The article analyzes the normative concept of good of numismatic interest in the particularities that it presents with respect to the general concept of cultural good. The aforementioned peculiarities derive from the fact that coins, since ancient times, have been characterized not by their "uniqueness" (as usually happens with other cultural heritage), but by their "seriality". The legislator seems to take note of this in the definition of things of numismatic interest contained in art. 10, paragraph 4, lett. b) of the Code of Cultural Heritage, by virtue of which coins of cultural interest are those that "in relation to the time, the production materials, as well as the context of reference, have a rarity or value". Starting from this definition, the article focuses on the analysis of the prevailing jurisprudential orientations which, by forcing the normative data and leveraging on the archaeological interest recognizable in every type of coin found in the subsoil, have extended the criminal protection of things of numismatic interest also to those without any particular merit, thus substantially applying analogously in malam partem the incriminating rules provided for by the Code of Cultural Heritage. Upon the outcome of this analysis, the Author proposes to return to a more balanced interpretation of the rules on the protection of things of numismatic interest, acknowledging some timid and more recent confirmations of this more guaranteeist orientation also deriving from the jurisprudence of legitimacy

L'articolo analizza il concetto normativo di bene di interesse numismatico nelle particolarità che esso presenta rispetto al concetto generale di bene culturale. Le suddette particolarità traggono origine dal fatto che le monete, sin dall'antichità, si connotano non per la loro "unicità" (come di solito accade per gli altri beni culturali), ma per la loro "serialità". Di ciò il legislatore sembra prendere atto nella definizione di cose di interesse numismatico contenuta nell'art. 10, comma 4, lett. b) del Codice dei Beni Culturali, in forza della quale sono tali quelle monete che "in rapporto all'epoca, ai materiali di produzione, nonché al contesto di riferimento, abbiano carattere di rarità o di pregio". Partendo da questa definizione l'articolo si concentra sull'analisi degli orientamenti giurisprudenziali prevalenti che, forzando il dato normativo e facendo leva sull'interesse archeologico ravvisabile in ogni tipo di moneta ritrovata nel sottosuolo, hanno esteso la tutela penale delle cose di interesse numismatico anche a quelle prive di qualsiasi particolare pregio, così sostanzialmente applicando analogicamente in malam partem le norme incriminatrici previste dal Codice dei Beni Culturali. All'esito di tale analisi l'A. propone di ritornare ad una più equilibrata interpretazione delle norme in tema di protezione delle cose di interesse numismatico, dando atto di alcune timide e più recenti conferme di questo orientamento più garantista provenienti anche dalla giurisprudenza di legittimità

La tutela penale dei beni di interesse numismatico / Borgogno, R.. - (2020), pp. 25-53. (Intervento presentato al convegno La tutela dei beni di interesse numismatico tenutosi a Università di Roma "Tor Vergata").

La tutela penale dei beni di interesse numismatico

R. Borgogno
2020

Abstract

The article analyzes the normative concept of good of numismatic interest in the particularities that it presents with respect to the general concept of cultural good. The aforementioned peculiarities derive from the fact that coins, since ancient times, have been characterized not by their "uniqueness" (as usually happens with other cultural heritage), but by their "seriality". The legislator seems to take note of this in the definition of things of numismatic interest contained in art. 10, paragraph 4, lett. b) of the Code of Cultural Heritage, by virtue of which coins of cultural interest are those that "in relation to the time, the production materials, as well as the context of reference, have a rarity or value". Starting from this definition, the article focuses on the analysis of the prevailing jurisprudential orientations which, by forcing the normative data and leveraging on the archaeological interest recognizable in every type of coin found in the subsoil, have extended the criminal protection of things of numismatic interest also to those without any particular merit, thus substantially applying analogously in malam partem the incriminating rules provided for by the Code of Cultural Heritage. Upon the outcome of this analysis, the Author proposes to return to a more balanced interpretation of the rules on the protection of things of numismatic interest, acknowledging some timid and more recent confirmations of this more guaranteeist orientation also deriving from the jurisprudence of legitimacy
2020
La tutela dei beni di interesse numismatico
L'articolo analizza il concetto normativo di bene di interesse numismatico nelle particolarità che esso presenta rispetto al concetto generale di bene culturale. Le suddette particolarità traggono origine dal fatto che le monete, sin dall'antichità, si connotano non per la loro "unicità" (come di solito accade per gli altri beni culturali), ma per la loro "serialità". Di ciò il legislatore sembra prendere atto nella definizione di cose di interesse numismatico contenuta nell'art. 10, comma 4, lett. b) del Codice dei Beni Culturali, in forza della quale sono tali quelle monete che "in rapporto all'epoca, ai materiali di produzione, nonché al contesto di riferimento, abbiano carattere di rarità o di pregio". Partendo da questa definizione l'articolo si concentra sull'analisi degli orientamenti giurisprudenziali prevalenti che, forzando il dato normativo e facendo leva sull'interesse archeologico ravvisabile in ogni tipo di moneta ritrovata nel sottosuolo, hanno esteso la tutela penale delle cose di interesse numismatico anche a quelle prive di qualsiasi particolare pregio, così sostanzialmente applicando analogicamente in malam partem le norme incriminatrici previste dal Codice dei Beni Culturali. All'esito di tale analisi l'A. propone di ritornare ad una più equilibrata interpretazione delle norme in tema di protezione delle cose di interesse numismatico, dando atto di alcune timide e più recenti conferme di questo orientamento più garantista provenienti anche dalla giurisprudenza di legittimità
beni culturali; cose di interesse numismatico; impossessamento illecito; confisca
04 Pubblicazione in atti di convegno::04b Atto di convegno in volume
La tutela penale dei beni di interesse numismatico / Borgogno, R.. - (2020), pp. 25-53. (Intervento presentato al convegno La tutela dei beni di interesse numismatico tenutosi a Università di Roma "Tor Vergata").
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/11573/1400949
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