Il tema decorativo del soffitto a lacunari è assai diffuso nelle trasformazioni effettuate epoca posttridentina all’interno di antiche basiliche. Questo può essere interpretato, alla luce dell’aspirazione che caratterizza alcuni ambienti della cultura cattolica del XVI secolo, come una modificazione della spazialità antica rivolta al recupero materiale e comportamentale del cristianesimo primitivo. Nel tardo Cinquecento la valorizzazione del patrimonio architettonico religioso, e con esso la riproposizione del lacunare, viene affrontata come un chiaro rinvio a soluzioni formali presenti in alcune basiliche romane dell’antichità che costituiscono testimonianze tangibili del valore storico delle origini della Chiesa. All’interno di questo spirito conciliare si possono inquadrare le trasformazioni volute dal cardinale Altemps in Santa Maria in Trastevere, un programma ambizioso che si è attuato nel tempo e all’interno del quale è inscrivibile anche la realizzazione del nuovo cassettonato ligneo per il transetto; un’opera i cui caratteri iconografico-figurativi, letti comparativamente ai riscontri documentari rinvenuti presso l’Archivio Storico del Vicariato di Roma, consentono di riferire all’arte del Cavalier D’Arpino.
l'impiego del soffitto a lacunari nelle trasformazioni cinquecentesche di Santa Maria in Trastevere / Vitiello, Maria. - 2:(2017), pp. 166-173. (Intervento presentato al convegno Conoscere, conservare, valorizzare il patrimonio culturale religioso tenutosi a Verona - Vicenza).
l'impiego del soffitto a lacunari nelle trasformazioni cinquecentesche di Santa Maria in Trastevere
Vitiello, Maria
Primo
2017
Abstract
Il tema decorativo del soffitto a lacunari è assai diffuso nelle trasformazioni effettuate epoca posttridentina all’interno di antiche basiliche. Questo può essere interpretato, alla luce dell’aspirazione che caratterizza alcuni ambienti della cultura cattolica del XVI secolo, come una modificazione della spazialità antica rivolta al recupero materiale e comportamentale del cristianesimo primitivo. Nel tardo Cinquecento la valorizzazione del patrimonio architettonico religioso, e con esso la riproposizione del lacunare, viene affrontata come un chiaro rinvio a soluzioni formali presenti in alcune basiliche romane dell’antichità che costituiscono testimonianze tangibili del valore storico delle origini della Chiesa. All’interno di questo spirito conciliare si possono inquadrare le trasformazioni volute dal cardinale Altemps in Santa Maria in Trastevere, un programma ambizioso che si è attuato nel tempo e all’interno del quale è inscrivibile anche la realizzazione del nuovo cassettonato ligneo per il transetto; un’opera i cui caratteri iconografico-figurativi, letti comparativamente ai riscontri documentari rinvenuti presso l’Archivio Storico del Vicariato di Roma, consentono di riferire all’arte del Cavalier D’Arpino.File | Dimensione | Formato | |
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