Nel 1219 ebbe luogo un incontro all'insegna della pace e della fratellanza grazie a un uomo ricco di umanità per l'intero creato: San Francesco. Il contenuto si focalizza sull'incontro tra il Santo e i musulmani, un incontro tra due religioni che oltre a dichiararsi credenti in un unico Dio, presentano cammini ascetici affini. Partendo dal nome stesso che il Santo di Assisi sceglie per se stesso, ovvero il poverello, il termine utilizzato dall'islam per questo concetto è faqir, e coincide con una delle prime tappe dell'ascesi proposte dalla tradizione islamica: spogliarsi degli eccessi sia materiali che immateriali. Il contenuto si articola in 5 stazioni: il pentimento, l'astensione, l'affidamento fiducioso, la povertà e l'amore. Nell'icona che raffigura San Francesco e il Sultano, di Stéphane Martin-Prével, la scelta di porre l'aureola su ambedue i personaggi, racchiusi in un abbraccio più che fraterno e che si guardano con intimità tangibile, descrive l'avvenuto incontro tra le due spiritualità islamica e cristiana.
Il poverello di Assisi e il faqir Allah. Damietta 1219 - Roma 2019 / HOUSHMAND ZADEH, Shahrzad. - (2020), pp. 157-168. (Intervento presentato al convegno Giornate di Archeologia tenutosi a Milano).
Il poverello di Assisi e il faqir Allah. Damietta 1219 - Roma 2019.
Shahrzad Houshmand Zadeh
2020
Abstract
Nel 1219 ebbe luogo un incontro all'insegna della pace e della fratellanza grazie a un uomo ricco di umanità per l'intero creato: San Francesco. Il contenuto si focalizza sull'incontro tra il Santo e i musulmani, un incontro tra due religioni che oltre a dichiararsi credenti in un unico Dio, presentano cammini ascetici affini. Partendo dal nome stesso che il Santo di Assisi sceglie per se stesso, ovvero il poverello, il termine utilizzato dall'islam per questo concetto è faqir, e coincide con una delle prime tappe dell'ascesi proposte dalla tradizione islamica: spogliarsi degli eccessi sia materiali che immateriali. Il contenuto si articola in 5 stazioni: il pentimento, l'astensione, l'affidamento fiducioso, la povertà e l'amore. Nell'icona che raffigura San Francesco e il Sultano, di Stéphane Martin-Prével, la scelta di porre l'aureola su ambedue i personaggi, racchiusi in un abbraccio più che fraterno e che si guardano con intimità tangibile, descrive l'avvenuto incontro tra le due spiritualità islamica e cristiana.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.