The first edition of the Canti (Piatti, 1831) presents an elaborate structure that can be divided into three relatively autonomous parts, also from a stylistic and lexical point of view. The style, in the first part, proves to be lofty. In the second, soberer. In the third, it is medium, oscillating between the parataxis and the hypotaxis. The lexicon, in the first part, is taken either from the elevated heritage from the Italian poetry or directly from the Latin. In the second, it is based on a more colloquial register, but of literary origin, which excludes any form of magniloquence. In the third, on refined but not solemn words, that come from the selection of the traditional lyric language implemented by the poets of the Arcadia Academy.

L'edizione Piatti dei Canti presenta una struttura elaborata che si può suddividere in tre blocchi relativamente autonomi anche dal punto di vista stilistico-lessicale. Lo stile, nel primo blocco, si rivela sostenuto. Nel secondo, più umile ma mai basso. Nel terzo, risulta medio, oscillante tra la paratassi e l’ipotassi. Il lessico, nel primo blocco, è tratto o dal patrimonio aulico della lirica italiana o direttamente dal latino. Nel secondo, si poggia su un registro più colloquiale, ma di provenienza letteraria, che esclude ogni forma di magniloquenza. Nel terzo, su vocaboli raffinati ma non solenni che seguono un intento di selezione di stampo arcadico del linguaggio lirico tradizionale per raggiungere una comprensione immediata.

Analisi stilistico-strutturale dell'edizione 1831 dei "Canti" leopardiani / Marati, Paolo. - In: STUDI (E TESTI) ITALIANI. - ISSN 1724-3653. - 43.1(2019), pp. 71-141.

Analisi stilistico-strutturale dell'edizione 1831 dei "Canti" leopardiani

Paolo Marati
2019

Abstract

The first edition of the Canti (Piatti, 1831) presents an elaborate structure that can be divided into three relatively autonomous parts, also from a stylistic and lexical point of view. The style, in the first part, proves to be lofty. In the second, soberer. In the third, it is medium, oscillating between the parataxis and the hypotaxis. The lexicon, in the first part, is taken either from the elevated heritage from the Italian poetry or directly from the Latin. In the second, it is based on a more colloquial register, but of literary origin, which excludes any form of magniloquence. In the third, on refined but not solemn words, that come from the selection of the traditional lyric language implemented by the poets of the Arcadia Academy.
2019
L'edizione Piatti dei Canti presenta una struttura elaborata che si può suddividere in tre blocchi relativamente autonomi anche dal punto di vista stilistico-lessicale. Lo stile, nel primo blocco, si rivela sostenuto. Nel secondo, più umile ma mai basso. Nel terzo, risulta medio, oscillante tra la paratassi e l’ipotassi. Il lessico, nel primo blocco, è tratto o dal patrimonio aulico della lirica italiana o direttamente dal latino. Nel secondo, si poggia su un registro più colloquiale, ma di provenienza letteraria, che esclude ogni forma di magniloquenza. Nel terzo, su vocaboli raffinati ma non solenni che seguono un intento di selezione di stampo arcadico del linguaggio lirico tradizionale per raggiungere una comprensione immediata.
Giacomo Leopardi; Canti; Filologia italiana
01 Pubblicazione su rivista::01a Articolo in rivista
Analisi stilistico-strutturale dell'edizione 1831 dei "Canti" leopardiani / Marati, Paolo. - In: STUDI (E TESTI) ITALIANI. - ISSN 1724-3653. - 43.1(2019), pp. 71-141.
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/11573/1389955
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