Piani nel conflitto

The construction of a proposal for the Masterplan of Hebron offered subject to observation from near the city. The project proposal had been promoted within a decentralized cooperation program sponsored by the departments of Planning and Cooperation of the Province of Naples. After two years from that processing, it still seems to contain elements relevant to an understanding of this city. Which, by the way, has just obtained the inclusion in the list of UNESCO sites, for the area of ​​the old town, at the end of an interesting process of urban regeneration. In addition to knowledge of an area intriguing and complex, the hypothesis of the Masterplan reveals an unprecedented "demand planning" how to plan where there are "neither a land nor a people." A fascinating dilemma for a plan - still no result and no funding - that responded to a request for support, clearly expressed by the members of the Municipality Hebronite. And that calls for a reflection on space planning in the conflict.

La costruzione di una proposta per il Masterplan di Hebron ha offerto materia per un'osservazione da vicino della città. La proposta progettuale era stata promossa all’interno di un programma di cooperazione decentrata promossa dagli assessorati alla Cooperazione e all’Urbanistica della Provincia di Napoli . Dopo due anni da quella elaborazione, essa sembra ancora contenere elementi utili per la conoscenza di questa città. La quale, tra l’altro, ha appena ottenuto l’inserimento nella lista dei siti dell’Unesco, per l’area della città vecchia, alla fine di un interessante processo di riqualificazione urbana. Oltre alla conoscenza di un territorio intrigante e complesso, l’ipotesi del Masterplan rivela un'inedita “domanda di pianificazione”: come sia possibile pianificare laddove non ci siano “né una terra né un popolo” . Un dilemma affascinante per un piano – tuttora senza seguito e senza finanziamento – che rispondeva a una richiesta di supporto, espressa chiaramente dai membri della Municipalità hebronita. E che sollecita una riflessione sullo spazio della pianificazione nel conflitto.