La letteratura internazionale ha evidenziato come i caregiver di pazienti con malattia di Alzheimer presentino un benessere psicologico e una salute fisica inferiore rispetto alla popolazione generale. Alcuni studi evidenziano che nei caregiver di pazienti con demenza il minore benessere psico-fisico è in relazione ad una minore qualità del sonno. Un’altra variabile spesso associata allo stress cronico e correlata allo sviluppo di patologie fisiche (es. cardiache) è la vital exhaustion, un costrutto costituito da un’eccessiva affaticabilità, irritabilità e demoralizzazione. Non ci sono però studi che valutano l’effetto di questa variabile nella salute fisica e mentale dei caregiver. Il presente studio longitudinale intende indagare l’associazione tra caregiver burden e qualità della vita (sia fisica che mentale) e il possibile ruolo mediatore della vital exhaustion e qualità del sonno. Sono stati coinvolti nello studio 108 caregiver (M=62,54, DS±14,47 anni) a cui è stato somministrato un questionario self-report in tre occasioni diverse: alla baseline (t1), tre mesi dopo (t2) e un anno dopo (t3). Gli strumenti utilizzati sono stati: lo Screen for Caregiver Burden, il Maastricht Vital Exhaustion Questionnaire, il Pittsburgh Sleep Quality Index e il Short Form-36 Questionnaire. Dalle analisi di regressione e mediazione è emerso che il caregiver burden a t1 ha un effetto indiretto significativo sul benessere fisico e mentale (t3) mediante la qualità del sonno e la vital exhaustion a t2; in particolare più il caregiver è stressato peggiore sarà la sua salute fisica (effetto completamente mediato dalla vital exhaustion e dalla qualità del sonno) e mentale (effetto parzialmente mediato dalla vital exhaustion e dalla qualità del sonno). In conclusione, un maggiore interesse deve essere dato al costrutto della vital exhaustion nell’analisi dell’esperienza di caregiving, in quanto costrutto a sé stante e con un effetto indipendente sulla salute del caregiver.
Vital exhaustion, sonno e qualità della vita nei caregiver di pazienti affetti da malattia di Alzheimer / Singh Solorzano, C.; Grano, C.; Violani, C.; Lucidi, F.. - (2020), pp. 33-33. (Intervento presentato al convegno XIII Convegno nazionale di psicologia dell'invecchiamento tenutosi a Padova).
Vital exhaustion, sonno e qualità della vita nei caregiver di pazienti affetti da malattia di Alzheimer
Singh Solorzano C.
Primo
;Grano C.;Violani C.;Lucidi F.
2020
Abstract
La letteratura internazionale ha evidenziato come i caregiver di pazienti con malattia di Alzheimer presentino un benessere psicologico e una salute fisica inferiore rispetto alla popolazione generale. Alcuni studi evidenziano che nei caregiver di pazienti con demenza il minore benessere psico-fisico è in relazione ad una minore qualità del sonno. Un’altra variabile spesso associata allo stress cronico e correlata allo sviluppo di patologie fisiche (es. cardiache) è la vital exhaustion, un costrutto costituito da un’eccessiva affaticabilità, irritabilità e demoralizzazione. Non ci sono però studi che valutano l’effetto di questa variabile nella salute fisica e mentale dei caregiver. Il presente studio longitudinale intende indagare l’associazione tra caregiver burden e qualità della vita (sia fisica che mentale) e il possibile ruolo mediatore della vital exhaustion e qualità del sonno. Sono stati coinvolti nello studio 108 caregiver (M=62,54, DS±14,47 anni) a cui è stato somministrato un questionario self-report in tre occasioni diverse: alla baseline (t1), tre mesi dopo (t2) e un anno dopo (t3). Gli strumenti utilizzati sono stati: lo Screen for Caregiver Burden, il Maastricht Vital Exhaustion Questionnaire, il Pittsburgh Sleep Quality Index e il Short Form-36 Questionnaire. Dalle analisi di regressione e mediazione è emerso che il caregiver burden a t1 ha un effetto indiretto significativo sul benessere fisico e mentale (t3) mediante la qualità del sonno e la vital exhaustion a t2; in particolare più il caregiver è stressato peggiore sarà la sua salute fisica (effetto completamente mediato dalla vital exhaustion e dalla qualità del sonno) e mentale (effetto parzialmente mediato dalla vital exhaustion e dalla qualità del sonno). In conclusione, un maggiore interesse deve essere dato al costrutto della vital exhaustion nell’analisi dell’esperienza di caregiving, in quanto costrutto a sé stante e con un effetto indipendente sulla salute del caregiver.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.