Il contributo intende rileggere il saggio di Giulio Carlo Argan con il quale si apriva la rivista «Storia dell’arte» nel 1969, non per capire quali aspetti al suo interno possano ritenersi più difficili da aggiornare oggi ma per tentare l’operazione inversa: tornare al saggio per individuare in esso alcune questioni sulle quali è ancora importante interrogarsi. Il saggio tentava una sintesi di molti concetti che se in parte corrispondevano ad una riflessione continua di Argan sulla disciplina della storia dell’arte, per altro verso si ponevano come una sorta di programma tra principi verificati e questioni ancora da indagare. Alla luce del dibattito più recente sulla storia dell’arte, tra studi interdisciplinari, transnazionali e dialogo tra più culture e geografie, i nuovi approcci anziché porre in una nuova “crisi” la disciplina, diventano la frontiera per un campo di studi che nella convergenza delle prospettive metodologiche può continuare a interrogare la multiformità sia materiale che culturale dell’oggetto artistico nonché la complessità di quella «storia delle idee» che Argan affrontava con riflessioni lungimiranti nel suo saggio.
La Storia dell'arte di Giulio Carlo Argan / Subrizi, Carla. - In: STORIA DELL'ARTE. - ISSN 0392-4513. - 1/2-2019(2019), pp. 47-57.
La Storia dell'arte di Giulio Carlo Argan
Carla Subrizi
2019
Abstract
Il contributo intende rileggere il saggio di Giulio Carlo Argan con il quale si apriva la rivista «Storia dell’arte» nel 1969, non per capire quali aspetti al suo interno possano ritenersi più difficili da aggiornare oggi ma per tentare l’operazione inversa: tornare al saggio per individuare in esso alcune questioni sulle quali è ancora importante interrogarsi. Il saggio tentava una sintesi di molti concetti che se in parte corrispondevano ad una riflessione continua di Argan sulla disciplina della storia dell’arte, per altro verso si ponevano come una sorta di programma tra principi verificati e questioni ancora da indagare. Alla luce del dibattito più recente sulla storia dell’arte, tra studi interdisciplinari, transnazionali e dialogo tra più culture e geografie, i nuovi approcci anziché porre in una nuova “crisi” la disciplina, diventano la frontiera per un campo di studi che nella convergenza delle prospettive metodologiche può continuare a interrogare la multiformità sia materiale che culturale dell’oggetto artistico nonché la complessità di quella «storia delle idee» che Argan affrontava con riflessioni lungimiranti nel suo saggio.File | Dimensione | Formato | |
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