Il saggio analizza tre casi studio di collaborazioni tra artisti e aziende ritenuti particolar-mente emblematici poiché nella prima metà del Novecento hanno portato all’invenzione di dispositivi sonori e/o luminosi destinati ad un’esecuzione dal vivo e all’istituzione di dipartimenti di ricerca congiunta tra ingegneri e artisti: l’incontro nel 1927 tra il dadaista Raoul Hausmann e l’ingegnere Daniel Broido dell’azienda elettrica AEG di Berlino che conduce al brevetto dell’Optofono, un dispositivo di conversione di luce in suono e vice-versa; la collaborazione tra il direttore d’orchestra Modest Altschuler e l’ingegnere Pre-ston S. Millar dell’Electrical Testing Laboratories che porta alla realizzazione del Chromola, un proiettore/tastiera di fasci luminosi; la mostra Nine Evenings: Theatre and Engineering, curata nel 1966 dall’artista Robert Rauschenberg e l’ingegnere della compagnia Bell Tele-phone Laboratories Billy Klüver, a partire dalla quale nasce il dipartimento E.A.T. (Experi-ments in Art and Technology), un centro di ricerca e sviluppo ad opera di artisti e ingegneri della Bell Telephone Laboratories. L’obiettivo è quello di portare in luce il ruolo che gli ar-tisti hanno avuto nel corso del Novecento come attori di anticipazione, sperimentazione e promozione di innovazione e sviluppo non solo di artefatti tecnico-culturali, ma anche di pratiche discorsive e metodologie di creazione e condivisione di sapere.
Utopie e mercato: il ruolo degli artisti nell’innovazione tecnologica / D'Amico, FLAVIA DALILA. - In: SCIAMI.RICERCHE. - ISSN 2532-3830. - (2019), pp. 28-54.
Utopie e mercato: il ruolo degli artisti nell’innovazione tecnologica
FLAVIA DALILA D'AMICO
2019
Abstract
Il saggio analizza tre casi studio di collaborazioni tra artisti e aziende ritenuti particolar-mente emblematici poiché nella prima metà del Novecento hanno portato all’invenzione di dispositivi sonori e/o luminosi destinati ad un’esecuzione dal vivo e all’istituzione di dipartimenti di ricerca congiunta tra ingegneri e artisti: l’incontro nel 1927 tra il dadaista Raoul Hausmann e l’ingegnere Daniel Broido dell’azienda elettrica AEG di Berlino che conduce al brevetto dell’Optofono, un dispositivo di conversione di luce in suono e vice-versa; la collaborazione tra il direttore d’orchestra Modest Altschuler e l’ingegnere Pre-ston S. Millar dell’Electrical Testing Laboratories che porta alla realizzazione del Chromola, un proiettore/tastiera di fasci luminosi; la mostra Nine Evenings: Theatre and Engineering, curata nel 1966 dall’artista Robert Rauschenberg e l’ingegnere della compagnia Bell Tele-phone Laboratories Billy Klüver, a partire dalla quale nasce il dipartimento E.A.T. (Experi-ments in Art and Technology), un centro di ricerca e sviluppo ad opera di artisti e ingegneri della Bell Telephone Laboratories. L’obiettivo è quello di portare in luce il ruolo che gli ar-tisti hanno avuto nel corso del Novecento come attori di anticipazione, sperimentazione e promozione di innovazione e sviluppo non solo di artefatti tecnico-culturali, ma anche di pratiche discorsive e metodologie di creazione e condivisione di sapere.File | Dimensione | Formato | |
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