Tra i molti approcci alla rigenerazione urbana che stanno dimostrando oggi una maggiore efficacia, è possibile distinguere una categoria d'interventi accomunati dalla predilezioni per la 'piccola scala', quella dell’edificio, del piccolo spazio urbano o del lotto inutilizzato. Sono interventi dotati certamente di una forte eterogeneità e dotati di una spontanea vocazione all'ibridazione reciproca, si annoverano infatti l’orto e il giardino comunitario, l’intervento di 'guerrilla gardening', l’occupazione temporanea di spazi pubblici per eventi, la riqualificazione di spazi abbandonati allestiti per attività collettive. Questo approccio al riuso della città riesce efficacemente a coniugare esigenze della contemporaneità come: temporaneità e processualità dell’azione trasformativa, partecipazione sociale, e attenzione ecologica, divenendo a dispetto della sua dimensione uno strumento di rivitalizzazione diffusa, e se integrato all’interno di strategie pubbliche può risultare uno strumento efficace per l’intervento nella città costruita, soprattutto nella città “durante e dopo la crisi”.
I “vuoti” urbani: da zone grigie a luoghi d’incontro. Quando il retrofit è reintegrazione del valore sociale. L’esperienza romana / Vitiello, Maria. - In: PLANUM. - ISSN 1723-0993. - 2:27(2013), pp. 44-50. (Intervento presentato al convegno Atti della XVI Conferenza Nazionale SIU, Società Nazionale Urbanisti, Urbanistica per una diversa crescita tenutosi a Napoli).
I “vuoti” urbani: da zone grigie a luoghi d’incontro. Quando il retrofit è reintegrazione del valore sociale. L’esperienza romana
Vitiello, Maria
Primo
2013
Abstract
Tra i molti approcci alla rigenerazione urbana che stanno dimostrando oggi una maggiore efficacia, è possibile distinguere una categoria d'interventi accomunati dalla predilezioni per la 'piccola scala', quella dell’edificio, del piccolo spazio urbano o del lotto inutilizzato. Sono interventi dotati certamente di una forte eterogeneità e dotati di una spontanea vocazione all'ibridazione reciproca, si annoverano infatti l’orto e il giardino comunitario, l’intervento di 'guerrilla gardening', l’occupazione temporanea di spazi pubblici per eventi, la riqualificazione di spazi abbandonati allestiti per attività collettive. Questo approccio al riuso della città riesce efficacemente a coniugare esigenze della contemporaneità come: temporaneità e processualità dell’azione trasformativa, partecipazione sociale, e attenzione ecologica, divenendo a dispetto della sua dimensione uno strumento di rivitalizzazione diffusa, e se integrato all’interno di strategie pubbliche può risultare uno strumento efficace per l’intervento nella città costruita, soprattutto nella città “durante e dopo la crisi”.File | Dimensione | Formato | |
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