Il tempo delle ciliegie è la primavera della rivolta. Non viene scandito né dal prima né dal dopo. Accade quando l’uomo decide di essere libero assieme a tutti gli altri uomini. E, tentando, scopre necessaria la giustizia sociale. Accade la rivolta ogni volta che questo soggetto collettivo strappa l’individuo al desiderio solitario di una vita degna, accompagnata, a Pietrogrado come a Parigi, con la rivolta degli schiavi o le battaglie delle donne, da elementi costanti, fissi: nascono sempre dei giornali, c’è sempre l’amore stellare tra chi si ribella, l’euforia per aver sviato il corso del potere e poi, brutale, c’è la ferocia della repressione, che crede, sbagliandosi, nella sedizione definitiva. Quella primavera non si dilegua se, nell’osceno del presente, possiamo ancora leggere di Louise Michel, la cui storia è ripercorsa in un libro che appunto si intitola Il tempo delle ciliegie (elèuthera, pp. 125, euro 14) da Marco Rovelli che affida a un racconto corale la ricostruzione di quell’anomalia chiamata la Comune di Parigi.
Louise Michel, la comunarda Rivoluzioni. «Il tempo delle ciliegie» di Marco Rovelli, pubblicato da elèuthera. La biografia di una combattente che arrivò a Parigi sulla scorta della poesia e scambiandosi lettere con Hugo / Ferrara, Giovanna. - In: IL MANIFESTO. - ISSN 0025-2158. - (2018).
Louise Michel, la comunarda Rivoluzioni. «Il tempo delle ciliegie» di Marco Rovelli, pubblicato da elèuthera. La biografia di una combattente che arrivò a Parigi sulla scorta della poesia e scambiandosi lettere con Hugo
Giovanna Ferrara
2018
Abstract
Il tempo delle ciliegie è la primavera della rivolta. Non viene scandito né dal prima né dal dopo. Accade quando l’uomo decide di essere libero assieme a tutti gli altri uomini. E, tentando, scopre necessaria la giustizia sociale. Accade la rivolta ogni volta che questo soggetto collettivo strappa l’individuo al desiderio solitario di una vita degna, accompagnata, a Pietrogrado come a Parigi, con la rivolta degli schiavi o le battaglie delle donne, da elementi costanti, fissi: nascono sempre dei giornali, c’è sempre l’amore stellare tra chi si ribella, l’euforia per aver sviato il corso del potere e poi, brutale, c’è la ferocia della repressione, che crede, sbagliandosi, nella sedizione definitiva. Quella primavera non si dilegua se, nell’osceno del presente, possiamo ancora leggere di Louise Michel, la cui storia è ripercorsa in un libro che appunto si intitola Il tempo delle ciliegie (elèuthera, pp. 125, euro 14) da Marco Rovelli che affida a un racconto corale la ricostruzione di quell’anomalia chiamata la Comune di Parigi.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.