Comer (con) los difuntos: las ofrendas comestibles de Todos los Santos y las lógicas de la comensalía entre vivos y muertos en la Sierra de Puebla

On the base of ethnographic data collected among the Nahua of the Northern Sierra of Puebla, I try to understand the logic that inspires the composition, form and quantity of the offerings and the content of the ritual words addressed to the deceased in Todos los Santos: the mortuary symbolism of the kinds of food arranged on the altars reveals its latent anthropophagical meaning and demonstrates that the entire celebration is essentially structured according to the principle of reciprocity, and aims to satisfying the appetites of the deceased, in order to prevent them from diverting their hunger towards the living. The temporal sequence according to which the various ritual agents eat the food offerings brings to light the various ways in which the living and the dead eat each other’s representations.

Basandosi sui materiali etnographici raccolti tra i Nahua della Sierra Norte of Puebla, l'articolo cerca di cogliere la logia che ispira la composizione, la forma, la quantità delle offerte e i contenuti delle parole rituali rivolte ai defunti in occasione della festa di Todos los Santos: il simbolismo mortuario degli alimenti disposti sugli altari domestici rivela il loro latente significato antropofagico e dimostra che l'intera celebrazione è sostanzialmente strutturata sul principio di reciprocità e mira a soddisfare gli appetiti dei trapassati, al fine di distoglierli dal rivolgere la propria fame nei confronti dei viventi.La sequenza temporale in base alla quale i diversi attori rituali consumano le offerte commestibili mette in luce i diversi modi in cui i vivi e i morti divorano gli uni le raffigurazioni degli altri.each other’s representations.