Lo studio si concentra su un campione di più di quattrocento "avvisi" manoscritti della Biblioteca Apostolica Vaticana, relativi agli anni 1631-35 e 1638. Ne scaturisce un quadro articolato: il notiziario manoscritto di argomento bellico era minuzioso. Il culto del dettaglio costituiva la cifra della sua credibilità. Quando poi trattava di battaglie, come quella di Lützen, chi scriveva i fogli manoscritti di notizie non cedeva al clima di scontro confessionale visibile nei testi a stampa. L'intero campo politico, allo stesso modo, viene seguito da vicino: possibili alleanze, trattative per la conclusione del conflitto, movimenti di ministri e plenipotenziari, interventi delle Diete tornano frequentemente negli "avvisi" del campione preso in esame. Non regge dunque l'immagine dei notiziari manoscritti del Seicento finora delineata dalla storiografia: persi nei pettegolezzi, nelle informazioni di interesse privato; tipici di un'Europa del Sud che si teneva lontana da quell'upgrade che stava portando ai notiziari a stampa. I notiziari manoscritti, con cadenza regolare, ad un tempo sollecitavano e soddisfacevano una curiosità inedita, di vastissimo raggio. Giunta a maturazione proprio nei primi decenni del Seicento, mentre infuriava la Guerra dei Trent'anni.
Andiamo un poco fra le corazze e li strepiti di morte. Gli Avvisi della Biblioteca Vaticana e la Guerra dei Trent’Anni / Brunelli, Giampiero. - In: RIVISTA STORICA ITALIANA. - ISSN 0035-7073. - CCXXX:(2018), pp. 947-983.
Andiamo un poco fra le corazze e li strepiti di morte. Gli Avvisi della Biblioteca Vaticana e la Guerra dei Trent’Anni
Brunelli, Giampiero
2018
Abstract
Lo studio si concentra su un campione di più di quattrocento "avvisi" manoscritti della Biblioteca Apostolica Vaticana, relativi agli anni 1631-35 e 1638. Ne scaturisce un quadro articolato: il notiziario manoscritto di argomento bellico era minuzioso. Il culto del dettaglio costituiva la cifra della sua credibilità. Quando poi trattava di battaglie, come quella di Lützen, chi scriveva i fogli manoscritti di notizie non cedeva al clima di scontro confessionale visibile nei testi a stampa. L'intero campo politico, allo stesso modo, viene seguito da vicino: possibili alleanze, trattative per la conclusione del conflitto, movimenti di ministri e plenipotenziari, interventi delle Diete tornano frequentemente negli "avvisi" del campione preso in esame. Non regge dunque l'immagine dei notiziari manoscritti del Seicento finora delineata dalla storiografia: persi nei pettegolezzi, nelle informazioni di interesse privato; tipici di un'Europa del Sud che si teneva lontana da quell'upgrade che stava portando ai notiziari a stampa. I notiziari manoscritti, con cadenza regolare, ad un tempo sollecitavano e soddisfacevano una curiosità inedita, di vastissimo raggio. Giunta a maturazione proprio nei primi decenni del Seicento, mentre infuriava la Guerra dei Trent'anni.File | Dimensione | Formato | |
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