L’impronta della città contemporanea, ultimo capitolo del racconto edilizio, appare come un codice su cui è stata sovrapposta una “scrittura”, in tempi diversi e da attori differenti, ove il testo, in continua evoluzione, è cancellato appena un istante dopo l’ultima “edizione”. Le case, le strade, i palazzi, sono gli elementi del racconto urbano, che conservano matericamente, nelle tre dimensioni, la vita e le relazioni tra gli uomini; le cui le permanenze e le nuove tracce sono poi trascritte a memoria sulla carta catastale. Ogni singola unità edilizia, rappresentata nella sua geometria particellare è l’esito della mediazione tra quanto è stato ereditato e quanto si è, più di recente, aggiunto o aggregato, che trasformato, in parte o totalmente, si può, oggi, solamente immaginare nella forma originaria. Fatti trascritti e prodotti da un intersezione di saperi e saper fare differenti che suggestiona, nel bene e nel male, la mano di chi deve fare, nel progetto, sintesi tra storia e architettura, disegnando la nuova forma della scena di un nuovo mondo di attori caratterizzato da una cultura sempre più liquida
Metamorfosi: dialogo tra forma e progetto / Carlotti, Paolo. - (2019), pp. 790-793. (Intervento presentato al convegno VIII FORUM PROARCH. Napoli 21-22-23 novembre 2019. IL PROGETTO DI ARCHITETTURA COME INTERSEZIONE DI SAPERI tenutosi a Napoli; Italy).
Metamorfosi: dialogo tra forma e progetto
Paolo CarlottiPrimo
Conceptualization
2019
Abstract
L’impronta della città contemporanea, ultimo capitolo del racconto edilizio, appare come un codice su cui è stata sovrapposta una “scrittura”, in tempi diversi e da attori differenti, ove il testo, in continua evoluzione, è cancellato appena un istante dopo l’ultima “edizione”. Le case, le strade, i palazzi, sono gli elementi del racconto urbano, che conservano matericamente, nelle tre dimensioni, la vita e le relazioni tra gli uomini; le cui le permanenze e le nuove tracce sono poi trascritte a memoria sulla carta catastale. Ogni singola unità edilizia, rappresentata nella sua geometria particellare è l’esito della mediazione tra quanto è stato ereditato e quanto si è, più di recente, aggiunto o aggregato, che trasformato, in parte o totalmente, si può, oggi, solamente immaginare nella forma originaria. Fatti trascritti e prodotti da un intersezione di saperi e saper fare differenti che suggestiona, nel bene e nel male, la mano di chi deve fare, nel progetto, sintesi tra storia e architettura, disegnando la nuova forma della scena di un nuovo mondo di attori caratterizzato da una cultura sempre più liquidaFile | Dimensione | Formato | |
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