretti ed indiretti. Innanzitutto, essa risulta meno costosa rispetto alle protesi della tecnica anteriore, non richiedendo l’impiego delle costose colle biologiche. Inoltre, abbreviando i tempi di sala operatoria e semplificando l’esecuzione degli interventi chirurgici, consente di abbattere i relativi costi gestionali: a parità di orario lavorativo, è possibile realizzare un maggior numero di interventi. Ancora, eliminando i rischi connessi all’impiego di colle biologiche e/o all’uso fili di sutura, essa consente di abbattere le spese dovute agli elevati costi di trattamento delle complicanze. La presente invenzione verrà ora descritta, a titolo illustrativo, ma non limitativo, secondo sue preferite forme di realizzazione, con particolare riferimento alle Figure dei disegni allegati, in cui: la Figura 1 mostra schematicamente viste prospettiche ed in sezione di una prima forma di realizzazione della protesi chirurgica adesiva secondo l’invenzione durante tre fasi di un primo procedimento di fabbricazione della stessa, precisamente una vista prospettica (Fig. 1a) ed una vista in sezione (Fig. 1b) dei componenti di partenza della protesi chirurgica adesiva, una vista prospettica (Fig. 1c) ed una vista in sezione (Fig. 1d) dei componenti della protesi chirurgica adesiva disposti a contatto tra loro, ed una vista prospettica (Fig. 1e) ed una vista in sezione (Fig. 1f) della protesi chirurgica adesiva ottenuta dal procedimento di fabbricazione; - 11 - la Figura 2 mostra schematicamente viste in sezione di una seconda forma di realizzazione della protesi chirurgica adesiva secondo l’invenzione durante alcune fasi di un secondo procedimento di fabbricazione della stessa, precisamente una vista in sezione (Fig. 2a) dei componenti di partenza della protesi chirurgica adesiva, una vista in sezione (Fig. 2b) dei componenti della protesi chirurgica adesiva disposti a contatto tra loro, ed una vista in sezione (Fig. 2c) della protesi chirurgica adesiva ottenuta dal procedimento di fabbricazione; la Figura 3 mostra schematicamente una terza forma di realizzazione (Fig. 3a) ed una quarta forma di realizzazione della protesi chirurgica adesiva secondo l’invenzione (Fig. 3b); la Figura 4 mostra una vista in pianta dall’alto di una quinta forma di realizzazione della protesi chirurgica adesiva secondo l’invenzione; e la Figura 5 mostra una vista in pianta dall’alto (Fig. 5a) ed una vista in pianta dal basso (Fig. 5b) di una sesta forma di realizzazione della protesi chirurgica adesiva secondo l’invenzione. Nelle Figure numeri di riferimento identici saranno utilizzati per elementi analoghi. La protesi chirurgica adesiva secondo l’invenzione sfrutta le proprietà di adesione dei fogli di nanotubi di carbonio, sia SWCNT che MWCNT, noti con il termine di “buckypaper”, che vengono utilizzati quali componenti planari di fissaggio ai tessuti biologici viventi sia animali che umani. Gli inventori hanno sviluppato un procedimento nuovo ed inventivo per ancorare i componenti planari di fissaggio in buckypaper ad un componente di protesi chirurgica in modo stabile ed affidabile, consentendo a tali componenti planari di fissaggio in buckypaper di fissare in modo efficace, affidabile e sicuro la protesi chirurgica adesiva secondo l’invenzione ai tessuti biologici viventi sia animali che umani. Le specifiche modalità di ancoraggio dei componenti planari di fissaggio in buckypaper possono variare in funzione del tipo di componente di protesi chirurgica. - 12 - La Figura 1 mostra schematicamente una prima forma di realizzazione della protesi chirurgica adesiva secondo l’invenzione durante alcune fasi di un primo procedimento di fabbricazione della stessa. Come mostrato nelle Figure 1a e 1b, la protesi chirurgica adesiva 100 di Figura 1 comprende un componente planare 110 di protesi chirurgica ed un componente planare 120 di fissaggio in buckypaper. Il componente planare 110 di protesi chirurgica è una rete impiegabile come protesi laparotomica o protesi laparoscopica, opzionalmente realizzata in uno o più materiali polimerici, più opzionalmente selezionato dal gruppo comprendente o consistente di polipropilene (noto anche come PP), acido polilattico (noto anche come PLA), politetrafluoroetilene (noto anche come PTFE), polidiossanone (PDO), acido poliglicolico (PGA), copolimero di glicolide e lattide (PGLA), acido polilattico-co-glicolico(PLGA), policaprolattone (PCL), poliglicolide-cocaprolattone (PGCL). Il componente planare 120 di fissaggio in buckypaper viene ancorato al componente planare 110 di protesi chirurgica, i.e. alla rete protesica 110, mediante due componenti 130 di ancoraggio che consente di bloccare la rete protesica 110 tra il componente planare 120 di fissaggio in buckypaper ed i due componenti 130 di ancoraggio. I due componenti 130 di ancoraggio sono realizzati in un materiale polimerico biocompatibile, opzionalmente bioinerte, più opzionalmente almeno parzialmente bioassorbibile, selezionato dal gruppo comprendente o consistente di: - polimeri in forma altamente (i.e. prevalentemente) cristallina aventi una temperatura di fusione, - polimeri in forma semicristallina aventi una temperatura di transizione vetrosa, una temperatura di rammollimento ed una temperatura di fusione (in cui, come noto, la temperatura di transizione vetrosa è inferiore alla temperatura di rammollimento che a sua volta è inferiore alla temperatura di fusione), e - polimeri in forma amorfa aventi una temperatura di transizione vetrosa ed una temperatura di rammollimento (in cui, come noto, la temperatura di transizione vetrosa è inferiore alla temperatura di rammollimento che - 13 - a sua volta è inferiore alla temperatura di fusione). Opzionalmente, i due componenti 130 di ancoraggio sono realizzati in un materiale polimerico biocompatibile selezionato dal gruppo comprendente o consistente di: - poliolefine, più opzionalmente polietilene ad alta densità o polietilene a bassa densità o polipropilene; - polimeri vinilici, più opzionalmente polivinil acetato o polivinil alcol parzialmente idrolizzato, o copolimero etilene-co-vinil alcol; - poliesteri, più opzionalmente polilattide o copolimero polilattide-coglicolide o poliidrossibutirrato o polietilensuccinato o policaprolattone o polidiossanone; - copolimeri a base di policarbonati; - poliuretani segmentati; ed - elastomeri. In una forma di realizzazione preferita, la protesi chirurgica adesiva 100 di Figura 1 comprende un componente planare 110 di protesi chirurgica non completamente assorbibile, (almeno) un componente planare 120 di fissaggio in buckypaper, ed uno o più componenti 130 di ancoraggio rigorosamente bioassorbibili (ad esempio in polidiossanone) che consentono di ancorare tra di loro la rete protesica 110 ed il componente planare120 di fissaggio in buckypaper solo temporaneamente, in modo da restare liberi, una volta impiantati all’interno dell’organismo, di seguire indipendentemente l’uno dall’altro il proprio destino. In una particolarmente preferita forma di realizzazione, la protesi chirurgica adesiva 100 di Figura 1 comprende un componente planare 110 di protesi chirurgica non assorbibile (ad esempio in polipropilene), (almeno) un componente planare 120 di fissaggio in buckypaper, ed uno o più componenti 130 di ancoraggio rigorosamente bioassorbibili (ad esempio in polidiossanone) che consentono di ancorare tra di loro la rete protesica 110 ed il componente planare120 di fissaggio in buckypaper solo temporaneamente, in modo da restare liberi, una volta impiantati all’interno dell’organismo, di seguire indipendentemente l’uno - 14 - dall’altro il proprio destino. In particolare, tale particolarmente preferita forma di realizzazione limita al minimo i costi di realizzazione e le problematiche relative alla conservazione della protesi chirurgica adesiva 100. Come mostrato nelle Figure 1c e 1d, nella prima forma di realizzazione del procedimento di fabbricazione della protesi chirurgica adesiva secondo l’invenzione (che produce la protesi chirurgica adesiva 100), il componente planare 110 di protesi chirurgica è interposto tra il componente planare 120 di fissaggio in buckypaper ed i due componenti 130 di ancoraggio in modo tale che i due componenti 130 di ancoraggio ricoprano almeno parzialmente il componente planare 120 di fissaggio in buckypaper. Opzionalmente, i due componenti 130 di ancoraggio ricoprono una porzione variabile dal 10% al 50%, più opzionalmente variabile dal 20% al 40%, ancora più opzionalmente pari a circa il 30%, della superficie del componente planare 120 di fissaggio in buckypaper; la copertura parziale della superficie del componente planare 120 di fissaggio in buckypaper fa sì che i pori del buckypaper, utili per l’adesione a tessuti biologici, non siano totalmente occlusi. Come mostrato nelle Figure 1e e 1f, nella prima forma di realizzazione del procedimento di fabbricazione della protesi chirurgica adesiva 100 viene effettuata una fase di accoppiamento dei due componenti 130 di ancoraggio al componente planare 120 di fissaggio in buckypaper, tramite il riscaldamento dei due componenti 130 di ancoraggio (e di conseguenza di tutti i componenti della protesi chirurgica adesiva 100) fino ad una temperatura di accoppiamento che: - nel caso in cui i due componenti 130 di ancoraggio siano realizzati in polimeri in forma altamente cristallina, è superiore alla temperatura di fusione di questi, - nel caso in cui i due componenti 130 di ancoraggio siano realizzati in polimeri in forma semicristallina, è superiore alla temperatura di transizione vetrosa di questi, opzionalmente superiore alla temperatura di rammollimento di questi, più opzionalmente superiore alla temperatura di fusione di questi, e - 15 - - nel caso in cui i due componenti 130 di ancoraggio siano realizzati in polimeri in forma amorfa, è superiore alla temperatura di transizione vetrosa di questi, opzionalmente superiore alla temperatura di rammollimento di questi. In particolare, la temperatura di accoppiamento è inferiore ad una temperatura di soglia pari alla temperatura minima tra una temperatura di transizione vetrosa e/o una temperatura di rammollimento e/o una temperatura di fusione del materiale in cui è realizzato il componente planare 110 di protesi chirurgica, i.e. del materiale in cui è realizzata la rete protesica 110. Ovviamente, la temperatura di accoppiamento è anche inferiore alla temperatura di degradazione del buckypaper. L’accoppiamento del materiale polimerico biocompatibile di ognuno dei due componenti 130 di ancoraggio al buckypaper in cui è realizzato il componente planare 120 di fissaggio avviene per mezzo di interazioni superficiali coulombiane e/o dispersive e/o polari e/o a legame idrogeno tra i due materiali. Tali interazioni sono particolarmente efficaci quando sia il buckypaper che il materiale polimerico biocompatibile dei due componenti 130 di ancoraggio hanno gruppi chimici carichi o polari, per cui le rispettive superfici hanno una elevata tensione superficiale. Opzionalmente, durante il riscaldamento nella fase di accoppiamento, ogni componente 130 di ancoraggio ed il componente planare 120 di fissaggio vengono compressi uno verso l’altro, in modo tale che il materiale polimerico fluidificato di ogni componente 130 di ancoraggio (e.g. polidiossanone) entra attraverso i pori del componente planare 110 di protesi chirurgica (i.e. del materiale in cui è realizzata la rete protesica 110) e si connette meccanicamente con la struttura nanometrica del buckypaper del componente planare 120 di fissaggio, per cui quest’ultimo si impregna con il materiale polimerico fluidificato. Tale infiltrazione consolida e rende più stabile l’accoppiamento dei due componenti 130 di ancoraggio al componente planare 120 di fissaggio. Grazie alla fase di accoppiamento dei due componenti 130 di ancoraggio - 16 - al componente planare 120 di fissaggio, il componente planare 110 di protesi chirurgica, i.e. la rete protesica 110, viene ancorato in modo stabile ed affidabile al componente planare 120 di fissaggio in buckypaper; in particolare, il componente planare 120 di fissaggio in buckypaper ha una superficie esposta configurata per fissarsi a tessuti biologici, sia animali che umani. Altre forme di realizzazione della protesi chirurgica adesiva secondo l’invenzione possono avere una pluralità di componenti