Il lavoro si pone l’obiettivo di indagare il dolo di pericolo con particolare riferimento ai delitti di bancarotta. L’ambito del diritto penale fallimentare e della nuova crisi d’impresa, invero, sembra essere terreno d’elezione per poter verificare in che modo la tipicità oggettiva dell’illecito di pericolo si rifletta anche sul piano soggettivo, modificando in particolare l’oggetto del dolo ed il suo accertamento. Si cercherà inoltre di argomentare nel senso che, nei delitti di bancarotta, la selezione delle condotte conformi al tipo descritto dal legislatore debba avvenire prima sul piano “oggettivo”, mediante la verifica della concreta idoneità delle stesse a porre in pericolo l’integrità della garanzia patrimoniale, per poi investire il profilo “soggettivo”, dovendo tale idoneità essere rappresentata da parte dell’agente. Solo in tal modo sarà possibile circoscrivere la risposta penale al fatto proprio e colpevole, escludendo forme oggettive e presuntive di responsabilità.
Il dolo di pericolo nella bancarotta fraudolenta / POGGI D'ANGELO, Marina. - In: RIVISTA ITALIANA DI DIRITTO E PROCEDURA PENALE. - ISSN 0557-1391. - 62:4(2019), pp. 2129-2155.
Il dolo di pericolo nella bancarotta fraudolenta
Marina Poggi d'Angelo
2019
Abstract
Il lavoro si pone l’obiettivo di indagare il dolo di pericolo con particolare riferimento ai delitti di bancarotta. L’ambito del diritto penale fallimentare e della nuova crisi d’impresa, invero, sembra essere terreno d’elezione per poter verificare in che modo la tipicità oggettiva dell’illecito di pericolo si rifletta anche sul piano soggettivo, modificando in particolare l’oggetto del dolo ed il suo accertamento. Si cercherà inoltre di argomentare nel senso che, nei delitti di bancarotta, la selezione delle condotte conformi al tipo descritto dal legislatore debba avvenire prima sul piano “oggettivo”, mediante la verifica della concreta idoneità delle stesse a porre in pericolo l’integrità della garanzia patrimoniale, per poi investire il profilo “soggettivo”, dovendo tale idoneità essere rappresentata da parte dell’agente. Solo in tal modo sarà possibile circoscrivere la risposta penale al fatto proprio e colpevole, escludendo forme oggettive e presuntive di responsabilità.File | Dimensione | Formato | |
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