La società contemporanea sta affrontando un continuo mutamento di abitudini, processi e strumenti nell’ambito della comunicazione e dell’informazione, conseguentemente all’avanzata delle tecnologie e l’immensa quantità di stimoli di interazione. Gli utenti stessi, attraverso le proprie attività, producono incredibili quantità di Small e Big Data, la cui stratificazione – senza un metodo di selezione, organizzazione ed interpretazione – è solo una “raccolta disordinata di informazioni” (Marzocca, 2014, p.32). Nelle pratiche del Design della Comunicazione – ormai influenzate dalla datafication – il dato costituisce l’unità minima imprescindibile nell’elaborazione di un qualsivoglia contenuto comunicativo strutturato, alla base di un sistema di comunicazione contemporaneo. In questo ambito di ricerca il Design necessita, quindi, di indagare metodi e strumenti progettuali tali da rendere questi dati utili, comunicabili, intelligibili. Il paper intende condurre una riflessione sul fenomeno del Data Design, ovvero quel ramo della Comunicazione Visiva che si occupa di elaborare dei modelli di rappresentazione e visualizzazione dei dati, nonché il loro utilizzo nei processi progettuali. In particolare, ciò su cui si pone maggiore attenzione in questa lettura, è il valore euristico degli strumenti afferenti al Data Design e l’elaborazione di inedite forme linguistiche di traduzione comunicativa (Baule, Caratti, 2016) come mediazione necessaria per la comunicazione progettata attraverso i dati.
DATA DESIGN: LA COMUNICAZIONE PROGETTATA ATTRAVERSO I DATI / Caccamo, Alessio; Mariani, Miriam. - In: COMUNICAZIONEPUNTODOC. - ISSN 2282-0140. - (2019), pp. 138-148.
DATA DESIGN: LA COMUNICAZIONE PROGETTATA ATTRAVERSO I DATI
Alessio Caccamo
Co-primo
;Miriam MarianiCo-primo
2019
Abstract
La società contemporanea sta affrontando un continuo mutamento di abitudini, processi e strumenti nell’ambito della comunicazione e dell’informazione, conseguentemente all’avanzata delle tecnologie e l’immensa quantità di stimoli di interazione. Gli utenti stessi, attraverso le proprie attività, producono incredibili quantità di Small e Big Data, la cui stratificazione – senza un metodo di selezione, organizzazione ed interpretazione – è solo una “raccolta disordinata di informazioni” (Marzocca, 2014, p.32). Nelle pratiche del Design della Comunicazione – ormai influenzate dalla datafication – il dato costituisce l’unità minima imprescindibile nell’elaborazione di un qualsivoglia contenuto comunicativo strutturato, alla base di un sistema di comunicazione contemporaneo. In questo ambito di ricerca il Design necessita, quindi, di indagare metodi e strumenti progettuali tali da rendere questi dati utili, comunicabili, intelligibili. Il paper intende condurre una riflessione sul fenomeno del Data Design, ovvero quel ramo della Comunicazione Visiva che si occupa di elaborare dei modelli di rappresentazione e visualizzazione dei dati, nonché il loro utilizzo nei processi progettuali. In particolare, ciò su cui si pone maggiore attenzione in questa lettura, è il valore euristico degli strumenti afferenti al Data Design e l’elaborazione di inedite forme linguistiche di traduzione comunicativa (Baule, Caratti, 2016) come mediazione necessaria per la comunicazione progettata attraverso i dati.File | Dimensione | Formato | |
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