planari 120 di fissaggio, anziché uno solo, che vengono ancorati al componente planare 110 di protesi chirurgica (i.e. la rete protesica 110) con le stesse modalità illustrate per la forma di realizzazione mostrata in Figura 1. Ad esempio, i componenti planari 120 di fissaggio possono essere più numerosi nel caso in cui la protesi chirurgica adesiva secondo l’invenzione viene utilizzata per macrosoma obeso e meno numerosi nel caso in cui la protesi chirurgica adesiva secondo l’invenzione viene utilizzata per paziente giovane e magro. In proposito, la forma dei componenti planari 120 di fissaggio può variare; a titolo esemplificativo ma non limitativo i componenti planari 120 di fissaggio possono essere sagomati come quadrati o rettangoli o cerchi. Anche le dimensioni dei componenti planari 120 di fissaggio possono variare a seconda della superficie protesica da impiantare (ovvero dell’area e della sagoma del componente planare 110 di protesi chirurgica, i.e. della rete protesica 110). Opzionalmente, la superficie totale dei componenti planari 120 di fissaggio in buckypaper ricoprono una frazione superficiale del componente planare 110 di protesi chirurgica variabile dal 10% al 50%, più opzionalmente variabile dal 20% al 40%, ancora più opzionalmente pari al 30%. Ulteriori forme di realizzazione della protesi chirurgica adesiva secondo l’invenzione possono avere uno o più componenti planari 120 di fissaggio in buckypaper, ognuno dei quali viene ancorato al componente planare 110 di protesi chirurgica (i.e. la rete protesica 110) mediante un numero di componenti 130 di ancoraggio diversi da due, e.g. un solo componente 130 di ancoraggio oppure tre o più componenti 130 di ancoraggio, con le stesse modalità illustrate per la forma di realizzazione mostrata in Figura 1. - 17 - La Figura 2 mostra schematicamente una seconda forma di realizzazione della protesi chirurgica adesiva secondo l’invenzione durante alcune fasi di un secondo procedimento di fabbricazione della stessa. Come mostrato in Figura 2a, la protesi chirurgica adesiva 200 di Figura 2 comprende ancora un componente planare 210 di protesi chirurgica ed un componente planare 120 di fissaggio in buckypaper. Il componente planare 210 di protesi chirurgica è una membrana microporosa di politetrafluoroetilene, e.g. del tipo delle reti Bard® Dulex™ disponibili dall’azienda USA Davol Inc. o delle reti Gore® DualMesh® disponibili dall’azienda USA W. L. Gore & Associates, Inc), impiegabile come protesi per la riparazione, e.g., di ernie addominali. Il componente planare 120 di fissaggio in buckypaper viene ancorato al componente planare 210 di protesi chirurgica, i.e. alla membrana 210, mediante due componenti 130 di ancoraggio che consentono di ancorare il componente planare 120 di fissaggio in buckypaper alla membrana 210. I due componenti 130 di ancoraggio sono realizzati in un materiale polimerico biocompatibile selezionato tra i materiali di cui possono essere costituiti gli analoghi componenti della protesi chirurgica adesiva 100 di Figura 1. La seconda forma di realizzazione del procedimento di fabbricazione della protesi chirurgica adesiva secondo l’invenzione (che produce la protesi chirurgica adesiva 200) è del tutto analoga alla prima forma di realizzazione del procedimento, illustrata con riferimento alla Figura 1, da cui differisce per il differente arrangiamento dei componenti della protesi chirurgica adesiva 200: come illustrato in Figura 2b, i due componenti 130 di ancoraggio sono interposti tra il componente planare 210 di protesi chirurgica (i.e. la membrana 210) ed il componente planare 120 di fissaggio in buckypaper. Tale arrangiamento può essere utilizzato anche per altri tipi di componente planare di protesi chirurgica, quali ad esempio una rete protesica od una membrana in materiale composito; analogamente, l’arrangiamento dei componenti della protesi chirurgica adesiva 100 di Figura 1 può anche essere utilizzato anche per altri tipi di componente planare di protesi chirurgica, differenti da una rete protesica, quali ad esempio una membrana mi- 18 - croporosa od in materiale composito. Anche in Figura 2, i due componenti 130 di ancoraggio ricoprono almeno parzialmente il componente planare 120 di fissaggio in buckypaper; opzionalmente, i due componenti 130 di ancoraggio ricoprono una porzione variabile dal 10% al 50%, più opzionalmente variabile dal 20% al 40%, ancora più opzionalmente pari a circa il 30%, della superficie del componente planare 120 di fissaggio in buckypaper. In particolare, la copertura parziale della superficie del componente planare 120 di fissaggio in buckypaper fa sì che i pori del buckypaper, utili per l’adesione a tessuti biologici, non siano totalmente occlusi. Anche nella seconda forma di realizzazione del procedimento di fabbricazione della protesi chirurgica adesiva secondo l’invenzione (che produce la protesi chirurgica adesiva 200) mostrata in Figura 2, viene effettuata una fase di accoppiamento dei due componenti 130 di ancoraggio al componente planare 120 di fissaggio in buckypaper tramite il riscaldamento dei componenti della protesi chirurgica adesiva 200 fino ad una temperatura di accoppiamento, con le stesse modalità illustrate per la prima forma di realizzazione del procedimento illustrata con riferimento alla Figura 1. Il materiale polimerico biocompatibile di ognuno dei due componenti 130 di ancoraggio si accoppia sia al buckypaper in cui è realizzato il componente planare 120 di fissaggio sia al materiale della componente planare 210 di protesi chirurgica (i.e. al politetrafluoroetilene della membrana 210) per mezzo di interazioni superficiali coulombiane e/o dispersive e/o polari e/o a legame idrogeno, che risultano particolarmente efficaci quando i materiali hanno gruppi chimici carichi o polari, per cui le rispettive superfici hanno una elevata tensione superficiale. Opzionalmente, durante il riscaldamento nella fase di accoppiamento, la componente planare 210 di protesi chirurgica ed il componente planare 120 di fissaggio vengono compressi uno verso l’altro; ciò fa sì che ogni componente 130 di ancoraggio sia compresso sia verso la componente planare 210 di protesi chirurgica che verso il componente planare 120 di fissaggio, per cui il materiale polimerico biocompatibile di ogni componente 130 di ancoraggio viene accoppiato - 19 - anche meccanicamente al buckypaper del componente planare 120 di fissaggio ed al materiale della componente planare 210 di protesi chirurgica (i.e. al politetrafluoroetilene della membrana 210) per mezzo dell’infiltrazione del materiale polimerico biocompatibile (che è in uno stato fluido o rammollito o comunque non solido) nei pori del buckypaper e del politetrafluoroetilene, per cui il buckypaper ed il politetrafluoroetilene si impregnano con il materiale polimerico biocompatibile. Tale infiltrazione consolida e rende più stabile l’accoppiamento dei due componenti 130 di ancoraggio sia alla componente planare 210 di protesi chirurgica che al componente planare 120 di fissaggio. Grazie alla fase di accoppiamento dei due componenti 130 di ancoraggio al componente planare 120 di fissaggio ed alla componente planare 210 di protesi chirurgica, il componente planare 210 di protesi chirurgica, i.e. la membrana 210, viene ancorato in modo stabile ed affidabile al componente planare 120 di fissaggio in buckypaper. Altre forme di realizzazione della protesi chirurgica adesiva secondo l’invenzione possono avere una pluralità di componenti planari 120 di fissaggio, anziché uno solo, che vengono ancorati al componente planare 210 di protesi chirurgica (i.e. la membrana 210) con le stesse modalità illustrate per la forma di realizzazione mostrata in Figura 2. Ulteriori forme di realizzazione della protesi chirurgica adesiva secondo l’invenzione possono avere uno o più componenti planari 120 di fissaggio in buckypaper, ognuno dei quali viene ancorato al componente planare 210 di protesi chirurgica (i.e. la membrana 210) mediante un numero di componenti 130 di ancoraggio diversi da due, e.g. un solo componente 130 di ancoraggio oppure tre o più componenti 130 di ancoraggio, con le stesse modalità illustrate per la forma di realizzazione mostrata in Figura 2. I componenti 130 di ancoraggio mostrati nelle Figure 1 e 2 operano da mezzi di ancoraggio del componente planare 120 di fissaggio al componente planare 110 o 210 di protesi chirurgica (e viceversa). Mezzi alternativi di ancoraggio comprendono un materiale incollante che - 20 - viene applicato tra il componente planare di protesi chirurgica, quale una rete protesica 110 od una membrana 210, ed il componente planare 120 di fissaggio in buckypaper. Opzionalmente, il componente planare di protesi chirurgica può essere immerso nel materiale incollante in contatto con il componente planare 120 di fissaggio in buckypaper. Opzionalmente, il materiale incollante può essere costituito da una soluzione di polimero, in modo da svolgere la sua azione adesiva per evaporazione del solvente, in cui la soluzione di polimero è composta da un solvente organico e dal medesimo materiale polimerico biocompatibile selezionato tra i materiali di cui possono essere costituiti i componenti 130 di ancoraggio illustrati per le protesi chirurgiche adesive 100 e 200 di Figure 1 e 2. In tal caso, il procedimento di fabbricazione della protesi chirurgica adesiva secondo l’invenzione ha una fase di accoppiamento in cui avviene l’evaporazione del solvente, opzionalmente a temperatura ambiente o maggiore, più opzionalmente a pressione ambiente o sottovuoto od in presenza di un flusso di gas. Opzionalmente, il materiale incollante può essere costituito da composti monomerici che polimerizzano in situ o per azione di termo- o foto-iniziatori o composti chimici aggiunti o presenti nell'atmosfera (e.g. cianoacrilati). Alternativamente od in combinazione, il materiale incollante può essere costituito da un prepolimero che reticola per azione di composti chimici aggiunti o per azione della temperatura (e.g. colle epossidiche). La Figura 3 mostra schematicamente due ulteriori forme di realizzazione della protesi chirurgica adesiva secondo l’invenzione, in cui la protesi chirurgica adesiva 300 comprende ancora un componente planare 310 di protesi chirurgica ed un componente planare 120 di fissaggio in buckypaper. Il componente planare 310 di protesi chirurgica è una rete od una membrana in materiale composito parzialmente o totalmente riassorbibile, e.g. del tipo delle reti Physiomesh® disponibili dall’azienda USA Ethicon), impiegabile come protesi per la riparazione, e.g., di ernie addominali ed inguinali. Il componente planare 120 di fissaggio in - 21 - buckypaper viene ancorato al componente planare 310 di protesi chirurgica mediante un componente di ancoraggio meccanico comprendente una base 330 configurata per accoppiarsi ad una chiusura 335 tramite mezzi meccanici di accoppiamento che, nella forma di realizzazione di Figura 3, comprendono due perni 332 di cui è provvista la base 330 che sono configurati per inserirsi in due corrispondenti fori passanti della chiusura 335; in particolare, i perni 332 restano fissati nei corrispondenti fori passanti ad esempio tramite un accoppiamento ad incastro oppure tramite fusione (e.g. effettuata con un saldatore) della porzione terminale dei perni 332 che si protende dalla chiusura 335. La base 330 ha la superficie opposta a quella provvista dei perni 332 che è planare. La base 330 e la chiusura 335 sono realizzate in materiale biocompatibile flessibile, opzionalmente un materiale polimerico biocompatibile, più opzionalmente bioinerte, ancora più opzionalmente almeno parzialmente bioassorbibile, ad esempio selezionato tra i materiali di cui possono essere costituiti i componenti 130 di ancoraggio illustrati per le protesi chirurgiche adesive 100 e 200 di Figure 1 e 2. Nella forma di realizzazione di Figura 3, la base 330 e la chiusura 335 che formano il componente di ancoraggio meccanico operano da mezzi di ancoraggio del componente planare 120 di fissaggio al componente planare 310 di protesi chirurgica (e viceversa). In particolare, la Figura 3a mostra schematicamente una terza forma di realizzazione della protesi chirurgica adesiva secondo l’invenzione in cui il componente planare 120 di fissaggio in buckypaper è posto a contatto