La relazione tra obesità e alessitimia è stata a lungo discussa in letteratura, ma vi è una grande eterogeneità di risultati che non permette di arrivare ad una conclusione univoca. Tutti gli studi sono stati svolti utilizzando la 20 item Toronto Alexithymia Scale (TAS-20), o la sua versione precedente Toronto Alexithymia Scale (TAS) per la valutazione delle caratteristiche alessitimiche, nonostante le numerose critiche allo strumento sollevate negli ultimi anni. Questo lavoro parte dal presupposto che un’adeguata valutazione dell’alessitimia debba essere multi-metodo. Il primo obiettivo di questa ricerca è stato indagare la relazione esistente tra obesità e alessitimia, valutata tramite due strumenti, TAS-20 e l’intervista Toronto Structured Interview for Alexithymia (TSIA), per verificare se la relazione cambia al variare dello strumento. Un secondo obiettivo è stato valutare se l’alessitimia, misurata con entrambi gli strumenti, abbia un ruolo nel calo ponderale dei soggetti in seguito all’intervento di chirurgia bariatrica. I risultati delle analisi hanno mostrato mostrano che il peso dei soggetti (n= 68) correla significativamente con la TSIA totale, mentre con la TAS-20 non c’è una correlazione significativa con il peso. Rispetto al secondo obiettivo, cioè verificare se l’alessitimia avesse un ruolo nella perdita di peso post-intervento bariatrico, è stato suddiviso il campione in 2 sottogruppi: il sottogruppo con percentuale di peso in eccesso perso (%EWL) minore del 60% e un sottogruppo con %EWL maggiore del 60%. Dall’analisi della varianza ANOVA è emersa una differenza significativa tra i due sottogruppi al punteggio della TSIA, mentre invece con la TAS-20 l’analisi della varianza ANOVA non mostra differenze significative tra i due sottogruppi. Questi dati ci confermano non solo che l’alessitimia può influenzare la riuscita dell’intervento di chirurgia bariatrica in termini di perdita di peso, ma anche che questa relazione emerge soltanto con l’utilizzo della TSIA, che sembrerebbe dunque essere uno strumento più sensibile in questa popolazione clinica.
Obesità ed Emozioni: valutazione multimetodo dell’alessitimia in pazienti sottoposti a chirurgia bariatrica / DI MONTE, Cinzia. - (2020 Jan 23).
Obesità ed Emozioni: valutazione multimetodo dell’alessitimia in pazienti sottoposti a chirurgia bariatrica
DI MONTE, CINZIA
23/01/2020
Abstract
La relazione tra obesità e alessitimia è stata a lungo discussa in letteratura, ma vi è una grande eterogeneità di risultati che non permette di arrivare ad una conclusione univoca. Tutti gli studi sono stati svolti utilizzando la 20 item Toronto Alexithymia Scale (TAS-20), o la sua versione precedente Toronto Alexithymia Scale (TAS) per la valutazione delle caratteristiche alessitimiche, nonostante le numerose critiche allo strumento sollevate negli ultimi anni. Questo lavoro parte dal presupposto che un’adeguata valutazione dell’alessitimia debba essere multi-metodo. Il primo obiettivo di questa ricerca è stato indagare la relazione esistente tra obesità e alessitimia, valutata tramite due strumenti, TAS-20 e l’intervista Toronto Structured Interview for Alexithymia (TSIA), per verificare se la relazione cambia al variare dello strumento. Un secondo obiettivo è stato valutare se l’alessitimia, misurata con entrambi gli strumenti, abbia un ruolo nel calo ponderale dei soggetti in seguito all’intervento di chirurgia bariatrica. I risultati delle analisi hanno mostrato mostrano che il peso dei soggetti (n= 68) correla significativamente con la TSIA totale, mentre con la TAS-20 non c’è una correlazione significativa con il peso. Rispetto al secondo obiettivo, cioè verificare se l’alessitimia avesse un ruolo nella perdita di peso post-intervento bariatrico, è stato suddiviso il campione in 2 sottogruppi: il sottogruppo con percentuale di peso in eccesso perso (%EWL) minore del 60% e un sottogruppo con %EWL maggiore del 60%. Dall’analisi della varianza ANOVA è emersa una differenza significativa tra i due sottogruppi al punteggio della TSIA, mentre invece con la TAS-20 l’analisi della varianza ANOVA non mostra differenze significative tra i due sottogruppi. Questi dati ci confermano non solo che l’alessitimia può influenzare la riuscita dell’intervento di chirurgia bariatrica in termini di perdita di peso, ma anche che questa relazione emerge soltanto con l’utilizzo della TSIA, che sembrerebbe dunque essere uno strumento più sensibile in questa popolazione clinica.File | Dimensione | Formato | |
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