L’obiettivo del presente articolo è quello di gettare luce sugli eventi che hanno portato alla nascita dell’Aquila, nel 1254, e sugli elementi che condizionarono il suo sviluppo nel cinquantennio successivo, fino all'inizio del regno di Roberto d'Angiò, quando la città ha ormai una fisionomia stabile e consolidata. Per far ciò, si cercherà di analizzare le fonti in nostro possesso (una lettera di Gregorio IX, il privilegio di Corrado IV, una lettera di Alessandro IV, la missiva del Comune aquilano al re d’Inghilterra, le cronache dello pseudo-Iamsilla e di Saba Malaspina e per finire la Cronica di Buccio da Ranallo) mettendole in relazione tra loro per meglio delineare l'evoluzione degli eventi. Si cercherà poi di verificare l'ipotesi avanzata da Alessandro Clementi sul coinvolgimento dell'Ordine cisterciense nel processo fondativo, attraverso un'analisi del rapporto tra l'Ordine e L’Aquila e un confronto in ottica comparativa di questo rapporto con quello tenuto negli stessi anni dall’Ordine in Aquitania, dove prese parte al fenomeno delle bastides. Infine, si cercherà di individuare le cause della crescente autonomia aquilana sotto Carlo I e Carlo II d’Angiò.
La fondazione della città di L’Aquila / Casalboni, Andrea. - In: EUROSTUDIUM3W. - ISSN 1973-9443. - 30:gennaio-marzo 2014(2014), pp. 65-93.
La fondazione della città di L’Aquila
Andrea Casalboni
2014
Abstract
L’obiettivo del presente articolo è quello di gettare luce sugli eventi che hanno portato alla nascita dell’Aquila, nel 1254, e sugli elementi che condizionarono il suo sviluppo nel cinquantennio successivo, fino all'inizio del regno di Roberto d'Angiò, quando la città ha ormai una fisionomia stabile e consolidata. Per far ciò, si cercherà di analizzare le fonti in nostro possesso (una lettera di Gregorio IX, il privilegio di Corrado IV, una lettera di Alessandro IV, la missiva del Comune aquilano al re d’Inghilterra, le cronache dello pseudo-Iamsilla e di Saba Malaspina e per finire la Cronica di Buccio da Ranallo) mettendole in relazione tra loro per meglio delineare l'evoluzione degli eventi. Si cercherà poi di verificare l'ipotesi avanzata da Alessandro Clementi sul coinvolgimento dell'Ordine cisterciense nel processo fondativo, attraverso un'analisi del rapporto tra l'Ordine e L’Aquila e un confronto in ottica comparativa di questo rapporto con quello tenuto negli stessi anni dall’Ordine in Aquitania, dove prese parte al fenomeno delle bastides. Infine, si cercherà di individuare le cause della crescente autonomia aquilana sotto Carlo I e Carlo II d’Angiò.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.