con il componente planare 310 di protesi chirurgica ed entrambi sono inseriti e bloccati tra la base 330 e la chiusura 335. La Figura 3b mostra schematicamente una quarta forma di realizzazione della protesi chirurgica adesiva secondo l’invenzione in cui il componente planare 120 di fissaggio in buckypaper è incollato (e.g. tramite colla cianoacrilica) o saldato (e.g. tramite polidiossanone fuso) sulla superficie esterna della base 330 mentre il componente planare 310 di protesi chirurgica è inserito e bloccato tra la base 330 e la chiusura 335. Le forme di realizzazione della protesi chirurgica adesiva secondo - 22 - l’invenzione mostrate in Figura 3 consentono di evitare il distacco del componente planare 120 di fissaggio in buckypaper dal componente planare 310 di protesi chirurgica anche quando il buckypaper è almeno parzialmente degradato, come potrebbe avvenire in alcuni tipi di applicazione chirurgica. In particolare, l’arrangiamento mostrato in Figura 3 può essere utilizzato per qualsiasi tipo di componente planare di protesi chirurgica, quale ad esempio una rete protesica, una membrana microporosa od una membrana in materiale composito. Altre forme di realizzazione della protesi chirurgica adesiva secondo l’invenzione comprendono un differente numero di perni 332 della base 330 configurati per inserirsi in corrispondenti fori passanti della chiusura 335, ad esempio un solo perno 332 oppure tre o più perni 332. Ulteriori forme di realizzazione della protesi chirurgica adesiva secondo l’invenzione possono avere uno o più componenti planari 120 di fissaggio in buckypaper, ognuno dei quali viene ancorato al componente planare 310 di protesi chirurgica mediante un rispettivo componente di ancoraggio meccanico (comprendente una base 330 ed una chiusura 335), con le stesse modalità illustrate per la forma di realizzazione mostrata in Figura 3. Altre forme di realizzazione del procedimento di fabbricazione della protesi chirurgica adesiva secondo l’invenzione possono comprendere fasi preliminari di trattamento dei componenti planari 120 di fissaggio in buckypaper per eliminare eventuali impurezze provenienti dalla sintesi dei nanotubi di carbonio e/o dalla preparazione del buckypaper. A titolo esemplificativo, i componenti planari 120 di fissaggio in buckypaper possono essere trattati tramite immersione in acido nitrico 6N per 24 ore; dopo il trattamento, i componenti planari 120 di fissaggio in buckypaper possono essere lavati con abbondante acqua distillata ed essiccati a temperatura da 50°C a 100°C, in aria o sotto vuoto. Ulteriori forme di realizzazione del procedimento di fabbricazione della protesi chirurgica adesiva secondo l’invenzione possono comprendere una fase di realizzazione su ogni componente planare 120 di fissaggio in buckypaper di uno o più fori passanti allo scopo di aumentare l'integrazione del buckypaper con - 23 - il tessuto cicatriziale che si forma nel sito dell'impianto della protesi chirurgica adesiva. Tali fori passanti possono essere arrangiati in modo regolare su ogni componente planare 120 di fissaggio in buckypaper, opzionalmente secondo un reticolo quadrato o triangolare. Opzionalmente, tali fori passanti possono avere diametro variabile da 1 mm a 3 mm, e possono essere distanziati per una distanza variabile da 0,5 mm a 5 mm, più opzionalmente pari a circa 3 mm. Opzionalmente, quando la protesi chirurgica adesiva viene utilizzata in chirurgia laparoscopica, la superficie esposta dei componenti planari 120 di fissaggio in buckypaper (usualmente la faccia ruvida) è provvista di una pellicola “isolante” (ad esempio in polietilene) per evitare che i componenti planari 120 di fissaggio aderiscano ai tessuti non nella sede prevista, per cui è consentita la correzione di eventuali errori di posizionamento senza necessità di distaccare e riposizionare la protesi con indesiderato prolungamento dei tempi chirurgici. Le Figure 4 e 5 mostrano esempi di protesi chirurgiche adesive secondo l’invenzione per applicazioni laparotomiche e laparoscopiche, rispettivamente, in cui il componente planare di protesi chirurgica è dunque una rete impiegabile come protesi laparotomica o protesi laparoscopica. Si deve tuttavia tenere presente che il componente planare di protesi chirurgica può anche essere differente, ad esempio può essere una membrana microporosa od una membrana in materiale composito parzialmente o totalmente riassorbibile, e l’arrangiamento dei componenti della protesi chirurgica adesiva possono essere analoghi a quelli mostrati per le protesi chirurgiche adesive delle Figure 4 e 5. La Figura 4 mostra una protesi chirurgica adesiva secondo l’invenzione per applicazioni laparotomiche, in cui il componente planare 110 di protesi chirurgica è una rete quadrata in polipropilene (e.g. prolene) impiegabile come protesi laparotomica sulla quale vengono ancorati nove componenti planari 120 di fissaggio in buckypaper, che hanno vantaggiosamente forma di strisce rettangolari ed ognuno dei quali viene ancorato sul componente planare 110 di protesi chirurgica tramite due componenti 130 di ancoraggio (vantaggiosamente disposti alle estremità del rispettivo componente planare 120 di fissaggio); i componenti - 24 - planari 120 di fissaggio in buckypaper vengono arrangiati in modo che siano equidistanti tra loro ad una distanza reciproca tale da evitare la formazione di laparoceli. Il componente planare 110 di protesi chirurgica ha lato 5,5 cm ed ogni componente planare 120 di fissaggio in buckypaper è un quadrato di lato variabile da 0,5 cm a 2 cm, più opzionalmente pari a 1 cm (per cui la superficie dei nove componenti planari 120 di fissaggio in buckypaper occupa una frazione superficiale di circa il 30% del componente planare 110 di protesi chirurgica), ed il lato di ogni componente planare 120 di fissaggio in buckypaper è distanziato da quelli adiacenti di una distanza variabile da 0,5 cm a 2 cm, più opzionalmente pari a 1,25 cm. La Figura 5 mostra una protesi chirurgica adesiva secondo l’invenzione per applicazioni laparoscopiche, in cui la protesi chirurgica adesiva è configurata per essere arrotolate intorno ad un asse oppure piegate lungo un asse per permettere la loro introduzione in un dispositivo chirurgico di inserimento, quale ad esempio un trocar (e.g. nella chirurgia laparoscopica dei laparoceli). A tale scopo, i componenti planari (120 e 120’) di fissaggio in buckypaper hanno pure vantaggiosamente la forma di strisce rettangolari le cui dimensioni ed il cui arrangiamento (inclusa l’orientazione) dipende dallo specifico dispositivo chirurgico di inserimento. La protesi chirurgica adesiva di Figura 5 comprende un componente planare 110 di protesi chirurgica (ad esempio impiegabile per addominoplastica per laparocele addominale), avente un asse longitudinale alle due estremità del quale il componente planare 110 di protesi chirurgica ha estremità semicircolari, sette componenti planari 120 di fissaggio in buckypaper centrali e due componenti planari 120’ di fissaggio in buckypaper periferici, aventi lunghezza maggiore dei sette componenti planari 120 di fissaggio in buckypaper centrali. I componenti planari 120 e 120’ di fissaggio in buckypaper sono orientati con il lato maggiore parallelo all’asse longitudinale del componente planare 110 di protesi chirurgica; ognuno dei sette componenti planari 120 di fissaggio in buckypaper centrali viene ancorato sul componente planare 110 di protesi chirurgica tramite due componenti 130 di ancoraggio (vantaggiosamente disposti alle estremità del rispetti- 25 - vo componente planare 120 di fissaggio), ed ognuno dei due componenti planari 120’ di fissaggio in buckypaper periferici viene ancorato sul componente planare 110 di protesi chirurgica tramite quattro componenti 130 di ancoraggio (vantaggiosamente equidistanziati tra loro e due dei quali sono disposti alle estremità del rispettivo componente planare 120’ di fissaggio). Le superfici esposte dei componenti planari 120 e 120’ di fissaggio in buckypaper (usualmente le facce ruvide) sono vantaggiosamente protette da una pellicola rimovibile per consentire l’arrotolamento o la piegatura della protesi chirurgica adesiva, in modo da poter essere inserite nel dispositivo chirurgico di inserimento, e.g. un trocar. Opzionalmente, il componente planare 110 di protesi chirurgica ha superficie pari a 104,1 cm2, i sette componenti planari 120 di fissaggio in buckypaper centrali hanno dimensioni 0,5 cm x 2 cm, i due componenti planari 120’ di fissaggio in buckypaper periferici hanno dimensioni 0,5 cm x 6 cm (per cui la superficie totale dei componenti planari 120 e 120’ di fissaggio in buckypaper occupa una frazione superficiale di circa il 13% del componente planare 110 di protesi chirurgica), ed i componenti planari 120 e 120’ di fissaggio in buckypaper sono distanziati tra loro per una distanza variabile da 0,5 cm a 2 cm. In proposito, la protesi chirurgica adesiva mostrata in Figura 5 potrebbe non comprendere il componente planare 120 di fissaggio in buckypaper posizionato sull’asse longitudinale della stessa protesi chirurgica adesiva, che potrebbe essere vantaggiosamente sostituito da due ulteriori componenti planari di fissaggio in buckypaper, sempre in forma di strisce rettangolari, disposti simmetricamente rispetto all’asse longitudinale del componente planare 110 di protesi chirurgica (ognuno opzionalmente in posizione intermedia tra i due componenti planari 120 di fissaggio in buckypaper posizionati nei pressi del bordo semicircolare del componente planare 110 di protesi chirurgica, i.e. tra quello centrale ed uno dei due adiacenti) ed ancora orientati con il lato maggiore parallelo a tale asse longitudinale; in particolare, la lunghezza di tali ulteriori componenti planari di fissaggio in buckypaper può essere opzionalmente maggiore di quella dei componenti planari 120 di fissaggio, più opzionalmente inferiore di quella dei com- 26 - ponenti planari 120’ di fissaggio. Gli inventori hanno effettuato alcune sperimentazioni con protesi chirurgiche adesive secondo l’invenzione simili a quella indicata con il numero di riferimento 100 mostrata in Figura 1, in cui i componenti planari 110 di protesi chirurgica erano reti di polipropilene impiegati come protesi laparotomiche e come protesi laparoscopiche. I componenti 130 di ancoraggio sono realizzati in polidiossanone (che è un materiale morbido riassorbibile in 90 giorni che fonde a caldo ad una temperatura di fusione inferiore a quella di fusione del polipropilene). I materiali dei componenti planari 120 di fissaggio e dei componenti 130 di ancoraggio, i.e. buckypaper e polidiossanone, che servono per fissare la protesi chirurgica adesiva ai tessuti fanno il loro lavoro per il tempo necessario all’incorporazione da parte dei macrofagi, nel posizionamento laparotomico e alla riperitoneizzazione nel posizionamento laparoscopico. Il buckypaper di cui sono realizzati i componenti di fissaggio della protesi chirurgica adesiva secondo l’invenzione può essere, in alcuni casi, almeno parzialmente bioassorbibile, mentre il polidiossanone si riassorbe nel tempo, per cui resta una modica quantità di polipropilene rivestito dalla cicatrice (laparotomico) o dalle cellule monostratificate del peritoneo parietale, riducendo la quantità di materiale sintetico nell’organismo, che a distanza di tempo potrebbe altrimenti essere oggetto di rigetto da parte dell’organismo. Le sperimentazioni effettuate dagli inventori hanno mostrato che la protesi chirurgica adesiva secondo l’invenzione non provoca alcuna modificazione nei sistemi metabolici e d’organo. Il componente planare di protesi chirurgica della protesi chirurgica adesiva secondo l’invenzione può essere un qualunque tipo di materiale protesico, compresa una protesi porcina in derma, fibrina e connettivo decellulato, che può dunque essere fissata in modo stabile ed affidabile ai tessuti grazie ai componenti planari di fissaggio in buckypaper ancorati al componente planare di protesi chirurgica. In quel che precede sono state descritte le preferite forme di realizzazione e sono state suggerite delle varianti della presente invenzione, ma è da inten- 27 - dersi che gli esperti del ramo potranno apportare modificazioni e cambiamenti senza con ciò uscire dal relativo ambito di protezione, come definito dalle rivendicazioni allegate.

