Per rispondere alle richieste di un viaggiatore sempre più esigente e consapevole, il turismo si apre ad interessanti esperienze: in particolare al turismo rurale, un settore che punta a diventare multifunzionale integrando le attività agricole con quelle culturali, didattiche e ricreative. Un fenomeno, dunque, con una propria identità precisa, strettamente collegato allo sviluppo locale di cui costituisce un possibile sbocco. Il diffuso bisogno di vivere in una dimensione più vicina alla natura, di valorizzare le risorse ambientali, di salvaguardare le peculiarità delle singole culture, le identità locali, il desiderio di promuovere i prodotti locali e l’immagine dei luoghi sono alcune delle motivazioni che stimolano la richiesta e l’offerta di un turismo distante dai siti e dalle forme di un turismo di massa, che travolge i luoghi e li trasforma in spazi omologati e privi di identità. In generale il turismo in Calabria è visto come una delle attività su cui proiettare le speranze di sviluppo della regione e su cui si sono incentrati anche programmi, azioni, strategie. Nelle aree rurali il turismo può avvantaggiarsi della presenza cospicua di risorse naturali e culturali di pregio. Il patrimonio naturale si è spesso preservato grazie a un processo di trasformazione lento e discontinuo, che ha spesso solo sfiorato queste aree, più che per attive politiche di tutela, altre volte risorse di valore naturalistico ed artistico sono state manomesse, distrutte in nome di un rinnovamento che ne ha modificato radicalmente il volto e le caratteristiche identitarie. Il contributo analizza le possibilità del turismo rurale di rappresentare uno dei fattori guida nello sviluppo territoriale integrato e sostenibile in Calabria, in stretta connessione con le attività agricole presenti, le vocazioni esistenti, in armonia con le culture dei luoghi. Si tratta di dar vita o di potenziare una strategia che si ispira agli indirizzi della politica Comunitaria di sviluppo rurale, nel tentativo di interpretare e dar vita ad un modello che valorizzi le specificità locali del paesaggio agrario e della qualità dei prodotti agricoli. In Calabria vi sono aree in cui il turismo rurale si trova in uno stato iniziale senza essere ancora stato in grado di attivare un apprezzabile processo di sviluppo locale. L’ attenzione si rivolge a questo contesti che offrono possibilità di analisi e di intervento, volti a concretizzare percorsi i ricerca e di sviluppo basati sull’integrazione delle risorse locali e le conservazione della loro specificità. La regione possiede un ingente patrimonio di risorse locali non solo agricole. Le aree rurali possono vantare, ciascuna con le proprie specificità, una buona attrattività turistica, determinata da una vasta gamma di risorse naturali e storico-architettoniche e da una certa varietà di risorse eno-gastronomiche ancora prive di grande rinomanza. La particolare collocazione geografica della regione consente di introdurre un elemento di ulteriore caratterizzazione, cioè la verifica della possibilità di realizzare un rapporto di integrazione tra turismo rurale all’interno e turismo costiero. Il riferimento metodologico è, come si evince da quanto esposto, quello di uno sviluppo locale che si basa sull’uso e la valorizzazione delle risorse per loro natura endogene che costituiscono l’identità di un territorio. Quest’ultimo è considerato in sé un fattore di sviluppo, purchè sia inteso come insieme di elementi naturali e da antropici radicati nei sistemi locali. Proprio il fatto che la Calabria rappresenti una realtà territoriale in cui turismo rurale è ancora giovane, può in linea di principio, dar vita ad uno sviluppo locale sostenibile, capace di preservare e promuovere il patrimonio naturale e storico-architettonico ma soprattutto coinvolgere in misura maggiore la popolazione, rafforzare il senso di identità, di appartenenza al territorio e dare avvio ad attività che, se nella fase iniziale si avvalgono di sostegni di varia natura, possano successivamente diventare autonome ed auto-propulsive. Il contributo propone una riflessione sull’opportunità che un attento sviluppo rurale orientato alla sostenibilità ed alla valorizzazione delle specificità locali possa significare per una regione come la Calabria, di solito non percepita come regione turistica, che non aspira ad esserlo tout court, ma che si propone come un insieme di interessanti itinerari da percorrere, verso una meta che rappresenta in se stessa un percorso: uno sviluppo integrato, durevole ed armonico.

Percorsi possibili di sviluppo in Calabria:il turismo rurale / Galdini, Rossana. - In: IL DIRITTO DELL'AGRICOLTURA. - ISSN 1720-4445. - 3:(2007), pp. 115-194.

