Il saggio prende in esame alcuni disegni, inediti oppure per la prima volta dettagliatamente analizzati, relativi ad una delle più importanti dimore bolognesi del secondo Cinquecento, palazzo Magnani, capolavoro del pittore, incisore, teorico ed architetto Domenico Tibaldi (1541-1583). I disegni consentono di chiarire alcuni momenti essenziali della storia del palazzo e delle sue trasformazioni interne. Il primo, un'inedita pianta cinquecentesca, documenta, unitamente ad una perizia contemporanea, il tardo-quattrocentesco palazzo Magnani, poi trasformato dal 1577 nella fabbrica attuale. L'analisi del secondo, una pianta del 1678 anch'essa inedita, e delle informazioni desunte da un inventario dei beni mobili familiari del 1604, permette di ricostruire la distribuzione originaria di parte del piano nobile dell'edificio. Infine, una pianta datata al 1721, insieme ad una dettagliata descrizione del palazzo (1754) ed ai rilievi di Angelo Venturoli allegati ad una perizia del 1798, testimonia le successive trasformazioni dell'appartamento nobile rivolto verso l'antistante chiesa di San Giacomo Maggiore.
Disegni vecchi e nuovi relativi a palazzo Magnani in Bologna / Ricci, Maurizio. - In: PALLADIO. - ISSN 0031-0379. - STAMPA. - XX, 39:(2007), pp. 37-46.
Disegni vecchi e nuovi relativi a palazzo Magnani in Bologna
RICCI, MAURIZIO
2007
Abstract
Il saggio prende in esame alcuni disegni, inediti oppure per la prima volta dettagliatamente analizzati, relativi ad una delle più importanti dimore bolognesi del secondo Cinquecento, palazzo Magnani, capolavoro del pittore, incisore, teorico ed architetto Domenico Tibaldi (1541-1583). I disegni consentono di chiarire alcuni momenti essenziali della storia del palazzo e delle sue trasformazioni interne. Il primo, un'inedita pianta cinquecentesca, documenta, unitamente ad una perizia contemporanea, il tardo-quattrocentesco palazzo Magnani, poi trasformato dal 1577 nella fabbrica attuale. L'analisi del secondo, una pianta del 1678 anch'essa inedita, e delle informazioni desunte da un inventario dei beni mobili familiari del 1604, permette di ricostruire la distribuzione originaria di parte del piano nobile dell'edificio. Infine, una pianta datata al 1721, insieme ad una dettagliata descrizione del palazzo (1754) ed ai rilievi di Angelo Venturoli allegati ad una perizia del 1798, testimonia le successive trasformazioni dell'appartamento nobile rivolto verso l'antistante chiesa di San Giacomo Maggiore.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.