PROTESI CHIRURGICA ADESIVA E RELATIVO PROCEDIMENTO DI FABBRICAZIONE Protesi chirurgica adesiva (100; 200; 300), e relativo procedimento di fabbricazione, comprendente un componente planare (110; 210; 310) di protesi chirurgica ed almeno un componente planare (120) di fissaggio in buckypaper avente una superficie esposta configurata per fissarsi a tessuti biologici, la protesi chirurgica adesiva (100; 200; 300) essendo caratterizzata dal fatto che detto almeno un componente planare (120) di fissaggio in buckypaper è ancorato al componente planare (110; 210; 310) di protesi chirurgica mediante uno o più componenti (130; 330, 335) di ancoraggio.

PROTESI CHIRURGICA ADESIVA E RELATIVO PROCEDIMENTO DI FABBRICAZIONE RM2015A000179 Domanda di Brevetto Verbale di Deposito ROMA, 27/04/2015 brevetto per INVENZIONE INDUSTRIALE ASSUT EUROPE S.P.A. Codice fiscale: 01262470667 Indirizzo: (RM) VIA G. GREGORACI, 12 cap 00173 Natura Giuridica: Persona Giuridica, D. INVENTORE : CHIARETTI MASSIMO, MARTINELLI ANDREA, CARRU GIOVANNA, ANGELA, Classe A61L - Mandatario Numero iscrizione albo: 963 Indirizzo: ROMA (RM) VIA ANTONIO SALANDRA 18 cap 00187 / Chiaretti, M; Martinelli, A; Carru, Ga. - (2015).

PROTESI CHIRURGICA ADESIVA E RELATIVO PROCEDIMENTO DI FABBRICAZIONE RM2015A000179 Domanda di Brevetto Verbale di Deposito ROMA, 27/04/2015 brevetto per INVENZIONE INDUSTRIALE ASSUT EUROPE S.P.A. Codice fiscale: 01262470667 Indirizzo: (RM) VIA G. GREGORACI, 12 cap 00173 Natura Giuridica: Persona Giuridica, D. INVENTORE : CHIARETTI MASSIMO, MARTINELLI ANDREA, CARRU GIOVANNA, ANGELA, Classe A61L - Mandatario Numero iscrizione albo: 963 Indirizzo: ROMA (RM) VIA ANTONIO SALANDRA 18 cap 00187

Chiaretti M
Primo
Conceptualization
;
Martinelli A
Secondo
Investigation
;
Carru GA
Ultimo
Methodology
2015

Abstract

PROTESI CHIRURGICA ADESIVA E RELATIVO PROCEDIMENTO DI FABBRICAZIONE * * * La presente invenzione riguarda una protesi chirurgica adesiva, quale ad esempio una rete impiegabile come protesi laparotomica o protesi laparoscopica, una lamina, un tessuto, un tessuto non-tessuto, una pellicola, un film cellulare, ed una membrana, che risulta fissabile a tessuti biologici, sia animali che umani, in modo semplice, atraumatico, atossico, non mutagenico, versatile, efficace, affidabile, sicuro per i pazienti ed economico da fabbricare, permettendo di velocizzare la relativa procedura chirurgica, evitando di mettere sotto trazione i tessuti viventi. La presente invenzione riguarda altresì il procedimento di fabbricazione della protesi chirurgica adesiva. Nel seguito della descrizione si farà principalmente riferimento ad una rete protesica quale protesi chirurgica. Si deve tuttavia tenere presente che la protesi chirurgica adesiva secondo l’invenzione può essere una qualsiasi protesi chirurgica, non necessariamente parzialmente o totalmente riassorbibile, eventualmente funzionalizzata quale vettore topico di sostanze e/o composizioni (come ad esempio gruppi chimici e/o metalli e/o sostanze farmacologiche e/o antidolorifici e/o disinfettanti e/o antibiotici e/o molecole farmacologiche), in particolare una protesi chirurgica selezionata dal gruppo comprendente una rete impiegabile come protesi laparotomica o protesi laparoscopica, una lamina, un tessuto, un tessuto non-tessuto, una pellicola, un film cellulare, ed una membrana, senza con ciò uscire dall’ambito di protezione della presente invenzione. In molti interventi chirurgici, per esempio di ernioplastica, è necessario fissare protesi (usualmente realizzate in polipropilene e/o polietilene e/o politetrafluoroetilene o PTFE sia espanso che non espanso ), in particolare reti protesiche, su tessuti biologici viventi. A titolo esemplificativo, ma non limitativo, tali interventi comprendono la plastica di ernia inguinale, la plastica di laparocele, l’ancoraggio della vescica ptosica, il trattamento chirurgico del prolasso del pavimento pelvico, il trattamento chirurgico della rottura traumatica del diafram- 2 - ma, e la plastica di ernia ombelicale. Attualmente, il fissaggio delle reti protesiche su tessuti biologici avviene mediante l’impiego di colle biologiche e/o l’uso di fili di sutura. Tuttavia, entrambe tali tecniche soffrono di alcuni inconvenienti, anche piuttosto pericolosi per la salute del paziente. Infatti, nel caso dell’impiego di colle biologiche, esiste un rischio connesso alla possibilità che i materiali biologici utilizzati nei componenti delle colle trasmettano malattie infettive non ancora conosciute e quindi non diagnosticabili. Inoltre, tali colle biologiche hanno costi elevati. Nel caso dell’uso di fili di sutura, le suture possono provocare l’intrappolamento di terminazioni nervose che rimangono strangolate nel nodo di sutura, generando neuralgie croniche di difficile trattamento, causando dolore cronico-terebrante ed inabilitante e notevole disagio per i pazienti. Inoltre, l’esecuzione delle suture allunga significativamente i tempi degli interventi chirurgici. Nella tecnica anteriore sono state studiate alcune soluzioni alternative per il fissaggio di protesi chirurgiche quali reti protesiche che utilizzano fogli (talvolta indicati anche come membrane, felt o mat) di nanotubi di carbonio anche noti con il termine di “buckypaper”. Tali fogli vengono realizzati mediante deposizione in film sottile di nanotubi di carbonio, sia a parete singola (Single Wall Carbon Nano Tubes o SWCNT), che multiparete od a parete multipla (Multi Wall Carbon Nano Tubes o MWCNT). Il buckypaper si presenta come un materiale nerastro, della consistenza della carta di cellulosa, flessibile, leggerissimo, il cui spessore varia dall’ordine dei micrometri all’ordine delle centinaia di micrometri. Il buckypaper può comprendere una faccia ruvida ed opaca ed una faccia contrapposta liscia, lucida e lucente. In proposito, gli inventori hanno già descritto nel documento WO 2011/080785 A1 che l’adesività di tali buckypaper è presente anche in ambito biologico (proprietà di bioadesività). In particolare, i nanotubi di carbonio possiedono questa proprietà di bioadesività sia sulla faccia ruvida ed opaca che sulla - 3 - faccia liscia, lucida e lucente, seppure in maniera differente: la prima è intensamente bioadesiva, mentre la seconda ha il 20% della bioadesività misurata sulla prima. Inoltre, quando imbibito dai liquidi interstiziali, il buckypaper diventa molto morbido e flessibile e quindi si adatta alle superfici biologiche sulle quali viene applicato. Grazie a tale proprietà di bioadesività, il buckypaper può essere utilizzato quale componente di fissaggio di protesi chirurgiche, quali reti, lamine, tessuti, tessuti non-tessuti, pellicole, film cellulari e membrane, ai tessuti biologici viventi sia animali che umani. Altre soluzioni della tecnica anteriore impieganti buckypaper in ambito chirurgico sono descritte nei documenti US 2005/074479 A1, US 2005/260355 A1, US 2007/209093 A1 e US 7070923 A. Tuttavia, nessuna delle soluzioni della tecnica anteriore ha risolto il problema di ancorare in modo stabile ed affidabile i fogli di buckypaper alle protesi chirurgiche in modo che possano operare da componenti di fissaggio efficace, affidabile e sicuro di queste ai tessuti biologici viventi sia animali che umani. Lo scopo della presente invenzione è, pertanto, quello di realizzare una protesi chirurgica adesiva che sia semplice, a basso costo, biocompatibile, rapida, atossica e confortevole per il paziente che sia in grado di fissarsi in modo semplice, versatile, efficace, affidabile, duraturo, sicuro per i pazienti ed economicamente sostenibile per le strutture sanitarie a tessuti biologici, sia animali che umani, permettendo di velocizzare la relativa procedura chirurgica. Forma oggetto specifico della presente invenzione una protesi chirurgica adesiva comprendente un componente planare di protesi chirurgica ed almeno un componente planare di fissaggio in buckypaper avente una superficie esposta configurata per fissarsi a tessuti biologici, la protesi chirurgica adesiva essendo caratterizzata dal fatto che detto almeno un componente planare di fissaggio in buckypaper è ancorato al componente planare di protesi chirurgica mediante uno o più componenti di ancoraggio. Secondo un altro aspetto dell’invenzione, detti uno o più componenti di ancoraggio possono essere realizzati in un materiale polimerico biocompatibile, - 4 - opzionalmente bioinerte, più opzionalmente almeno parzialmente bioassorbibile, selezionato dal gruppo comprendente: - polimeri in forma altamente cristallina aventi una temperatura di fusione inferiore ad una temperatura di soglia pari alla temperatura minima selezionata dal gruppo comprendente una o più di una temperatura di transizione vetrosa, una temperatura di rammollimento, ed una temperatura di fusione del materiale in cui è realizzato il componente planare di protesi chirurgica, - polimeri in forma semicristallina aventi una temperatura di transizione vetrosa, una temperatura di rammollimento ed una temperatura di fusione, almeno una delle quali è inferiore ad una temperatura di soglia pari alla temperatura minima selezionata dal gruppo comprendente una o più di una temperatura di transizione vetrosa, una temperatura di rammollimento, ed una temperatura di fusione del materiale in cui è realizzato il componente planare di protesi chirurgica, e - polimeri in forma amorfa aventi una temperatura di transizione vetrosa ed una temperatura di rammollimento, almeno una delle quali è inferiore ad una temperatura di soglia pari alla temperatura minima selezionata dal gruppo comprendente una o più di una temperatura di transizione vetrosa, una temperatura di rammollimento, ed una temperatura di fusione del materiale in cui è realizzato il componente planare di protesi chirurgica, detti uno o più componenti di ancoraggio essendo accoppiati a detto almeno un componente planare di fissaggio in buckypaper per mezzo di interazioni superficiali coulombiane e/o dispersive e/o polari e/o a legame idrogeno, in cui opzionalmente detti uno o più componenti di ancoraggio ricoprono una porzione variabile dal 10% al 50%, più opzionalmente variabile dal 20% al 40%, ancora più opzionalmente pari a circa il 30%, di una superficie di detto almeno un componente planare di fissaggio in buckypaper. Secondo un ulteriore aspetto dell’invenzione, il materiale polimerico bio- 5 - compatibile di detti uno o più componenti di ancoraggio può essere infiltrato nel buckypaper di detto almeno un componente planare di fissaggio, per cui quest’ultimo è impregnato con il materiale polimerico biocompatibile di detti uno o più componenti di ancoraggio. Secondo un aspetto aggiuntivo dell’invenzione, il materiale polimerico biocompatibile di detti uno o più componenti di ancoraggio può essere selezionato dal gruppo comprendente: - poliolefine, più opzionalmente polietilene ad alta densità o polietilene a bassa densità o polipropilene; - polimeri vinilici, più opzionalmente polivinil acetato o polivinil alcol parzialmente idrolizzato, o copolimero etilene-co-vinil alcol; - poliesteri, più opzionalmente polilattide o copolimero polilattide-coglicolide o poliidrossibutirrato o polietilensuccinato o policaprolattone o polidiossanone; - copolimeri a base di policarbonati; - poliuretani segmentati; ed - elastomeri. Secondo un altro aspetto dell’invenzione, detti uno o più componenti di ancoraggio possono essere accoppiati al componente planare di protesi chirurgica per mezzo di interazioni superficiali coulombiane e/o dispersive e/o polari e/o a legame idrogeno, e/o il materiale polimerico biocompatibile di detti uno o più componenti di ancoraggio è infiltrato e/o impregna il materiale in cui è realizzato il componente planare di protesi chirurgica. Secondo un ulteriore aspetto dell’invenzione, il componente planare di protesi chirurgica può essere interposto tra detto almeno componente planare di fissaggio in