Starting from the observation that the dispute palamitica was not only a theological debate, as was debated by intellectuals while also interested in classical literature and profane, the article attempts to investigate the practices of reading and writing of some of the characters involved in the dispute, ie Gregora Nicephorus and his pupil Isaac Argiro, and the patriarch bonito Philotheus Cochin. Regarding Gregora, the article adds some new 'items' to its 'library' as this has been rebuilt in our previous work in 2005

Partendo dalla constatazione che la controversia palamitica non fu un dibattito soltanto teologico, poiché fu dibattuta da intellettuali nel contempo interessati anche alla letteratura classica e profana, l’articolo tenta di indagare le pratiche di lettura e di scrittura di alcuni dei personaggi coinvolti nella controversia, vale a dire Niceforo Gregora e il suo pupillo Isacco Argiro, e il patriarca palamita Filoteo Coccino. Per quanto concerne Gregora, l’articolo aggiunge alcuni nuovi ‘items’ alla sua ‘biblioteca’ così come questa è stata ricostruita in un nostro precedente lavoro del 2005; riguardo Argiro, invece, dopo gli studi pionieristici del cardinale Giovanni Mercati, si cerca di identificarne la ‘mano’ in numerosi manoscritti contenenti testi di carattere teologico ma anche classico e profano, specialmente scritti scientifici e parzialmente autografi. Infine, la ‘mano’ del patriarca Filoteo Coccino è stata individuata in tre nuovi codici, tra cui spicca un vetusto esemplare delle Omelie di Gregorio di Nazianzo. Grazie all’identificazione delle ‘mani’ di questi tre personaggi e di alcuni altri minori – spesso non più che ‘shadowy figures’ dell’erudizione tardobizantina –, si vuole dimostrare che la controversia palamitica fu dibattuta dalle stesse figure che nel contempo lessero, copiarono ed editarono anche la letteratura classica, prima di consegnarla all’incipiente Umanesimo italiano. Starting from the observation that the Palamite controversy was not only a theological one, since the debate was played by scholars also interested in classical and profane literature, this paper tries to inquire into the reading and writing practices of some of these scholars, namely Nikephoros Gregoras and his pupil Isaak Argyros, and Palamite patriarch Philotheos Kokkinos. With regard to Gregoras, the paper adds some more items to his ‘library’ as far as it has been reconstructed in an our previous work of 2005; concerning Argyros, after the pioneering studies of cardinal Giovanni Mercati, the paper attempts to identify his handwriting in several manuscripts containing theological, classical and profane texts, especially scientific and partially autograph ones. Finally, the handwriting of patriarch Philotheos Kokkinos has been ‘discovered’ in three more manuscripts, among which there is an ancient exemplar of Gregory of Nazianzus’ Homelies. Thanks to the identification of the handwriting of these and other scholars – sometimes only ‘shadowy figures’ of the late Byzantine erudition –, the paper wants to demonstrate that the Palamite controversy was debated by the same scholars who also read, copied and edited classics, before delivering them to the Italian Humanism.

La controversia palamitica. Figure, libri, testi, mani / Bianconi, Daniele. - In: SEGNO E TESTO. - ISSN 2037-0245. - STAMPA. - 6:(2008), pp. 337-376.

La controversia palamitica. Figure, libri, testi, mani

BIANCONI, DANIELE
2008

Abstract

Starting from the observation that the dispute palamitica was not only a theological debate, as was debated by intellectuals while also interested in classical literature and profane, the article attempts to investigate the practices of reading and writing of some of the characters involved in the dispute, ie Gregora Nicephorus and his pupil Isaac Argiro, and the patriarch bonito Philotheus Cochin. Regarding Gregora, the article adds some new 'items' to its 'library' as this has been rebuilt in our previous work in 2005
2008
Partendo dalla constatazione che la controversia palamitica non fu un dibattito soltanto teologico, poiché fu dibattuta da intellettuali nel contempo interessati anche alla letteratura classica e profana, l’articolo tenta di indagare le pratiche di lettura e di scrittura di alcuni dei personaggi coinvolti nella controversia, vale a dire Niceforo Gregora e il suo pupillo Isacco Argiro, e il patriarca palamita Filoteo Coccino. Per quanto concerne Gregora, l’articolo aggiunge alcuni nuovi ‘items’ alla sua ‘biblioteca’ così come questa è stata ricostruita in un nostro precedente lavoro del 2005; riguardo Argiro, invece, dopo gli studi pionieristici del cardinale Giovanni Mercati, si cerca di identificarne la ‘mano’ in numerosi manoscritti contenenti testi di carattere teologico ma anche classico e profano, specialmente scritti scientifici e parzialmente autografi. Infine, la ‘mano’ del patriarca Filoteo Coccino è stata individuata in tre nuovi codici, tra cui spicca un vetusto esemplare delle Omelie di Gregorio di Nazianzo. Grazie all’identificazione delle ‘mani’ di questi tre personaggi e di alcuni altri minori – spesso non più che ‘shadowy figures’ dell’erudizione tardobizantina –, si vuole dimostrare che la controversia palamitica fu dibattuta dalle stesse figure che nel contempo lessero, copiarono ed editarono anche la letteratura classica, prima di consegnarla all’incipiente Umanesimo italiano. Starting from the observation that the Palamite controversy was not only a theological one, since the debate was played by scholars also interested in classical and profane literature, this paper tries to inquire into the reading and writing practices of some of these scholars, namely Nikephoros Gregoras and his pupil Isaak Argyros, and Palamite patriarch Philotheos Kokkinos. With regard to Gregoras, the paper adds some more items to his ‘library’ as far as it has been reconstructed in an our previous work of 2005; concerning Argyros, after the pioneering studies of cardinal Giovanni Mercati, the paper attempts to identify his handwriting in several manuscripts containing theological, classical and profane texts, especially scientific and partially autograph ones. Finally, the handwriting of patriarch Philotheos Kokkinos has been ‘discovered’ in three more manuscripts, among which there is an ancient exemplar of Gregory of Nazianzus’ Homelies. Thanks to the identification of the handwriting of these and other scholars – sometimes only ‘shadowy figures’ of the late Byzantine erudition –, the paper wants to demonstrate that the Palamite controversy was debated by the same scholars who also read, copied and edited classics, before delivering them to the Italian Humanism.
Manoscritti; Bisanzio; Paleografia greca; Storia della cultura; Palamismo
01 Pubblicazione su rivista::01a Articolo in rivista
La controversia palamitica. Figure, libri, testi, mani / Bianconi, Daniele. - In: SEGNO E TESTO. - ISSN 2037-0245. - STAMPA. - 6:(2008), pp. 337-376.
File allegati a questo prodotto
Non ci sono file associati a questo prodotto.

I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.

Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/11573/141547
 Attenzione

Attenzione! I dati visualizzati non sono stati sottoposti a validazione da parte dell'ateneo

Citazioni
  • ???jsp.display-item.citation.pmc??? ND
  • Scopus ND
  • ???jsp.display-item.citation.isi??? ND
social impact