Padre Cristoforo Sarti nel suo “Saggio di congietture su li terremoti” afferma che “[…] gli edifici in forma consimile (rotonda) sono molto a proposito per iscansare i danni dell’aeromoto”1. La regolarità strutturale e morfologica degli edifici unitamente alla continuità ed omogeneità dei materiali costituiscono la condizione primigenia in materia antisismica. Infatti, la progettazione architettonica spesso precede quella strutturale: la concezione dell’architettura (intesa come definizione degli aspetti formali, estetici e distributivi), condiziona inevitabilmente la configurazione del sistema strutturale preposto a resistere alle azioni sismiche. Analogamente, in tema di disegno urbano, la storia conferma che vi sono città che a causa della loro forma risultano più resistenti, o resilienti, di altre e già in passato la ricostruzione post-sisma si è interrogata sulla morfologia urbana per far fronte all’emergenza delle catastrofi ambientali, emblematico il caso di Palmi dopo il terremoto del 1783. Oggi i Piani di Emergenza rappresentano il tentativo di fornire una risposta concreta in termini di sicurezza. La ricerca indaga quindi quali strumenti progettuali mettere in campo per prevenire ed assorbire i rischi delle calamità naturali e trasformarli in opportunità. Allo stesso tempo, i drammatici eventi del sisma mettono però in luce la sottile linea di confine che intercorre tra il concetto di temporaneo e permanente e, nella permanenza della temporaneità, l’evidente e inevitabile fenomeno che vede affiancarsi, accanto ad inagibili nuclei antichi, nuove strutture temporanee che alterano in modo ‘permanente’ il contesto insediativo. Il contributo qui proposto, mira a fornire alcuni spunti critici in tale direzione indagando possibili approcci del progetto contemporaneo in tema di ricostruzione, resilienza e riqualificazione paesaggistica. 1 Sarti C., Saggio di congietture su li terremoti (Lucca 1783), Il nuovo giornale dei letterati, Società Tipografica, Modena, 1784.
Morfologia urbana e resilienza. Strumenti e modalità del progetto contemporaneo tra ‘permanente e temporaneo’ / Fiorelli, Angela; Verducci, Paolo. - (2019), pp. 1175-1184. (Intervento presentato al convegno 4th IsufItaly International Conference - Bari 26-28 settembre 2018 - Reading Built spaces tenutosi a Bari).
Morfologia urbana e resilienza. Strumenti e modalità del progetto contemporaneo tra ‘permanente e temporaneo’
Angela Fiorelli;
2019
Abstract
Padre Cristoforo Sarti nel suo “Saggio di congietture su li terremoti” afferma che “[…] gli edifici in forma consimile (rotonda) sono molto a proposito per iscansare i danni dell’aeromoto”1. La regolarità strutturale e morfologica degli edifici unitamente alla continuità ed omogeneità dei materiali costituiscono la condizione primigenia in materia antisismica. Infatti, la progettazione architettonica spesso precede quella strutturale: la concezione dell’architettura (intesa come definizione degli aspetti formali, estetici e distributivi), condiziona inevitabilmente la configurazione del sistema strutturale preposto a resistere alle azioni sismiche. Analogamente, in tema di disegno urbano, la storia conferma che vi sono città che a causa della loro forma risultano più resistenti, o resilienti, di altre e già in passato la ricostruzione post-sisma si è interrogata sulla morfologia urbana per far fronte all’emergenza delle catastrofi ambientali, emblematico il caso di Palmi dopo il terremoto del 1783. Oggi i Piani di Emergenza rappresentano il tentativo di fornire una risposta concreta in termini di sicurezza. La ricerca indaga quindi quali strumenti progettuali mettere in campo per prevenire ed assorbire i rischi delle calamità naturali e trasformarli in opportunità. Allo stesso tempo, i drammatici eventi del sisma mettono però in luce la sottile linea di confine che intercorre tra il concetto di temporaneo e permanente e, nella permanenza della temporaneità, l’evidente e inevitabile fenomeno che vede affiancarsi, accanto ad inagibili nuclei antichi, nuove strutture temporanee che alterano in modo ‘permanente’ il contesto insediativo. Il contributo qui proposto, mira a fornire alcuni spunti critici in tale direzione indagando possibili approcci del progetto contemporaneo in tema di ricostruzione, resilienza e riqualificazione paesaggistica. 1 Sarti C., Saggio di congietture su li terremoti (Lucca 1783), Il nuovo giornale dei letterati, Società Tipografica, Modena, 1784.File | Dimensione | Formato | |
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