buckypaper e detti uno o più componenti di ancoraggio. Secondo un aspetto aggiuntivo dell’invenzione, detti uno o più componenti di ancoraggio possono essere interposti tra il componente planare di protesi chirurgica e detto almeno componente planare di fissaggio in buckypaper. Secondo un altro aspetto dell’invenzione, detti uno o più componenti di - 6 - ancoraggio possono comprendere almeno un componente di ancoraggio meccanico comprendente una base ed una chiusura accoppiate tra loro tramite mezzi meccanici di accoppiamento, in cui detto almeno il componente planare di protesi chirurgica è inserito e bloccato tra la base e la chiusura, la base e la chiusura essendo realizzate in un materiale biocompatibile flessibile, opzionalmente un materiale polimerico biocompatibile, più opzionalmente bioinerte, ancora più opzionalmente almeno parzialmente bioassorbibile. Secondo un ulteriore aspetto dell’invenzione: - detto almeno componente planare di fissaggio in buckypaper può essere posto a contatto con detto almeno il componente planare di protesi chirurgica, per cui detto almeno componente planare di fissaggio in buckypaper è inserito e bloccato tra la base e la chiusura, oppure - detto almeno componente planare di fissaggio in buckypaper può essere incollato, opzionalmente tramite colla cianoacrilica, o saldato, opzionalmente tramite polidiossanone fuso, su una superficie esterna della base opposta ad una superficie di accoppiamento rivolta verso la chiusura. Secondo un aspetto aggiuntivo dell’invenzione, la base e la chiusura possono essere realizzate in un materiale polimerico biocompatibile selezionato dal gruppo comprendente: - polimeri in forma altamente cristallina, - polimeri in forma semicristallina, e - polimeri in forma amorfa, in cui la base e la chiusura sono opzionalmente realizzate in un materiale polimerico biocompatibile selezionato dal gruppo comprendente: - poliolefine, più opzionalmente polietilene ad alta densità o polietilene a bassa densità o polipropilene; - polimeri vinilici, più opzionalmente polivinil acetato o polivinil alcol parzialmente idrolizzato, o copolimero etilene-co-vinil alcol; - poliesteri, più opzionalmente polilattide o copolimero polilattide-coglicolide o poliidrossibutirrato o polietilensuccinato o policaprolattone o - 7 - polidiossanone; - copolimeri a base di policarbonati; - poliuretani segmentati; ed - elastomeri. Secondo un altro aspetto dell’invenzione, detti mezzi meccanici di accoppiamento della base alla chiusura possono comprendere uno o più perni di cui è provvista la base inseriti in corrispondenti uno o più fori passanti della chiusura, in cui opzionalmente detti uno o più perni sono fissati nei corrispondenti uno o più fori passanti della chiusura tramite un accoppiamento ad incastro oppure tramite fusione di una porzione terminale di detti uno o più perni che si protende dalla chiusura. Secondo un ulteriore aspetto dell’invenzione, detto almeno componente planare di fissaggio in buckypaper può essere provvisto di uno o più fori passanti, opzionalmente arrangiati secondo un reticolo quadrato o triangolare su detto almeno componente planare di fissaggio in buckypaper, detti uno o più fori passanti di detto almeno componente planare di fissaggio in buckypaper avendo opzionalmente diametro variabile da 1 mm a 3 mm, e, nel caso in cui siano presenti due o più fori passanti, siano più opzionalmente distanziati tra loro per una distanza variabile da 0,5 mm a 5 mm, ancora più opzionalmente pari a circa 3 mm. Secondo un aspetto aggiuntivo dell’invenzione, detto almeno componente planare di fissaggio in buckypaper può ricoprire una frazione superficiale del componente planare di protesi chirurgica variabile dal 10% al 50%, opzionalmente variabile dal 20% al 40%, più opzionalmente pari al 30%. Forma ancora oggetto specifico della presente invenzione un procedimento di fabbricazione di una protesi chirurgica adesiva come precedentemente descritta, caratterizzato dal fatto di comprendere le seguenti fasi: - disporre detti uno o più componenti di ancoraggio: - a contatto con il componente planare di protesi chirurgica e disporre quest’ultimo a contatto con detto almeno un componente planare di fissaggio in buckypaper, oppure - 8 - - a contatto sia con il componente planare di protesi chirurgica che con detto almeno un componente planare di fissaggio in buckypaper, per cui detti uno o più componenti di ancoraggio sono interposti tra il componente planare di protesi chirurgica e detto almeno un componente planare di fissaggio in buckypaper; - riscaldare detti uno o più componenti di ancoraggio fino ad una temperatura di accoppiamento che è inferiore ad una temperatura di soglia pari alla temperatura minima selezionata dal gruppo comprendente una o più di una temperatura di transizione vetrosa, una temperatura di rammollimento, ed una temperatura di fusione del materiale in cui è realizzato il componente planare di protesi chirurgica, e che è superiore: - nel caso in cui detti uno o più componenti di ancoraggio sono realizzati in polimeri in forma altamente cristallina, alla temperatura di fusione di questi, - nel caso in cui detti uno o più componenti di ancoraggio sono realizzati in polimeri in forma semicristallina, alla temperatura di transizione vetrosa di questi, e - nel caso in cui detti uno o più componenti di ancoraggio sono realizzati in polimeri in forma amorfa, alla temperatura di transizione vetrosa di questi, per cui il materiale polimerico biocompatibile di ognuno di detti uno o più componenti di ancoraggio si accoppia per mezzo di interazioni superficiali coulombiane e/o dispersive e/o polari e/o a legame idrogeno al buckypaper in cui è realizzato detto almeno un componente planare di fissaggio ed al componente planare di protesi chirurgica. Secondo un altro aspetto dell’invenzione, durante la fase di riscaldamento, detti uno o più componenti di ancoraggio, detto almeno un componente planare di fissaggio in buckypaper ed il componente planare di protesi chirurgica possono essere compressi uno verso l’altro, per cui il materiale polimerico biocompatibile di ognuno di detti uno o più componenti di ancoraggio si infiltra nel - 9 - buckypaper in cui è realizzato detto almeno un componente planare di fissaggio e nel componente planare di protesi chirurgica realizzando anche un accoppiamento meccanico tra di essi. I vantaggi offerti dalla protesi chirurgica adesiva secondo l’invenzione sono numerosi e significativi. Innanzitutto, essa è estremamente versatile, essendo facilmente sterilizzabile e lavorabile, biocompatibile, atossica e non mutagenica, per cui migliora enormemente la tollerabilità da parte del paziente agli interventi chirurgici. In proposito, le sperimentazioni effettuate dagli inventori hanno mostrato che la protesi chirurgica adesiva secondo l’invenzione non provoca alcuna modificazione nei sistemi metabolici e d’organo. Inoltre, poiché è in grado di aderire tenacemente ai tessuti biologici, la protesi chirurgica adesiva secondo l’invenzione non richiede l’uso di fili di sutura, per cui essa elimina il pericolo di intrappolamento delle terminazioni nervose che potrebbero provocare nel paziente neuralgie durevoli, di difficile trattamento. Ulteriormente, la protesi chirurgica adesiva secondo l’invenzione non richiede l'uso di colle biologiche, che potrebbero trasmettere malattie attualmente non conosciute. In proposito, il buckypaper di cui sono realizzati i componenti di fissaggio della protesi chirurgica adesiva secondo l’invenzione può essere, in alcuni casi, almeno parzialmente bioassorbibile, non provoca alcuna risposta infiammatoria dei tessuti ai quali è applicato, ed è molto più adesivo dei migliori tipi di tessuto protesico adesivo impiantabile attualmente in uso, quale il Parietene Progrip® prodotto dall’azienda francese Sofradim Production. Ancora, la protesi chirurgica adesiva secondo l’invenzione è applicabile in qualsiasi tipo di intervento in chirurgica generale e chirurgia specialistica, quale ad esempio nella chirurgia dell'ernia inguinale, del laparocele, per incontinenza urinaria, per le lesioni traumatiche del diaframma, sia con metodica laparoscopica che laparotomica, in cardiochirurgia, in oculistica, in otorinolaringoiatria, in ematologia, in neurochirurgia, in ortopedia, in ginecologia, in urologia, in chirurgia vascolare, in chirurgia toracica, ed anche nella chirurgia in ambito veterinario. - 10 - In proposito, il buckypaper di cui sono realizzati i componenti di fissaggio della protesi chirurgica adesiva secondo l’invenzione permette il corretto e duraturo posizionamento della protesi chirurgica, consentendo così di velocizzare la procedura chirurgica, accorciando i tempi di sala operatoria e quindi ottenendo un risparmio economico e gestionale, e consentendo, a parità di tempo, di inserire un maggior numero di interventi chirurgici per seduta operatoria. La significativa riduzione della durata dell’intervento chirurgico permette l’estensione di tali interventi anche a pazienti cardiologicamente e/o pneumologicamente compromessi, che altrimenti non potrebbero essere operati. Ulteriormente, la protesi chirurgica secondo l’invenzione offre numerosi vantaggi economici diretti ed indiretti. Innanzitutto, essa risulta meno costosa rispetto alle protesi della tecnica anteriore, non richiedendo l’impiego delle costose colle biologiche. Inoltre, abbreviando i tempi di sala operatoria e semplificando l’esecuzione degli interventi chirurgici, consente di abbattere i relativi costi gestionali: a parità di orario lavorativo, è possibile realizzare un maggior numero di interventi. Ancora, eliminando i rischi connessi all’impiego di colle biologiche e/o all’uso fili di sutura, essa consente di abbattere le spese dovute agli elevati costi di trattamento delle complicanze. La presente invenzione verrà ora descritta, a titolo illustrativo, ma non limitativo, secondo sue preferite forme di realizzazione, con particolare riferimento alle Figure dei disegni allegati, in cui: la Figura 1 mostra schematicamente viste prospettiche ed in sezione di una prima forma di realizzazione della protesi chirurgica adesiva secondo l’invenzione durante tre fasi di un primo procedimento di fabbricazione della stessa, precisamente una vista prospettica (Fig. 1a) ed una vista in sezione (Fig. 1b) dei componenti di partenza della protesi chirurgica adesiva, una vista prospettica (Fig. 1c) ed una vista in sezione (Fig. 1d) dei componenti della protesi chirurgica adesiva disposti a contatto tra loro, ed una vista prospettica (Fig. 1e) ed una vista in sezione (Fig. 1f) della protesi chirurgica adesiva ottenuta dal procedimento di fabbricazione; - 11 - la Figura 2 mostra schematicamente viste in sezione di una seconda forma di realizzazione della protesi chirurgica adesiva secondo l’invenzione durante alcune fasi di un secondo procedimento di fabbricazione della stessa, precisamente una vista in sezione (Fig. 2a) dei componenti di partenza della protesi chirurgica adesiva, una vista in sezione (Fig. 2b) dei componenti della protesi chirurgica adesiva disposti a contatto tra loro, ed una vista in sezione (Fig. 2c) della protesi chirurgica adesiva ottenuta dal procedimento di fabbricazione; la Figura 3 mostra schematicamente una terza forma di realizzazione (Fig. 3a) ed una quarta forma di realizzazione della protesi chirurgica adesiva secondo l’invenzione (Fig. 3b); la Figura 4 mostra una vista in pianta dall’alto di una quinta forma di realizzazione della protesi chirurgica adesiva secondo l’invenzione; e la Figura 5 mostra una vista in pianta dall’alto (Fig. 5a) ed una vista in pianta dal basso (Fig. 5b) di una sesta forma di realizzazione della protesi chirurgica adesiva secondo l’invenzione. Nelle Figure numeri di riferimento identici saranno utilizzati per elementi analoghi. La protesi chirurgica adesiva secondo l’invenzione sfrutta