L’analisi è il frutto dell’applicazione di diversi modelli di triangolazione a un programma di ricerca, di durata ventennale, sulle origini della psicologia sociale (PS) italiana. A livello metodologico si sono triangolate metodologie quantitative e qualitative, mentre a livello dei dati si sono triangolati dati lessicografici – titoli e nomi degli autori di 559 articoli pubblicati sulla “Rivista di Psicologia”, dal 1905 al 1952 - e dati numerici – variabili editoriali e di contenuto. L’analisi ha consentito di delineare un quadro d’insieme degli albori della PS e dei suoi successivi sviluppi (Sensales, 2010; 2018). Essa ha evidenziato un’area tematica legata alla PS tra il 1935 e il 1952 centrata su questioni di metodo, sulla psicologia dei gruppi, sulla PS applicata e sulla vita sociale. L’area è marcata dalla presenza di due psicologi sociali: Angiola Massucco Costa (1902-2001), di formazione torinese e Antonio Miotto (1912-1997), formatosi tra Firenze e Bologna. Partendo da questo risultato si è focalizzata l’attenzione su questi due studiosi attraverso una ricostruzione storica di tipo narrativo che mostra in primo luogo il loro radicamento nell’Italia del Nord. Infatti Massucco Costa insegnerà presso l’università di Torino, dirigendo anche il primo istituto di psicologia sociale e del lavoro, e Miotto presso la Statale di Milano. Si mostrerà come entrambi contribuirono in modo determinante alla nascita della “moderna” PS (Allport, 1954) caratterizzata dal primato della PS psicologica, individuocentrica e sperimentale.
Angiola Massucco Costa, Antonio Miotto e la nascita della “moderna” psicologia sociale italiana / Sensales, Gilda. - (2019), pp. 129-144. (Intervento presentato al convegno Ricordare il passato per costruire il futuro: la memoria storica della psicologia tenutosi a Pavia; Italy).
Angiola Massucco Costa, Antonio Miotto e la nascita della “moderna” psicologia sociale italiana
Gilda Sensales
2019
Abstract
L’analisi è il frutto dell’applicazione di diversi modelli di triangolazione a un programma di ricerca, di durata ventennale, sulle origini della psicologia sociale (PS) italiana. A livello metodologico si sono triangolate metodologie quantitative e qualitative, mentre a livello dei dati si sono triangolati dati lessicografici – titoli e nomi degli autori di 559 articoli pubblicati sulla “Rivista di Psicologia”, dal 1905 al 1952 - e dati numerici – variabili editoriali e di contenuto. L’analisi ha consentito di delineare un quadro d’insieme degli albori della PS e dei suoi successivi sviluppi (Sensales, 2010; 2018). Essa ha evidenziato un’area tematica legata alla PS tra il 1935 e il 1952 centrata su questioni di metodo, sulla psicologia dei gruppi, sulla PS applicata e sulla vita sociale. L’area è marcata dalla presenza di due psicologi sociali: Angiola Massucco Costa (1902-2001), di formazione torinese e Antonio Miotto (1912-1997), formatosi tra Firenze e Bologna. Partendo da questo risultato si è focalizzata l’attenzione su questi due studiosi attraverso una ricostruzione storica di tipo narrativo che mostra in primo luogo il loro radicamento nell’Italia del Nord. Infatti Massucco Costa insegnerà presso l’università di Torino, dirigendo anche il primo istituto di psicologia sociale e del lavoro, e Miotto presso la Statale di Milano. Si mostrerà come entrambi contribuirono in modo determinante alla nascita della “moderna” PS (Allport, 1954) caratterizzata dal primato della PS psicologica, individuocentrica e sperimentale.File | Dimensione | Formato | |
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