The recent attempt by some Regions to obtain wider autonomies through the path envisaged by the third paragraph of art. 116 of the Constitution, poses several problems, both theoretical and practical. Among these it is necessary to mention those relating to the role of the Parliament and the acknowledgment of its necessary “centrality”. First of all with regards to the process for the attribution of further forms of autonomy. Furthermore, since Parliament is the most suitable place to make connections and compensations of the regional differentiations in order to obtain a uniform rebalancing. All this leads us to reflect, once again, on the on the longstanding, but never outdated issue of the transformation of the Senate into the Chamber of territorial autonomies. At the same time, however, also on the opportunity to equip the representative body with innovative control tools, placed at a later stage than the deliberative process, in particular through the activity of policy evaluation, now considered central for contemporary Parliaments.

Il recente tentativo di alcune Regioni di ottenere più ampie autonomie, attraverso il percorso previsto dal terzo comma dell’art. 116 della Costituzione, pone numerosi problemi, teorici e pratici. Tra questi certamente meritano attenzione quelli relativi al ruolo del Parlamento ed al riconoscimento della sua necessaria “centralità”, sia nell’iter per l’attribuzione di ulteriori forme di autonomia, sia in quanto luogo più idoneo a realizzare il raccordo e la compensazione della differenziazione in funzione di riequilibrio unitario. Tutto ciò induce così a riflettere, ancora una volta, sull’annoso ma mai superato tema della trasformazione del Senato in Camera delle autonomie territoriali. Al tempo stesso, però, anche sull’opportunità di dotare l’organo rappresentativo di strumenti innovativi di controllo “a valle” del processo deliberativo, in una fase successiva quindi all’approvazione della legge di differenziazione, in particolare attraverso l’attività di valutazione delle politiche pubbliche, ritenuta ormai centrale per i Parlamenti contemporanei.

Il Parlamento che c'è e il Parlamento che dovrebbe esserci. Riflessioni su autonomia differenziata e ruolo delle Camere / Rodomonte, Maria Grazia. - In: DIRITTI REGIONALI. - ISSN 2465-2709. - 1(2020), pp. 78-109.

Il Parlamento che c'è e il Parlamento che dovrebbe esserci. Riflessioni su autonomia differenziata e ruolo delle Camere

Maria Grazia Rodomonte
2020

Abstract

The recent attempt by some Regions to obtain wider autonomies through the path envisaged by the third paragraph of art. 116 of the Constitution, poses several problems, both theoretical and practical. Among these it is necessary to mention those relating to the role of the Parliament and the acknowledgment of its necessary “centrality”. First of all with regards to the process for the attribution of further forms of autonomy. Furthermore, since Parliament is the most suitable place to make connections and compensations of the regional differentiations in order to obtain a uniform rebalancing. All this leads us to reflect, once again, on the on the longstanding, but never outdated issue of the transformation of the Senate into the Chamber of territorial autonomies. At the same time, however, also on the opportunity to equip the representative body with innovative control tools, placed at a later stage than the deliberative process, in particular through the activity of policy evaluation, now considered central for contemporary Parliaments.
2020
Il recente tentativo di alcune Regioni di ottenere più ampie autonomie, attraverso il percorso previsto dal terzo comma dell’art. 116 della Costituzione, pone numerosi problemi, teorici e pratici. Tra questi certamente meritano attenzione quelli relativi al ruolo del Parlamento ed al riconoscimento della sua necessaria “centralità”, sia nell’iter per l’attribuzione di ulteriori forme di autonomia, sia in quanto luogo più idoneo a realizzare il raccordo e la compensazione della differenziazione in funzione di riequilibrio unitario. Tutto ciò induce così a riflettere, ancora una volta, sull’annoso ma mai superato tema della trasformazione del Senato in Camera delle autonomie territoriali. Al tempo stesso, però, anche sull’opportunità di dotare l’organo rappresentativo di strumenti innovativi di controllo “a valle” del processo deliberativo, in una fase successiva quindi all’approvazione della legge di differenziazione, in particolare attraverso l’attività di valutazione delle politiche pubbliche, ritenuta ormai centrale per i Parlamenti contemporanei.
regionalismo; differenziazione; autonomia; Parlamento
01 Pubblicazione su rivista::01a Articolo in rivista
Il Parlamento che c'è e il Parlamento che dovrebbe esserci. Riflessioni su autonomia differenziata e ruolo delle Camere / Rodomonte, Maria Grazia. - In: DIRITTI REGIONALI. - ISSN 2465-2709. - 1(2020), pp. 78-109.
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/11573/1396370
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