le proprietà di adesione dei fogli di nanotubi di carbonio, sia SWCNT che MWCNT, noti con il termine di “buckypaper”, che vengono utilizzati quali componenti planari di fissaggio ai tessuti biologici viventi sia animali che umani. Gli inventori hanno sviluppato un procedimento nuovo ed inventivo per ancorare i componenti planari di fissaggio in buckypaper ad un componente di protesi chirurgica in modo stabile ed affidabile, consentendo a tali componenti planari di fissaggio in buckypaper di fissare in modo efficace, affidabile e sicuro la protesi chirurgica adesiva secondo l’invenzione ai tessuti biologici viventi sia animali che umani. Le specifiche modalità di ancoraggio dei componenti planari di fissaggio in buckypaper possono variare in funzione del tipo di componente di protesi chirurgica. - 12 - La Figura 1 mostra schematicamente una prima forma di realizzazione della protesi chirurgica adesiva secondo l’invenzione durante alcune fasi di un primo procedimento di fabbricazione della stessa. Come mostrato nelle Figure 1a e 1b, la protesi chirurgica adesiva 100 di Figura 1 comprende un componente planare 110 di protesi chirurgica ed un componente planare 120 di fissaggio in buckypaper. Il componente planare 110 di protesi chirurgica è una rete impiegabile come protesi laparotomica o protesi laparoscopica, opzionalmente realizzata in uno o più materiali polimerici, più opzionalmente selezionato dal gruppo comprendente o consistente di polipropilene (noto anche come PP), acido polilattico (noto anche come PLA), politetrafluoroetilene (noto anche come PTFE), polidiossanone (PDO), acido poliglicolico (PGA), copolimero di glicolide e lattide (PGLA), acido polilattico-co-glicolico(PLGA), policaprolattone (PCL), poliglicolide-cocaprolattone (PGCL). Il componente planare 120 di fissaggio in buckypaper viene ancorato al componente planare 110 di protesi chirurgica, i.e. alla rete protesica 110, mediante due componenti 130 di ancoraggio che consente di bloccare la rete protesica 110 tra il componente planare 120 di fissaggio in buckypaper ed i due componenti 130 di ancoraggio. I due componenti 130 di ancoraggio sono realizzati in un materiale polimerico biocompatibile, opzionalmente bioinerte, più opzionalmente almeno parzialmente bioassorbibile, selezionato dal gruppo comprendente o consistente di: - polimeri in forma altamente (i.e. prevalentemente) cristallina aventi una temperatura di fusione, - polimeri in forma semicristallina aventi una temperatura di transizione vetrosa, una temperatura di rammollimento ed una temperatura di fusione (in cui, come noto, la temperatura di transizione vetrosa è inferiore alla temperatura di rammollimento che a sua volta è inferiore alla temperatura di fusione), e - polimeri in forma amorfa aventi una temperatura di transizione vetrosa ed una temperatura di rammollimento (in cui, come noto, la temperatura di transizione vetrosa è inferiore alla temperatura di rammollimento che - 13 - a sua volta è inferiore alla temperatura di fusione). Opzionalmente, i due componenti 130 di ancoraggio sono realizzati in un materiale polimerico biocompatibile selezionato dal gruppo comprendente o consistente di: - poliolefine, più opzionalmente polietilene ad alta densità o polietilene a bassa densità o polipropilene; - polimeri vinilici, più opzionalmente polivinil acetato o polivinil alcol parzialmente idrolizzato, o copolimero etilene-co-vinil alcol; - poliesteri, più opzionalmente polilattide o copolimero polilattide-coglicolide o poliidrossibutirrato o polietilensuccinato o policaprolattone o polidiossanone; - copolimeri a base di policarbonati; - poliuretani segmentati; ed - elastomeri. In una forma di realizzazione preferita, la protesi chirurgica adesiva 100 di Figura 1 comprende un componente planare 110 di protesi chirurgica non completamente assorbibile, (almeno) un componente planare 120 di fissaggio in buckypaper, ed uno o più componenti 130 di ancoraggio rigorosamente bioassorbibili (ad esempio in polidiossanone) che consentono di ancorare tra di loro la rete protesica 110 ed il componente planare120 di fissaggio in buckypaper solo temporaneamente, in modo da restare liberi, una volta impiantati all’interno dell’organismo, di seguire indipendentemente l’uno dall’altro il proprio destino. In una particolarmente preferita forma di realizzazione, la protesi chirurgica adesiva 100 di Figura 1 comprende un componente planare 110 di protesi chirurgica non assorbibile (ad esempio in polipropilene), (almeno) un componente planare 120 di fissaggio in buckypaper, ed uno o più componenti 130 di ancoraggio rigorosamente bioassorbibili (ad esempio in polidiossanone) che consentono di ancorare tra di loro la rete protesica 110 ed il componente planare120 di fissaggio in buckypaper solo temporaneamente, in modo da restare liberi, una volta impiantati all’interno dell’organismo, di seguire indipendentemente l’uno - 14 - dall’altro il proprio destino. In particolare, tale particolarmente preferita forma di realizzazione limita al minimo i costi di realizzazione e le problematiche relative alla conservazione della protesi chirurgica adesiva 100. Come mostrato nelle Figure 1c e 1d, nella prima forma di realizzazione del procedimento di fabbricazione della protesi chirurgica adesiva secondo l’invenzione (che produce la protesi chirurgica adesiva 100), il componente planare 110 di protesi chirurgica è interposto tra il componente planare 120 di fissaggio in buckypaper ed i due componenti 130 di ancoraggio in modo tale che i due componenti 130 di ancoraggio ricoprano almeno parzialmente il componente planare 120 di fissaggio in buckypaper. Opzionalmente, i due componenti 130 di ancoraggio ricoprono una porzione variabile dal 10% al 50%, più opzionalmente variabile dal 20% al 40%, ancora più opzionalmente pari a circa il 30%, della superficie del componente planare 120 di fissaggio in buckypaper; la copertura parziale della superficie del componente planare 120 di fissaggio in buckypaper fa sì che i pori del buckypaper, utili per l’adesione a tessuti biologici, non siano totalmente occlusi. Come mostrato nelle Figure 1e e 1f, nella prima forma di realizzazione del procedimento di fabbricazione della protesi chirurgica adesiva 100 viene effettuata una fase di accoppiamento dei due componenti 130 di ancoraggio al componente planare 120 di fissaggio in buckypaper, tramite il riscaldamento dei due componenti 130 di ancoraggio (e di conseguenza di tutti i componenti della protesi chirurgica adesiva 100) fino ad una temperatura di accoppiamento che: - nel caso in cui i due componenti 130 di ancoraggio siano realizzati in polimeri in forma altamente cristallina, è superiore alla temperatura di fusione di questi, - nel caso in cui i due componenti 130 di ancoraggio siano realizzati in polimeri in forma semicristallina, è superiore alla temperatura di transizione vetrosa di questi, opzionalmente superiore alla temperatura di rammollimento di questi, più opzionalmente superiore alla temperatura di fusione di questi, e - 15 - - nel caso in cui i due componenti 130 di ancoraggio siano realizzati in polimeri in forma amorfa, è superiore alla temperatura di transizione vetrosa di questi, opzionalmente superiore alla temperatura di rammollimento di questi. In particolare, la temperatura di accoppiamento è inferiore ad una temperatura di soglia pari alla temperatura minima tra una temperatura di transizione vetrosa e/o una temperatura di rammollimento e/o una temperatura di fusione del materiale in cui è realizzato il componente planare 110 di protesi chirurgica, i.e. del materiale in cui è realizzata la rete protesica 110. Ovviamente, la temperatura di accoppiamento è anche inferiore alla temperatura di degradazione del buckypaper. L’accoppiamento del materiale polimerico biocompatibile di ognuno dei due componenti 130 di ancoraggio al buckypaper in cui è realizzato il componente planare 120 di fissaggio avviene per mezzo di interazioni superficiali coulombiane e/o dispersive e/o polari e/o a legame idrogeno tra i due materiali. Tali interazioni sono particolarmente efficaci quando sia il buckypaper che il materiale polimerico biocompatibile dei due componenti 130 di ancoraggio hanno gruppi chimici carichi o polari, per cui le rispettive superfici hanno una elevata tensione superficiale. Opzionalmente, durante il riscaldamento nella fase di accoppiamento, ogni componente 130 di ancoraggio ed il componente planare 120 di fissaggio vengono compressi uno verso l’altro, in modo tale che il materiale polimerico fluidificato di ogni componente 130 di ancoraggio (e.g. polidiossanone) entra attraverso i pori del componente planare 110 di protesi chirurgica (i.e. del materiale in cui è realizzata la rete protesica 110) e si connette meccanicamente con la struttura nanometrica del buckypaper del componente planare 120 di fissaggio, per cui quest’ultimo si impregna con il materiale polimerico fluidificato. Tale infiltrazione consolida e rende più stabile l’accoppiamento dei due componenti 130 di ancoraggio al componente planare 120 di fissaggio. Grazie alla fase di accoppiamento dei due componenti 130 di ancoraggio - 16 - al componente planare 120 di fissaggio, il componente planare 110 di protesi chirurgica, i.e. la rete protesica 110, viene ancorato in modo stabile ed affidabile al componente planare 120 di fissaggio in buckypaper; in particolare, il componente planare 120 di fissaggio in buckypaper ha una superficie esposta configurata per fissarsi a tessuti biologici, sia animali che umani. Altre forme di realizzazione della protesi chirurgica adesiva secondo l’invenzione possono avere una pluralità di componenti planari 120 di fissaggio, anziché uno solo, che vengono ancorati al componente planare 110 di protesi chirurgica (i.e. la rete protesica 110) con le stesse modalità illustrate per la forma di realizzazione mostrata in Figura 1. Ad esempio, i componenti planari 120 di fissaggio possono essere più numerosi nel caso in cui la protesi chirurgica adesiva secondo l’invenzione viene utilizzata per macrosoma obeso e meno numerosi nel caso in cui la protesi chirurgica adesiva secondo l’invenzione viene utilizzata per paziente giovane e magro. In proposito, la forma dei componenti planari 120 di fissaggio può variare; a titolo esemplificativo ma non limitativo i componenti planari 120 di fissaggio possono essere sagomati come quadrati o rettangoli o cerchi. Anche le dimensioni dei componenti planari 120 di fissaggio possono variare a seconda della superficie protesica da impiantare (ovvero dell’area e della sagoma del componente planare 110 di protesi chirurgica, i.e. della rete protesica 110). Opzionalmente, la superficie totale dei componenti planari 120 di fissaggio in buckypaper ricoprono una frazione superficiale del componente planare 110 di protesi chirurgica variabile dal 10% al 50%, più opzionalmente variabile dal 20% al 40%, ancora più opzionalmente pari al 30%. Ulteriori forme di realizzazione della protesi chirurgica adesiva secondo l’invenzione possono avere uno o più componenti planari 120 di fissaggio in buckypaper, ognuno dei quali viene ancorato al componente planare 110 di protesi chirurgica (i.e. la rete protesica 110) mediante un numero di componenti 130 di ancoraggio diversi da due, e.g. un solo componente 130 di ancoraggio oppure tre o più componenti 130 di ancoraggio, con le stesse modalità illustrate per la forma di realizzazione mostrata in Figura 1. - 17 - La Figura 2 mostra schematicamente una seconda forma di realizzazione della protesi chirurgica adesiva secondo l’invenzione durante alcune fasi di un secondo procedimento di fabbricazione della stessa. Come mostrato in Figura 2a, la protesi chirurgica adesiva 200 di Figura 2 comprende ancora un componente planare 210 di protesi chirurgica ed un componente planare 120 di fissaggio in buckypaper. Il componente planare 210 