Il saggio ha per oggetto l’analisi del materialismo di Leopardi nel contesto del dibattito medico-zoologico settecentesco sul rapporto tra l’ambito del physique» e quello del moral. Al pari di Cabanis, indicato nello Zibaldone tra gli autori delle «grandi e vere e sode scoperte sulla natura e la teoria dell'uomo», Leopardi considera l’essere umano come complesso integralmente materiale, distinguentesi dagli animali solo per il grado di plasticità e adattabilità della propria struttura corporea, nella quale la sensibilità gioca un ruolo vitale e cognitivo preminente. Leopardi coniuga in maniera originale al modello antropologico di derivazione monistica, che sembra trarre ispirazione anche dall’Homme machine di La Mettrie, la ripresa di alcuni temi della morale aristotelica, incentrati sull’ideale della «magnaminità», dall’alto valore civile. This paper analyzes Leopardi’s materialism in the context of the 17th century medical and zoological debate on the relationship between “Physique” and “Moral”. Like Cabanis, who is mentioned in the Zibaldone among the authors of the «grandi e vere e sode scoperte sulla natura e la teoria dell'uomo», Leopardi sees Man as an entirely material being, differing from animals only for the degree of plasticity and adaptability of its body structure, in which sensibility plays a central vital and cognitive role. Leopardi brilliantly combines the antropological model of monistic derivation – which seems to be inspired also by La Mettrie’s Homme machine - and the retrieval of some themes belonging to Aristotelian Ethics, which hinge on the ideal of “Magnaminity”, of high civil value.

"Il corpo è l'uomo". Corporeità, medicina, magnaminità nell'antropologia di Leopardi / Allocca, Nunzio. - In: IL CANNOCCHIALE. - ISSN 0008-5618. - STAMPA. - 1-2:(2009), pp. 57-100.

"Il corpo è l'uomo". Corporeità, medicina, magnaminità nell'antropologia di Leopardi

ALLOCCA, Nunzio
2009

Abstract

Il saggio ha per oggetto l’analisi del materialismo di Leopardi nel contesto del dibattito medico-zoologico settecentesco sul rapporto tra l’ambito del physique» e quello del moral. Al pari di Cabanis, indicato nello Zibaldone tra gli autori delle «grandi e vere e sode scoperte sulla natura e la teoria dell'uomo», Leopardi considera l’essere umano come complesso integralmente materiale, distinguentesi dagli animali solo per il grado di plasticità e adattabilità della propria struttura corporea, nella quale la sensibilità gioca un ruolo vitale e cognitivo preminente. Leopardi coniuga in maniera originale al modello antropologico di derivazione monistica, che sembra trarre ispirazione anche dall’Homme machine di La Mettrie, la ripresa di alcuni temi della morale aristotelica, incentrati sull’ideale della «magnaminità», dall’alto valore civile. This paper analyzes Leopardi’s materialism in the context of the 17th century medical and zoological debate on the relationship between “Physique” and “Moral”. Like Cabanis, who is mentioned in the Zibaldone among the authors of the «grandi e vere e sode scoperte sulla natura e la teoria dell'uomo», Leopardi sees Man as an entirely material being, differing from animals only for the degree of plasticity and adaptability of its body structure, in which sensibility plays a central vital and cognitive role. Leopardi brilliantly combines the antropological model of monistic derivation – which seems to be inspired also by La Mettrie’s Homme machine - and the retrieval of some themes belonging to Aristotelian Ethics, which hinge on the ideal of “Magnaminity”, of high civil value.
2009
FISICO-MORALE; CABANIS; LEOPARDI; MATERIALISMO; UOMO-ANIMALE
01 Pubblicazione su rivista::01a Articolo in rivista
"Il corpo è l'uomo". Corporeità, medicina, magnaminità nell'antropologia di Leopardi / Allocca, Nunzio. - In: IL CANNOCCHIALE. - ISSN 0008-5618. - STAMPA. - 1-2:(2009), pp. 57-100.
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