Il contributo ripercorre la genesi e la storia compositiva del romanzo “Partiranno” di Luce d’Eramo alla luce delle testimonianze dell’autrice e di altre fonti. Presenta un’analisi comparata delle stesure analizzando alcune varianti linguistiche che mostrano come l’autrice tenda all’alleggerimento tonale, alla resa colloquiale delle espressioni, all’intreccio di voci e registri, alla plurivocità e al plurilinguismo. Prende poi in esame le scelte lessicali adottate da Luce d’Eramo, soffermandosi in particolare sui neologismi e sull’”impressione neologica” realizzata anche attraverso l’adozione di forme ricercate e poco comuni e di accostamenti inusuali. Analizza alcune tra le più interessanti invenzioni lessicali individuando poi, nella patina neologica che attraversa il romanzo, l’intento di descrivere la realtà aliena e al tempo stesso l’essenza evocativa e simbolica del linguaggio per “immagini” dell’autrice.
“Se la mia ipotesi è esatta vuol dire che:”: prime indagini sulla scrittura di Partiranno di Luce D’Eramo / Cantoni, Paola. - (2019), pp. 69-98. (Intervento presentato al convegno Convegno internazionale «Luce d’Eramo. Une oeuvre plurielle à la croisée des savoirs et des cultures» (Paris, Université Sorbonne Nouvelle/Paris 3, 15-17 juin 2016) tenutosi a Paris; France).
“Se la mia ipotesi è esatta vuol dire che:”: prime indagini sulla scrittura di Partiranno di Luce D’Eramo
Paola Cantoni
2019
Abstract
Il contributo ripercorre la genesi e la storia compositiva del romanzo “Partiranno” di Luce d’Eramo alla luce delle testimonianze dell’autrice e di altre fonti. Presenta un’analisi comparata delle stesure analizzando alcune varianti linguistiche che mostrano come l’autrice tenda all’alleggerimento tonale, alla resa colloquiale delle espressioni, all’intreccio di voci e registri, alla plurivocità e al plurilinguismo. Prende poi in esame le scelte lessicali adottate da Luce d’Eramo, soffermandosi in particolare sui neologismi e sull’”impressione neologica” realizzata anche attraverso l’adozione di forme ricercate e poco comuni e di accostamenti inusuali. Analizza alcune tra le più interessanti invenzioni lessicali individuando poi, nella patina neologica che attraversa il romanzo, l’intento di descrivere la realtà aliena e al tempo stesso l’essenza evocativa e simbolica del linguaggio per “immagini” dell’autrice.File | Dimensione | Formato | |
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