Grandissimo appassionato d’arte, Samuel Beckett ha intriso la propria opera di riferimenti diretti o indiretti a un vasto numero di quadri, spesso ammirati in gioventù nel corso dei suoi viaggi. Simili richiami non sono semplici riferimenti eruditi, ma svolgono una funzione di radicale importanza nei suoi lavori che è possibile mettere a giorno per mostrarne la valenza e la centralità nelle strategie ideativo-compositive dell’autore irlandese. Del vasto e articolato corpus beckettiano, si terrà conto prevalentemente della produzione teatrale, per cercare di evidenziare come la citazione di figure estratte dal mondo della pittura costituisca il primo tempo di una più articolata attività creativa, che dalla trasposizione dell’immagine alla scena passa poi alla dinamizzazione della stessa, per generare così trama, vita. La citazione pittorica è dunque, in Beckett, il nucleo ispirativo dal quale scaturisce, di volta in volta, l’essenza delle sue opere.
Tra ‘Wartestellen’ e ‘tableau vivant’. Pratiche della citazione nell’opera di Samuel Beckett / Gennaro, Tommaso. - In: IMMAGINE & PAROLA. - ISSN 2704-8624. - (2020), pp. 187-196.
Titolo: | Tra ‘Wartestellen’ e ‘tableau vivant’. Pratiche della citazione nell’opera di Samuel Beckett | |
Autori: | ||
Data di pubblicazione: | 2020 | |
Rivista: | ||
Citazione: | Tra ‘Wartestellen’ e ‘tableau vivant’. Pratiche della citazione nell’opera di Samuel Beckett / Gennaro, Tommaso. - In: IMMAGINE & PAROLA. - ISSN 2704-8624. - (2020), pp. 187-196. | |
Handle: | http://hdl.handle.net/11573/1424466 | |
Appartiene alla tipologia: | 01a Articolo in rivista |
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