L’intenzione di edificare un abitato ai piedi della fortezza di Ripa di Corno, infra fines Regni e in posizione tale da controllare le strade che conducevano in direzione di Rieti e di Spoleto, compare per la prima volta nell’ordine regio indirizzato al Giustiziere d’Abruzzo Ultra Giovanni Scoto il 16 luglio 1278. Carlo I incarica il Giustiziere di far risiedere gli abitanti della Vallis Arnarie nel luogo selezionato da una commissione composta dal Giustiziere stesso, da Matteo de Plexiaco, milite e familiare regio, dal giudice Basilio de Vigiliis, «receptori et expensori fiscalis pecunie», dal Capitano di L’Aquila e da Teodino de Rodio, che sarà anche il primo capitano regio del neonato insediamento. Alla morte di Teodino, sul finire del 1278, sarà nominato capitano della nuova fondazione il figlio Berardo, e proprio in quest’occasione appare per la prima volta nelle fonti il nome “Gonessa”, città che costituisce un caso paradigmatico delle strategie adottate dai sovrani angioini per le loro fondazioni ai confini del Regno.
«pro cohercitione hominum»: Leonessa e le città di fondazione angioina ai confini del Regno di Sicilia tra XIII e XIV secolo / Casalboni, Andrea. - In: EUROSTUDIUM3W. - ISSN 1973-9443. - 48:luglio-settembre 2018(2018), pp. 59-80.
«pro cohercitione hominum»: Leonessa e le città di fondazione angioina ai confini del Regno di Sicilia tra XIII e XIV secolo
Andrea Casalboni
2018
Abstract
L’intenzione di edificare un abitato ai piedi della fortezza di Ripa di Corno, infra fines Regni e in posizione tale da controllare le strade che conducevano in direzione di Rieti e di Spoleto, compare per la prima volta nell’ordine regio indirizzato al Giustiziere d’Abruzzo Ultra Giovanni Scoto il 16 luglio 1278. Carlo I incarica il Giustiziere di far risiedere gli abitanti della Vallis Arnarie nel luogo selezionato da una commissione composta dal Giustiziere stesso, da Matteo de Plexiaco, milite e familiare regio, dal giudice Basilio de Vigiliis, «receptori et expensori fiscalis pecunie», dal Capitano di L’Aquila e da Teodino de Rodio, che sarà anche il primo capitano regio del neonato insediamento. Alla morte di Teodino, sul finire del 1278, sarà nominato capitano della nuova fondazione il figlio Berardo, e proprio in quest’occasione appare per la prima volta nelle fonti il nome “Gonessa”, città che costituisce un caso paradigmatico delle strategie adottate dai sovrani angioini per le loro fondazioni ai confini del Regno.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.