A fronte delle attuali dinamiche di rapida crescita le città cinesi stanno vivendo trasformazioni senza precedenti anche nel campo della mobilità, aprendo la strada ad approcci innovativi finalizzati alla diffusione di modalità di spostamento sostenibile e volti a incentivare un diverso comportamento degli utenti. Nel cuore economico della regione orientale, la città di Shanghai si è gradualmente affermata come principale potenza industriale, con un conseguente esplosivo sviluppo urbano. Tuttavia, questo ruolo ha causato alla città notevoli problemi di natura strutturale legati all’eccessiva densità abitativa e degli spazi costruiti, con conseguente mancanza di spazi aperti e alti livelli di traffico, congestione e inquinamento, esponenzialmente aggravati negli ultimi decenni. Il governo municipale si è fatto pertanto promotore di promettenti politiche orientate alla trasformazione di Shanghai nella “città dell’ecomobilità”, attraverso una rigorosa regolamentazione del traffico privato, elevati investimenti nel trasporto pubblico, la diffusione di mezzi ecologici e l’adozione di strategie basate su principi di intermodalità e multimodalità di spostamento. Traslando l’interesse da questioni economiche e di competitività internazionale a tematiche di sostenibilità sociale e ambientale, la pianificazione si è progressivamente concentrata su una trasformazione qualitativa degli spazi urbani che enfatizza le attività umane e si riflette in massicci investimenti governativi per infrastrutture e progetti a vasta scala, di cui l’Huangpu Waterfront Revitalization Masterplan rappresenta l’operazione più significativa degli ultimi anni. Il fiume Huangpu attraversa la città dividendo il centro storico di Puxi a ovest dal nuovo distretto di Pudong a est, nato nei primi anni ‘90 da una politica nazionale volta a rilanciare la crescita di Shanghai. Sviluppata repentinamente in tre decenni di compulsiva pianificazione, Pudong ne costituisce oggi il cuore pulsante in termini dimensionali e funzionali. Il fiume pertanto, oltre a essere un’importante via di comunicazione interna e di trasporto merci verso il mare, riveste un ruolo di fondamentale connessione tra i due brani di città, con evidente rilevanza dell’accessibilità della riva e della continuità spaziale in direzione trasversale e longitudinale al corso d’acqua. Il piano d’insieme, volto alla rigenerazione di entrambe le sponde del margine fluviale, punta dal 2016 alla creazione di uno spazio pubblico lineare, pedonale e continuo: una nuova high-line che funga da spina dorsale infrastrutturale per un attraversamento sostenibile della città. Lungo la riva orientale, in corrispondenza dell’iconica zona industriale, un masterplan elaborato dal Distretto di Pudong sulla base di obiettivi comuni – garantire accessibilità alla riva e continuità con lo spazio urbano, potenziare la connessione con il centro storico oltre il fiume, generare spazi aperti per tempo libero e socialità, stimolare spostamenti “leggeri” offrendo modalità di trasporto economiche e diversificate – ha coinvolto diversi studi di progettazione per la pianificazione di 5 specifiche porzioni tematiche del watefront. Tra queste, due interventi dall’elevata qualità urbana risultano particolarmente interessanti per la riuscita integrazione di viabilità pedonale, ciclabile e fluviale in un unico sistema dai “flussi intrecciati”, nella continua e dinamica interazione tra architettura, spazio pubblico e paesaggio.

Ecomobilità e rigenerazione del Huangpu Waterfront a Shanghai, Cina / Magliacani, Flavia. - In: L'INDUSTRIA DELLE COSTRUZIONI. - ISSN 0579-4900. - 473:(2020), pp. 56-65.

Ecomobilità e rigenerazione del Huangpu Waterfront a Shanghai, Cina

Flavia Magliacani
Primo
Writing – Original Draft Preparation
2020

Abstract

A fronte delle attuali dinamiche di rapida crescita le città cinesi stanno vivendo trasformazioni senza precedenti anche nel campo della mobilità, aprendo la strada ad approcci innovativi finalizzati alla diffusione di modalità di spostamento sostenibile e volti a incentivare un diverso comportamento degli utenti. Nel cuore economico della regione orientale, la città di Shanghai si è gradualmente affermata come principale potenza industriale, con un conseguente esplosivo sviluppo urbano. Tuttavia, questo ruolo ha causato alla città notevoli problemi di natura strutturale legati all’eccessiva densità abitativa e degli spazi costruiti, con conseguente mancanza di spazi aperti e alti livelli di traffico, congestione e inquinamento, esponenzialmente aggravati negli ultimi decenni. Il governo municipale si è fatto pertanto promotore di promettenti politiche orientate alla trasformazione di Shanghai nella “città dell’ecomobilità”, attraverso una rigorosa regolamentazione del traffico privato, elevati investimenti nel trasporto pubblico, la diffusione di mezzi ecologici e l’adozione di strategie basate su principi di intermodalità e multimodalità di spostamento. Traslando l’interesse da questioni economiche e di competitività internazionale a tematiche di sostenibilità sociale e ambientale, la pianificazione si è progressivamente concentrata su una trasformazione qualitativa degli spazi urbani che enfatizza le attività umane e si riflette in massicci investimenti governativi per infrastrutture e progetti a vasta scala, di cui l’Huangpu Waterfront Revitalization Masterplan rappresenta l’operazione più significativa degli ultimi anni. Il fiume Huangpu attraversa la città dividendo il centro storico di Puxi a ovest dal nuovo distretto di Pudong a est, nato nei primi anni ‘90 da una politica nazionale volta a rilanciare la crescita di Shanghai. Sviluppata repentinamente in tre decenni di compulsiva pianificazione, Pudong ne costituisce oggi il cuore pulsante in termini dimensionali e funzionali. Il fiume pertanto, oltre a essere un’importante via di comunicazione interna e di trasporto merci verso il mare, riveste un ruolo di fondamentale connessione tra i due brani di città, con evidente rilevanza dell’accessibilità della riva e della continuità spaziale in direzione trasversale e longitudinale al corso d’acqua. Il piano d’insieme, volto alla rigenerazione di entrambe le sponde del margine fluviale, punta dal 2016 alla creazione di uno spazio pubblico lineare, pedonale e continuo: una nuova high-line che funga da spina dorsale infrastrutturale per un attraversamento sostenibile della città. Lungo la riva orientale, in corrispondenza dell’iconica zona industriale, un masterplan elaborato dal Distretto di Pudong sulla base di obiettivi comuni – garantire accessibilità alla riva e continuità con lo spazio urbano, potenziare la connessione con il centro storico oltre il fiume, generare spazi aperti per tempo libero e socialità, stimolare spostamenti “leggeri” offrendo modalità di trasporto economiche e diversificate – ha coinvolto diversi studi di progettazione per la pianificazione di 5 specifiche porzioni tematiche del watefront. Tra queste, due interventi dall’elevata qualità urbana risultano particolarmente interessanti per la riuscita integrazione di viabilità pedonale, ciclabile e fluviale in un unico sistema dai “flussi intrecciati”, nella continua e dinamica interazione tra architettura, spazio pubblico e paesaggio.
2020
rigenerazione urbana; ecomobilità; infrastrutture; paesaggio; densità urbana; waterfront
01 Pubblicazione su rivista::01a Articolo in rivista
Ecomobilità e rigenerazione del Huangpu Waterfront a Shanghai, Cina / Magliacani, Flavia. - In: L'INDUSTRIA DELLE COSTRUZIONI. - ISSN 0579-4900. - 473:(2020), pp. 56-65.
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/11573/1427111
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