di protesi chirurgica è una membrana microporosa di politetrafluoroetilene, e.g. del tipo delle reti Bard® Dulex™ disponibili dall’azienda USA Davol Inc. o delle reti Gore® DualMesh® disponibili dall’azienda USA W. L. Gore & Associates, Inc), impiegabile come protesi per la riparazione, e.g., di ernie addominali. Il componente planare 120 di fissaggio in buckypaper viene ancorato al componente planare 210 di protesi chirurgica, i.e. alla membrana 210, mediante due componenti 130 di ancoraggio che consentono di ancorare il componente planare 120 di fissaggio in buckypaper alla membrana 210. I due componenti 130 di ancoraggio sono realizzati in un materiale polimerico biocompatibile selezionato tra i materiali di cui possono essere costituiti gli analoghi componenti della protesi chirurgica adesiva 100 di Figura 1. La seconda forma di realizzazione del procedimento di fabbricazione della protesi chirurgica adesiva secondo l’invenzione (che produce la protesi chirurgica adesiva 200) è del tutto analoga alla prima forma di realizzazione del procedimento, illustrata con riferimento alla Figura 1, da cui differisce per il differente arrangiamento dei componenti della protesi chirurgica adesiva 200: come illustrato in Figura 2b, i due componenti 130 di ancoraggio sono interposti tra il componente planare 210 di protesi chirurgica (i.e. la membrana 210) ed il componente planare 120 di fissaggio in buckypaper. Tale arrangiamento può essere utilizzato anche per altri tipi di componente planare di protesi chirurgica, quali ad esempio una rete protesica od una membrana in materiale composito; analogamente, l’arrangiamento dei componenti della protesi chirurgica adesiva 100 di Figura 1 può anche essere utilizzato anche per altri tipi di componente planare di protesi chirurgica, differenti da una rete protesica, quali ad esempio una membrana mi- 18 - croporosa od in materiale composito. Anche in Figura 2, i due componenti 130 di ancoraggio ricoprono almeno parzialmente il componente planare 120 di fissaggio in buckypaper; opzionalmente, i due componenti 130 di ancoraggio ricoprono una porzione variabile dal 10% al 50%, più opzionalmente variabile dal 20% al 40%, ancora più opzionalmente pari a circa il 30%, della superficie del componente planare 120 di fissaggio in buckypaper. In particolare, la copertura parziale della superficie del componente planare 120 di fissaggio in buckypaper fa sì che i pori del buckypaper, utili per l’adesione a tessuti biologici, non siano totalmente occlusi. Anche nella seconda forma di realizzazione del procedimento di fabbricazione della protesi chirurgica adesiva secondo l’invenzione (che produce la protesi chirurgica adesiva 200) mostrata in Figura 2, viene effettuata una fase di accoppiamento dei due componenti 130 di ancoraggio al componente planare 120 di fissaggio in buckypaper tramite il riscaldamento dei componenti della protesi chirurgica adesiva 200 fino ad una temperatura di accoppiamento, con le stesse modalità illustrate per la prima forma di realizzazione del procedimento illustrata con riferimento alla Figura 1. Il materiale polimerico biocompatibile di ognuno dei due componenti 130 di ancoraggio si accoppia sia al buckypaper in cui è realizzato il componente planare 120 di fissaggio sia al materiale della componente planare 210 di protesi chirurgica (i.e. al politetrafluoroetilene della membrana 210) per mezzo di interazioni superficiali coulombiane e/o dispersive e/o polari e/o a legame idrogeno, che risultano particolarmente efficaci quando i materiali hanno gruppi chimici carichi o polari, per cui le rispettive superfici hanno una elevata tensione superficiale. Opzionalmente, durante il riscaldamento nella fase di accoppiamento, la componente planare 210 di protesi chirurgica ed il componente planare 120 di fissaggio vengono compressi uno verso l’altro; ciò fa sì che ogni componente 130 di ancoraggio sia compresso sia verso la componente planare 210 di protesi chirurgica che verso il componente planare 120 di fissaggio, per cui il materiale polimerico biocompatibile di ogni componente 130 di ancoraggio viene accoppiato - 19 - anche meccanicamente al buckypaper del componente planare 120 di fissaggio ed al materiale della componente planare 210 di protesi chirurgica (i.e. al politetrafluoroetilene della membrana 210) per mezzo dell’infiltrazione del materiale polimerico biocompatibile (che è in uno stato fluido o rammollito o comunque non solido) nei pori del buckypaper e del politetrafluoroetilene, per cui il buckypaper ed il politetrafluoroetilene si impregnano con il materiale polimerico biocompatibile. Tale infiltrazione consolida e rende più stabile l’accoppiamento dei due componenti 130 di ancoraggio sia alla componente planare 210 di protesi chirurgica che al componente planare 120 di fissaggio. Grazie alla fase di accoppiamento dei due componenti 130 di ancoraggio al componente planare 120 di fissaggio ed alla componente planare 210 di protesi chirurgica, il componente planare 210 di protesi chirurgica, i.e. la membrana 210, viene ancorato in modo stabile ed affidabile al componente planare 120 di fissaggio in buckypaper. Altre forme di realizzazione della protesi chirurgica adesiva secondo l’invenzione possono avere una pluralità di componenti planari 120 di fissaggio, anziché uno solo, che vengono ancorati al componente planare 210 di protesi chirurgica (i.e. la membrana 210) con le stesse modalità illustrate per la forma di realizzazione mostrata in Figura 2. Ulteriori forme di realizzazione della protesi chirurgica adesiva secondo l’invenzione possono avere uno o più componenti planari 120 di fissaggio in buckypaper, ognuno dei quali viene ancorato al componente planare 210 di protesi chirurgica (i.e. la membrana 210) mediante un numero di componenti 130 di ancoraggio diversi da due, e.g. un solo componente 130 di ancoraggio oppure tre o più componenti 130 di ancoraggio, con le stesse modalità illustrate per la forma di realizzazione mostrata in Figura 2. I componenti 130 di ancoraggio mostrati nelle Figure 1 e 2 operano da mezzi di ancoraggio del componente planare 120 di fissaggio al componente planare 110 o 210 di protesi chirurgica (e viceversa). Mezzi alternativi di ancoraggio comprendono un materiale incollante che - 20 - viene applicato tra il componente planare di protesi chirurgica, quale una rete protesica 110 od una membrana 210, ed il componente planare 120 di fissaggio in buckypaper. Opzionalmente, il componente planare di protesi chirurgica può essere immerso nel materiale incollante in contatto con il componente planare 120 di fissaggio in buckypaper. Opzionalmente, il materiale incollante può essere costituito da una soluzione di polimero, in modo da svolgere la sua azione adesiva per evaporazione del solvente, in cui la soluzione di polimero è composta da un solvente organico e dal medesimo materiale polimerico biocompatibile selezionato tra i materiali di cui possono essere costituiti i componenti 130 di ancoraggio illustrati per le protesi chirurgiche adesive 100 e 200 di Figure 1 e 2. In tal caso, il procedimento di fabbricazione della protesi chirurgica adesiva secondo l’invenzione ha una fase di accoppiamento in cui avviene l’evaporazione del solvente, opzionalmente a temperatura ambiente o maggiore, più opzionalmente a pressione ambiente o sottovuoto od in presenza di un flusso di gas. Opzionalmente, il materiale incollante può essere costituito da composti monomerici che polimerizzano in situ o per azione di termo- o foto-iniziatori o composti chimici aggiunti o presenti nell'atmosfera (e.g. cianoacrilati). Alternativamente od in combinazione, il materiale incollante può essere costituito da un prepolimero che reticola per azione di composti chimici aggiunti o per azione della temperatura (e.g. colle epossidiche). La Figura 3 mostra schematicamente due ulteriori forme di realizzazione della protesi chirurgica adesiva secondo l’invenzione, in cui la protesi chirurgica adesiva 300 comprende ancora un componente planare 310 di protesi chirurgica ed un componente planare 120 di fissaggio in buckypaper. Il componente planare 310 di protesi chirurgica è una rete od una membrana in materiale composito parzialmente o totalmente riassorbibile, e.g. del tipo delle reti Physiomesh® disponibili dall’azienda USA Ethicon), impiegabile come protesi per la riparazione, e.g., di ernie addominali ed inguinali. Il componente planare 120 di fissaggio in - 21 - buckypaper viene ancorato al componente planare 310 di protesi chirurgica mediante un componente di ancoraggio meccanico comprendente una base 330 configurata per accoppiarsi ad una chiusura 335 tramite mezzi meccanici di accoppiamento che, nella forma di realizzazione di Figura 3, comprendono due perni 332 di cui è provvista la base 330 che sono configurati per inserirsi in due corrispondenti fori passanti della chiusura 335; in particolare, i perni 332 restano fissati nei corrispondenti fori passanti ad esempio tramite un accoppiamento ad incastro oppure tramite fusione (e.g. effettuata con un saldatore) della porzione terminale dei perni 332 che si protende dalla chiusura 335. La base 330 ha la superficie opposta a quella provvista dei perni 332 che è planare. La base 330 e la chiusura 335 sono realizzate in materiale biocompatibile flessibile, opzionalmente un materiale polimerico biocompatibile, più opzionalmente bioinerte, ancora più opzionalmente almeno parzialmente bioassorbibile, ad esempio selezionato tra i materiali di cui possono essere costituiti i componenti 130 di ancoraggio illustrati per le protesi chirurgiche adesive 100 e 200 di Figure 1 e 2. Nella forma di realizzazione di Figura 3, la base 330 e la chiusura 335 che formano il componente di ancoraggio meccanico operano da mezzi di ancoraggio del componente planare 120 di fissaggio al componente planare 310 di protesi chirurgica (e viceversa). In particolare, la Figura 3a mostra schematicamente una terza forma di realizzazione della protesi chirurgica adesiva secondo l’invenzione in cui il componente planare 120 di fissaggio in buckypaper è posto a contatto con il componente planare 310 di protesi chirurgica ed entrambi sono inseriti e bloccati tra la base 330 e la chiusura 335. La Figura 3b mostra schematicamente una quarta forma di realizzazione della protesi chirurgica adesiva secondo l’invenzione in cui il componente planare 120 di fissaggio in buckypaper è incollato (e.g. tramite colla cianoacrilica) o saldato (e.g. tramite polidiossanone fuso) sulla superficie esterna della base 330 mentre il componente planare 310 di protesi chirurgica è inserito e bloccato tra la base 330 e la chiusura 335. Le forme di realizzazione della protesi chirurgica adesiva secondo - 22 - l’invenzione mostrate in Figura 3 consentono di evitare il distacco del componente planare 120 di fissaggio in buckypaper dal componente planare 310 di protesi chirurgica anche quando il buckypaper è almeno parzialmente degradato, come potrebbe avvenire in alcuni tipi di applicazione chirurgica. In particolare, l’arrangiamento mostrato in Figura 3 può essere utilizzato per qualsiasi tipo di componente planare di protesi chirurgica, quale ad esempio una rete protesica, una membrana microporosa od una membrana in materiale composito. Altre forme di realizzazione della protesi chirurgica adesiva secondo l’invenzione comprendono un differente numero di perni 332 della base 330 configurati per inserirsi in corrispondenti fori passanti della chiusura 335, ad esempio un solo perno 332 oppure tre o più perni 332. Ulteriori forme di realizzazione della protesi chirurgica adesiva secondo l’invenzione possono avere uno o più componenti planari 120 di fissaggio in buckypaper, ognuno dei quali viene ancorato al componente planare 310 di protesi chirurgica mediante un rispettivo componente di ancoraggio meccanico (comprendente una base 330 ed una chiusura 