Il De Architettura di Vitruvio nel secolo XV: la ricezione, il testo, l’immagine

The idea of the paper was born soon after the publication, almost simultaneous, of works that supplied us with an extensive illustrative apparatus to be used in the study of the Renaissance : Vitruvius' De Architectura and two works so far unpublished and almost unknown. The latter is a manuscript of the late '400 which was stored in Ferrara and probably originated in the fervid cultural environment of this city. It contains illustrative drawings in the spaces left empty by the scribe, and an incunabula of the first printed edition of Vitruvius' work. Its margins and many pages intentionally left blank were covered with exceptional notes and hand drawings of Giovanni Battista da Sangallo. The quality of the drawings, the period of their execution, places of origin (Ferrara and Rome of the Renaissance), the text they illustrate with its implications and ideas on the architecture of the Renaissance, are of especial interest and can be addressed from several points of view. In both, however, the central element is the design with its techniques, with the with the author's extraordinary vividness in rendering (especially as regards Sangallo's drawings) the forms of ancient architecture, with his visible intention of relating to the Vitruvius as well as the explanatory power of the text that functioned as rule and law for the architect of the Renaissance, for Renaissance architecture and the way it ought to be designed. The last part of the paper is devoted to the analysis of the text and its power in combining the writing with images in printed form where the images integrate, explain and ensure understanding by showing, that is saving time and space in comparison to the literary means of experssion. It is not just a qualitative leap, mechanical in its nature: its power profoundly effects the mind as well as the approach – also pedagogical – on some disciplines of human endeavour : architecture based as it is on the line and the drawing and other forms of art.

Il lavoro è stato occasionato dalla pubblicazione, quasi in contemporanea, di due opere che ci tramandano entrambe un ampio apparato illustrativo, di ambito umanistico-rinascimentale, del De Architectura di Vitruvio ed entrambe rimaste finora inedite e pressoché sconosciute. Si tratta di un manoscritto della fine del ‘400, conservato a Ferrara e probabilmente anche originato nel fervido ambiente culturale ferrarese, con disegni illustrativi negli spazi appositamente lasciati vuoti dal copista, e di un superstite incunabolo della prima edizione a stampa dell’opera di Vitruvio, i cui margini e soprattutto le numerose pagine lasciate volutamente in bianco sono state ricoperte con annotazioni e con straordinari disegni a mano eseguiti da Giovanni Battista da Sangallo. I due manufatti, per la qualità dei disegni, il periodo della loro esecuzione, i luoghi di provenienza (la Ferrara e la Roma rinascimentali), il testo che ambiscono di illustrare, con le sue implicazioni e suggestioni sull’architettura del Rinascimento, offrono diversi motivi di interesse e possono essere affrontati da più punti di vista. In entrambi comunque l’elemento centrale è il disegno con le sue tecniche esecutive, con la sua abilità di restituire con straordinaria vivezza (soprattutto nel Sangallo) le forme dell’antica architettura, con la sua intenzione di rapportarsi al testo vitruviano e la sua capacità esplicativa del testo medesimo; un testo che per l’architetto del Rinascimento è anche norma e regola, dell’architettura come del disegno di architettura. L’ultima parte è dedicata all’analisi e alla forza del binomio testo e immagine nella stampa, in cui l’immagine non solo integra, ma spiega, fa capire facendo vedere, meglio e con risparmio di tempo e di spazio rispetto alla parola. Non si tratta solo di un salto di qualità tecnologico di natura meccanica: esso è tale da incidere profondamente sulla mentalità, in generale, e sull’approccio, anche di tipo pedagogico, a certe discipline: per l’architettura, basata sulla linea e sul disegno, ancora più che per altre discipline artistiche.