Percorsi possibili di sviluppo in Calabria:il turismo rurale

Galdini, Rossana
2007

Abstract

Per rispondere alle richieste di un viaggiatore sempre più esigente e consapevole, il turismo si apre ad interessanti esperienze: in particolare al turismo rurale, un settore che punta a diventare multifunzionale integrando le attività agricole con quelle culturali, didattiche e ricreative. Un fenomeno, dunque, con una propria identità precisa, strettamente collegato allo sviluppo locale di cui costituisce un possibile sbocco. Il diffuso bisogno di vivere in una dimensione più vicina alla natura, di valorizzare le risorse ambientali, di salvaguardare le peculiarità delle singole culture, le identità locali, il desiderio di promuovere i prodotti locali e l’immagine dei luoghi sono alcune delle motivazioni che stimolano la richiesta e l’offerta di un turismo distante dai siti e dalle forme di un turismo di massa, che travolge i luoghi e li trasforma in spazi omologati e privi di identità. In generale il turismo in Calabria è visto come una delle attività su cui proiettare le speranze di sviluppo della regione e su cui si sono incentrati anche programmi, azioni, strategie. Nelle aree rurali il turismo può avvantaggiarsi della presenza cospicua di risorse naturali e culturali di pregio. Il patrimonio naturale si è spesso preservato grazie a un processo di trasformazione lento e discontinuo, che ha spesso solo sfiorato queste aree, più che per attive politiche di tutela, altre volte risorse di valore naturalistico ed artistico sono state manomesse, distrutte in nome di un rinnovamento che ne ha modificato radicalmente il volto e le caratteristiche identitarie. Il contributo analizza le possibilità del turismo rurale di rappresentare uno dei fattori guida nello sviluppo territoriale integrato e sostenibile in Calabria, in stretta connessione con le attività agricole presenti, le vocazioni esistenti, in armonia con le culture dei luoghi. Si tratta di dar vita o di potenziare una strategia che si ispira agli indirizzi della politica Comunitaria di sviluppo rurale, nel tentativo di interpretare e dar vita ad un modello che valorizzi le specificità locali del paesaggio agrario e della qualità dei prodotti agricoli. In Calabria vi sono aree in cui il turismo rurale si trova in uno stato iniziale senza essere ancora stato in grado di attivare un apprezzabile processo di sviluppo locale. L’ attenzione si rivolge a questo contesti che offrono possibilità di analisi e di intervento, volti a concretizzare percorsi i ricerca e di sviluppo basati sull’integrazione delle risorse locali e le conservazione della loro specificità. La regione possiede un ingente patrimonio di risorse locali non solo agricole. Le aree rurali possono vantare, ciascuna con le proprie specificità, una buona attrattività turistica, determinata da una vasta gamma di risorse naturali e storico-architettoniche e da una certa varietà di risorse eno-gastronomiche ancora prive di grande rinomanza. La particolare collocazione geografica della regione consente di introdurre un elemento di ulteriore caratterizzazione, cioè la verifica della possibilità di realizzare un rapporto di integrazione tra turismo rurale all’interno e turismo costiero. Il riferimento metodologico è, come si evince da quanto esposto, quello di uno sviluppo locale che si basa sull’uso e la valorizzazione delle risorse per loro natura endogene che costituiscono l’identità di un territorio. Quest’ultimo è considerato in sé un fattore di sviluppo, purchè sia inteso come insieme di elementi naturali e da antropici radicati nei sistemi locali. Proprio il fatto che la Calabria rappresenti una realtà territoriale in cui turismo rurale è ancora giovane, può in linea di principio, dar vita ad uno sviluppo locale sostenibile, capace di preservare e promuovere il patrimonio naturale e storico-architettonico ma soprattutto coinvolgere in misura maggiore la popolazione, rafforzare il senso di identità, di appartenenza al territorio e dare avvio ad attività che, se nella fase iniziale si avvalgono di sostegni di varia natura, possano successivamente diventare autonome ed auto-propulsive. Il contributo propone una riflessione sull’opportunità che un attento sviluppo rurale orientato alla sostenibilità ed alla valorizzazione delle specificità locali possa significare per una regione come la Calabria, di solito non percepita come regione turistica, che non aspira ad esserlo tout court, ma che si propone come un insieme di interessanti itinerari da percorrere, verso una meta che rappresenta in se stessa un percorso: uno sviluppo integrato, durevole ed armonico.
2007
turismo; politiche; sostenibilità; sviluppo
01 Pubblicazione su rivista::01a Articolo in rivista
Percorsi possibili di sviluppo in Calabria:il turismo rurale / Galdini, Rossana. - In: IL DIRITTO DELL'AGRICOLTURA. - ISSN 1720-4445. - 3:(2007), pp. 115-194.
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