Le epidemie e/o pandemie che si sono verificate negli ultimi anni, come quelle causate da HIV/AIDS, SARS, Influenza Suina, MERS, Ebola, CoViD-19, hanno una caratteristica comune: sono tutte delle zoonosi. Nascono dagli animali per poi essere trasmesse all’uomo. La loro diffusione ha causato molte vittime, mettendo in crisi i sistemi sanitari, politici ed economici di tutto il mondo. Alla base dell’aumento di queste infezioni c’è l’azione antropica. L’uomo, distruggendo la biodiversità, tramite il dissesto degli habitat naturali, deforestazione incontrollata e cambio di uso del suolo ha abbattuto quelle barriere naturali che per secoli hanno creato un argine al contagio, ponendo le basi per la diffusione di tali epidemie. Queste, in seguito, possono assumere una portata pandemica a causa di un sistema globalizzato, i cui effetti distorti sono metropoli sovraffollate. Proprio a causa dell’”invasione umana” all’interno degli ecosistemi naturali, la frequenza di pandemie come il CoViD-19 molto probabilmente nei prossimi decenni aumenterà. Più l’uomo andrà a infastidire la biodiversità, avvicinandosi ai luoghi selvatici, più sarà probabile che virus che da anni circolano indisturbati negli habitat naturali passino all’uomo. A tale proposito è importante comprendere come sono nate alcune delle epidemie e/o pandemie degli ultimi anni e studiare lo stretto legame di causa-effetto tra l’insorgere di nuove malattie infettive e la “riduzione della biodiversità”.
L'ambiente e il ruolo della biodiversità. Epidemie e deforestazione / Ruggeri, Marco; Ruggieri, Roberto; Vinci, Giuliana. - (2020), pp. 433-445.
L'ambiente e il ruolo della biodiversità. Epidemie e deforestazione
Marco Ruggeri;Roberto Ruggieri;Giuliana Vinci
2020
Abstract
Le epidemie e/o pandemie che si sono verificate negli ultimi anni, come quelle causate da HIV/AIDS, SARS, Influenza Suina, MERS, Ebola, CoViD-19, hanno una caratteristica comune: sono tutte delle zoonosi. Nascono dagli animali per poi essere trasmesse all’uomo. La loro diffusione ha causato molte vittime, mettendo in crisi i sistemi sanitari, politici ed economici di tutto il mondo. Alla base dell’aumento di queste infezioni c’è l’azione antropica. L’uomo, distruggendo la biodiversità, tramite il dissesto degli habitat naturali, deforestazione incontrollata e cambio di uso del suolo ha abbattuto quelle barriere naturali che per secoli hanno creato un argine al contagio, ponendo le basi per la diffusione di tali epidemie. Queste, in seguito, possono assumere una portata pandemica a causa di un sistema globalizzato, i cui effetti distorti sono metropoli sovraffollate. Proprio a causa dell’”invasione umana” all’interno degli ecosistemi naturali, la frequenza di pandemie come il CoViD-19 molto probabilmente nei prossimi decenni aumenterà. Più l’uomo andrà a infastidire la biodiversità, avvicinandosi ai luoghi selvatici, più sarà probabile che virus che da anni circolano indisturbati negli habitat naturali passino all’uomo. A tale proposito è importante comprendere come sono nate alcune delle epidemie e/o pandemie degli ultimi anni e studiare lo stretto legame di causa-effetto tra l’insorgere di nuove malattie infettive e la “riduzione della biodiversità”.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.