I pochi dati che informano dell’interesse di Marino per le stampe e le incisioni sono riconducibili tutti alle lettere scritte negli anni di servizio presso la corte francese. Se ci si attiene alle testimonianze dell’epistolario, questo aspetto dell’attività collezionistica del poeta sembrerebbe infatti esaurirsi in un arco di tempo molto ristretto e appartenere, inoltre, a una fase avanzata della sua biografia. A partire dai dati di cui si dispone, l’intervento presenta un possibile bilancio di quanto è confluito nelle casse mariniane durante il soggiorno parigino e, alla luce di quanto ne emerge, argomenta le motivazioni per cui è ragionevole credere che l’attività di raccolta di stampe e incisioni del poeta debba in realtà precedere di molto la cronologia segnalata dalle lettere. Considerando la dimestichezza con cui Marino richiede, giudica e allestisce questo materiale nella sua collezione, si cercherà infine di riflettere sul possibile impatto che l’arte delle stampe può aver avuto sulla scrittura del poeta: soprattutto, il caso di Antonio Tempesta offrirà l’occasione di ragionare sull’ascendente esercitato dalle incisioni sulla Galeria.

“Qualche onesto capriccio”: il collezionismo di stampe mariniano in anni francesi / Tomei, Beatrice. - In: L’ ELLISSE. - ISSN 1826-0187. - XIV(2021), pp. 121-142.

“Qualche onesto capriccio”: il collezionismo di stampe mariniano in anni francesi

Beatrice Tomei
2021

Abstract

I pochi dati che informano dell’interesse di Marino per le stampe e le incisioni sono riconducibili tutti alle lettere scritte negli anni di servizio presso la corte francese. Se ci si attiene alle testimonianze dell’epistolario, questo aspetto dell’attività collezionistica del poeta sembrerebbe infatti esaurirsi in un arco di tempo molto ristretto e appartenere, inoltre, a una fase avanzata della sua biografia. A partire dai dati di cui si dispone, l’intervento presenta un possibile bilancio di quanto è confluito nelle casse mariniane durante il soggiorno parigino e, alla luce di quanto ne emerge, argomenta le motivazioni per cui è ragionevole credere che l’attività di raccolta di stampe e incisioni del poeta debba in realtà precedere di molto la cronologia segnalata dalle lettere. Considerando la dimestichezza con cui Marino richiede, giudica e allestisce questo materiale nella sua collezione, si cercherà infine di riflettere sul possibile impatto che l’arte delle stampe può aver avuto sulla scrittura del poeta: soprattutto, il caso di Antonio Tempesta offrirà l’occasione di ragionare sull’ascendente esercitato dalle incisioni sulla Galeria.
2021
Marino; Lettere; Antonio Tempesta; collezionismo; Galeria
01 Pubblicazione su rivista::01a Articolo in rivista
“Qualche onesto capriccio”: il collezionismo di stampe mariniano in anni francesi / Tomei, Beatrice. - In: L’ ELLISSE. - ISSN 1826-0187. - XIV(2021), pp. 121-142.
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