335), con le stesse modalità illustrate per la forma di realizzazione mostrata in Figura 3. Altre forme di realizzazione del procedimento di fabbricazione della protesi chirurgica adesiva secondo l’invenzione possono comprendere fasi preliminari di trattamento dei componenti planari 120 di fissaggio in buckypaper per eliminare eventuali impurezze provenienti dalla sintesi dei nanotubi di carbonio e/o dalla preparazione del buckypaper. A titolo esemplificativo, i componenti planari 120 di fissaggio in buckypaper possono essere trattati tramite immersione in acido nitrico 6N per 24 ore; dopo il trattamento, i componenti planari 120 di fissaggio in buckypaper possono essere lavati con abbondante acqua distillata ed essiccati a temperatura da 50°C a 100°C, in aria o sotto vuoto. Ulteriori forme di realizzazione del procedimento di fabbricazione della protesi chirurgica adesiva secondo l’invenzione possono comprendere una fase di realizzazione su ogni componente planare 120 di fissaggio in buckypaper di uno o più fori passanti allo scopo di aumentare l'integrazione del buckypaper con - 23 - il tessuto cicatriziale che si forma nel sito dell'impianto della protesi chirurgica adesiva. Tali fori passanti possono essere arrangiati in modo regolare su ogni componente planare 120 di fissaggio in buckypaper, opzionalmente secondo un reticolo quadrato o triangolare. Opzionalmente, tali fori passanti possono avere diametro variabile da 1 mm a 3 mm, e possono essere distanziati per una distanza variabile da 0,5 mm a 5 mm, più opzionalmente pari a circa 3 mm. Opzionalmente, quando la protesi chirurgica adesiva viene utilizzata in chirurgia laparoscopica, la superficie esposta dei componenti planari 120 di fissaggio in buckypaper (usualmente la faccia ruvida) è provvista di una pellicola “isolante” (ad esempio in polietilene) per evitare che i componenti planari 120 di fissaggio aderiscano ai tessuti non nella sede prevista, per cui è consentita la correzione di eventuali errori di posizionamento senza necessità di distaccare e riposizionare la protesi con indesiderato prolungamento dei tempi chirurgici. Le Figure 4 e 5 mostrano esempi di protesi chirurgiche adesive secondo l’invenzione per applicazioni laparotomiche e laparoscopiche, rispettivamente, in cui il componente planare di protesi chirurgica è dunque una rete impiegabile come protesi laparotomica o protesi laparoscopica. Si deve tuttavia tenere presente che il componente planare di protesi chirurgica può anche essere differente, ad esempio può essere una membrana microporosa od una membrana in materiale composito parzialmente o totalmente riassorbibile, e l’arrangiamento dei componenti della protesi chirurgica adesiva possono essere analoghi a quelli mostrati per le protesi chirurgiche adesive delle Figure 4 e 5. La Figura 4 mostra una protesi chirurgica adesiva secondo l’invenzione per applicazioni laparotomiche, in cui il componente planare 110 di protesi chirurgica è una rete quadrata in polipropilene (e.g. prolene) impiegabile come protesi laparotomica sulla quale vengono ancorati nove componenti planari 120 di fissaggio in buckypaper, che hanno vantaggiosamente forma di strisce rettangolari ed ognuno dei quali viene ancorato sul componente planare 110 di protesi chirurgica tramite due componenti 130 di ancoraggio (vantaggiosamente disposti alle estremità del rispettivo componente planare 120 di fissaggio); i componenti - 24 - planari 120 di fissaggio in buckypaper vengono arrangiati in modo che siano equidistanti tra loro ad una distanza reciproca tale da evitare la formazione di laparoceli. Il componente planare 110 di protesi chirurgica ha lato 5,5 cm ed ogni componente planare 120 di fissaggio in buckypaper è un quadrato di lato variabile da 0,5 cm a 2 cm, più opzionalmente pari a 1 cm (per cui la superficie dei nove componenti planari 120 di fissaggio in buckypaper occupa una frazione superficiale di circa il 30% del componente planare 110 di protesi chirurgica), ed il lato di ogni componente planare 120 di fissaggio in buckypaper è distanziato da quelli adiacenti di una distanza variabile da 0,5 cm a 2 cm, più opzionalmente pari a 1,25 cm. La Figura 5 mostra una protesi chirurgica adesiva secondo l’invenzione per applicazioni laparoscopiche, in cui la protesi chirurgica adesiva è configurata per essere arrotolate intorno ad un asse oppure piegate lungo un asse per permettere la loro introduzione in un dispositivo chirurgico di inserimento, quale ad esempio un trocar (e.g. nella chirurgia laparoscopica dei laparoceli). A tale scopo, i componenti planari (120 e 120’) di fissaggio in buckypaper hanno pure vantaggiosamente la forma di strisce rettangolari le cui dimensioni ed il cui arrangiamento (inclusa l’orientazione) dipende dallo specifico dispositivo chirurgico di inserimento. La protesi chirurgica adesiva di Figura 5 comprende un componente planare 110 di protesi chirurgica (ad esempio impiegabile per addominoplastica per laparocele addominale), avente un asse longitudinale alle due estremità del quale il componente planare 110 di protesi chirurgica ha estremità semicircolari, sette componenti planari 120 di fissaggio in buckypaper centrali e due componenti planari 120’ di fissaggio in buckypaper periferici, aventi lunghezza maggiore dei sette componenti planari 120 di fissaggio in buckypaper centrali. I componenti planari 120 e 120’ di fissaggio in buckypaper sono orientati con il lato maggiore parallelo all’asse longitudinale del componente planare 110 di protesi chirurgica; ognuno dei sette componenti planari 120 di fissaggio in buckypaper centrali viene ancorato sul componente planare 110 di protesi chirurgica tramite due componenti 130 di ancoraggio (vantaggiosamente disposti alle estremità del rispetti- 25 - vo componente planare 120 di fissaggio), ed ognuno dei due componenti planari 120’ di fissaggio in buckypaper periferici viene ancorato sul componente planare 110 di protesi chirurgica tramite quattro componenti 130 di ancoraggio (vantaggiosamente equidistanziati tra loro e due dei quali sono disposti alle estremità del rispettivo componente planare 120’ di fissaggio). Le superfici esposte dei componenti planari 120 e 120’ di fissaggio in buckypaper (usualmente le facce ruvide) sono vantaggiosamente protette da una pellicola rimovibile per consentire l’arrotolamento o la piegatura della protesi chirurgica adesiva, in modo da poter essere inserite nel dispositivo chirurgico di inserimento, e.g. un trocar. Opzionalmente, il componente planare 110 di protesi chirurgica ha superficie pari a 104,1 cm2, i sette componenti planari 120 di fissaggio in buckypaper centrali hanno dimensioni 0,5 cm x 2 cm, i due componenti planari 120’ di fissaggio in buckypaper periferici hanno dimensioni 0,5 cm x 6 cm (per cui la superficie totale dei componenti planari 120 e 120’ di fissaggio in buckypaper occupa una frazione superficiale di circa il 13% del componente planare 110 di protesi chirurgica), ed i componenti planari 120 e 120’ di fissaggio in buckypaper sono distanziati tra loro per una distanza variabile da 0,5 cm a 2 cm. In proposito, la protesi chirurgica adesiva mostrata in Figura 5 potrebbe non comprendere il componente planare 120 di fissaggio in buckypaper posizionato sull’asse longitudinale della stessa protesi chirurgica adesiva, che potrebbe essere vantaggiosamente sostituito da due ulteriori componenti planari di fissaggio in buckypaper, sempre in forma di strisce rettangolari, disposti simmetricamente rispetto all’asse longitudinale del componente planare 110 di protesi chirurgica (ognuno opzionalmente in posizione intermedia tra i due componenti planari 120 di fissaggio in buckypaper posizionati nei pressi del bordo semicircolare del componente planare 110 di protesi chirurgica, i.e. tra quello centrale ed uno dei due adiacenti) ed ancora orientati con il lato maggiore parallelo a tale asse longitudinale; in particolare, la lunghezza di tali ulteriori componenti planari di fissaggio in buckypaper può essere opzionalmente maggiore di quella dei componenti planari 120 di fissaggio, più opzionalmente inferiore di quella dei com- 26 - ponenti planari 120’ di fissaggio. Gli inventori hanno effettuato alcune sperimentazioni con protesi chirurgiche adesive secondo l’invenzione simili a quella indicata con il numero di riferimento 100 mostrata in Figura 1, in cui i componenti planari 110 di protesi chirurgica erano reti di polipropilene impiegati come protesi laparotomiche e come protesi laparoscopiche. I componenti 130 di ancoraggio sono realizzati in polidiossanone (che è un materiale morbido riassorbibile in 90 giorni che fonde a caldo ad una temperatura di fusione inferiore a quella di fusione del polipropilene). I materiali dei componenti planari 120 di fissaggio e dei componenti 130 di ancoraggio, i.e. buckypaper e polidiossanone, che servono per fissare la protesi chirurgica adesiva ai tessuti fanno il loro lavoro per il tempo necessario all’incorporazione da parte dei macrofagi, nel posizionamento laparotomico e alla riperitoneizzazione nel posizionamento laparoscopico. Il buckypaper di cui sono realizzati i componenti di fissaggio della protesi chirurgica adesiva secondo l’invenzione può essere, in alcuni casi, almeno parzialmente bioassorbibile, mentre il polidiossanone si riassorbe nel tempo, per cui resta una modica quantità di polipropilene rivestito dalla cicatrice (laparotomico) o dalle cellule monostratificate del peritoneo parietale, riducendo la quantità di materiale sintetico nell’organismo, che a distanza di tempo potrebbe altrimenti essere oggetto di rigetto da parte dell’organismo. Le sperimentazioni effettuate dagli inventori hanno mostrato che la protesi chirurgica adesiva secondo l’invenzione non provoca alcuna modificazione nei sistemi metabolici e d’organo. Il componente planare di protesi chirurgica della protesi chirurgica adesiva secondo l’invenzione può essere un qualunque tipo di materiale protesico, compresa una protesi porcina in derma, fibrina e connettivo decellulato, che può dunque essere fissata in modo stabile ed affidabile ai tessuti grazie ai componenti planari di fissaggio in buckypaper ancorati al componente planare di protesi chirurgica. In quel che precede sono state descritte le preferite forme di realizzazione e sono state suggerite delle varianti della presente invenzione, ma è da inten- 27 - dersi che gli esperti del ramo potranno apportare modificazioni e cambiamenti senza con ciò uscire dal relativo ambito di protezione, come definito dalle rivendicazioni allegate.
2015
PROTESI CHIRURGICA ADESIVA E RELATIVO PROCEDIMENTO DI FABBRICAZIONE Protesi chirurgica adesiva (100; 200; 300), e relativo procedimento di fabbricazione, comprendente un componente planare (110; 210; 310) di protesi chirurgica ed almeno un componente planare (120) di fissaggio in buckypaper avente una superficie esposta configurata per fissarsi a tessuti biologici, la protesi chirurgica adesiva (100; 200; 300) essendo caratterizzata dal fatto che detto almeno un componente planare (120) di fissaggio in buckypaper è ancorato al componente planare (110; 210; 310) di protesi chirurgica mediante uno o più componenti (130; 330, 335) di ancoraggio.
PROTESI AUTOADESIVA, buckypaper, chirurgia protesica
05 Brevetto::05a Brevetto
PROTESI CHIRURGICA ADESIVA E RELATIVO PROCEDIMENTO DI FABBRICAZIONE RM2015A000179 Domanda di Brevetto Verbale di Deposito ROMA, 27/04/2015 brevetto per INVENZIONE INDUSTRIALE ASSUT EUROPE S.P.A. Codice fiscale: 01262470667 Indirizzo: (RM) VIA G. GREGORACI, 12 cap 00173 Natura Giuridica: Persona Giuridica, D. INVENTORE : CHIARETTI MASSIMO, MARTINELLI ANDREA, CARRU GIOVANNA, ANGELA, Classe A61L - Mandatario Numero iscrizione albo: 963 Indirizzo: ROMA (RM) VIA ANTONIO SALANDRA 18 cap 00187 / Chiaretti, M; Martinelli, A; Carru, Ga. - (2015).
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