Durante la conferenza tenutasi al MACRO di Roma il 13/01/2019, Nicolas Bourriaud ha rimesso in gioco la nozione di estetica relazionale, mai del tutto scomparsa dal linguaggio (più o meno per addetti ai lavori) del mondo dell’arte. Ridefinizione di una ridefinizione, quindi: già nel 1998, e ancora prima, mentre Bourriaud lavorava al testo di Esthétique relationelle, si trattava di un concetto che nasceva da una revisione profonda, anche a livello semantico, delle nozioni di arte ed estetica, necessaria per far fronte ad un nuovo modo di fare arte. La scelta di inserire un glossario alla fine del testo fu sintomatica: non si trattava di parole nuove, bensì di locuzioni iper-utilizzate che Bourriaud reinseriva nel contesto dell’estetica relazionale. Le premesse, e le conclusioni, della teoria, sono ben note: l’opera d’arte non è una proprietà privata, ma uno strumento di convivialità, creatrice di uno spazio di collaborazione e relazioni sociali.
“Getting together is (not) enough”. L’estetica relazionale e la comunità: critiche e ripensamenti / Natale, Francesca. - In: SENZA CORNICE. - ISSN 2281-3330. - 20 maggio-agosto 2019(2019).
“Getting together is (not) enough”. L’estetica relazionale e la comunità: critiche e ripensamenti
Francesca NatalePrimo
2019
Abstract
Durante la conferenza tenutasi al MACRO di Roma il 13/01/2019, Nicolas Bourriaud ha rimesso in gioco la nozione di estetica relazionale, mai del tutto scomparsa dal linguaggio (più o meno per addetti ai lavori) del mondo dell’arte. Ridefinizione di una ridefinizione, quindi: già nel 1998, e ancora prima, mentre Bourriaud lavorava al testo di Esthétique relationelle, si trattava di un concetto che nasceva da una revisione profonda, anche a livello semantico, delle nozioni di arte ed estetica, necessaria per far fronte ad un nuovo modo di fare arte. La scelta di inserire un glossario alla fine del testo fu sintomatica: non si trattava di parole nuove, bensì di locuzioni iper-utilizzate che Bourriaud reinseriva nel contesto dell’estetica relazionale. Le premesse, e le conclusioni, della teoria, sono ben note: l’opera d’arte non è una proprietà privata, ma uno strumento di convivialità, creatrice di uno spazio di collaborazione e relazioni sociali.File | Dimensione | Formato | |
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