Recenti ricerche hanno messo in luce che il giudizio sociale si organizza prevalentemente intorno a tre dimensioni fondamentali – moralità, socievolezza e competenza – ed hanno sottolineato il ruolo primario della moralità per la valutazione positiva del proprio gruppo. Il presente lavoro, prendendo in considerazione il giudizio intergruppi, si pone l’obiettivo di esaminare se la moralità costituisca una dimensione per differenziare positivamente l’ingroup da altri gruppi. A questo scopo, nello studio (in corso di realizzazione) i partecipanti valuteranno in quale misura il proprio gruppo nazionale (gli italiani) e tre outgroup di status uguale, inferiore e superiore possiedano caratteristiche di moralità (e mancanza di moralità), competenza (e mancanza di competenza), socievolezza (e mancanza di socievolezza). Facendo riferimento al modello del contenuto degli stereotipi, secondo cui lo status sociale e l’esistenza di competizione nella relazione intergruppi influenzano la percezione di competenza e di calore (inteso come moralità e socievolezza) dei gruppi, si controlleranno gli effetti di queste due variabili. In linea con questo modello, si ipotizza che il gruppo di status superiore sarà percepito come più competente degli italiani e che la percezione di socievolezza di ciascun outgroup correlerà negativamente con la competizione percepita. Tuttavia, in contrasto con il modello ipotizziamo che in tutti i tipi di confronti la dimensione di moralità sarà utilizzata per ottenere una specificità positiva per l’ingroup. In altre parole, il proprio gruppo sarà valutato come più morale degli altri gruppi indipendentemente dal loro status e dalla percezione di competizione. I risultati potranno avere interessanti implicazioni rispetto alle teorizzazioni sul giudizio sociale, mostrando come la moralità giochi un ruolo primario non solo nelle valutazioni verso l'ingroup, ma anche come dimensione di giudizio nell'arena intergruppi.
La moralità nel giudizio intergruppi: Il fenomeno dell'ingroup morality bias / Moscatelli, S; Albarello, F; Bernardini,. - (2013), pp. 22-22. (Intervento presentato al convegno XII Congresso AIP, Sezione di Psicologia Sociale tenutosi a Padova).
La moralità nel giudizio intergruppi: Il fenomeno dell'ingroup morality bias
Albarello F;
2013
Abstract
Recenti ricerche hanno messo in luce che il giudizio sociale si organizza prevalentemente intorno a tre dimensioni fondamentali – moralità, socievolezza e competenza – ed hanno sottolineato il ruolo primario della moralità per la valutazione positiva del proprio gruppo. Il presente lavoro, prendendo in considerazione il giudizio intergruppi, si pone l’obiettivo di esaminare se la moralità costituisca una dimensione per differenziare positivamente l’ingroup da altri gruppi. A questo scopo, nello studio (in corso di realizzazione) i partecipanti valuteranno in quale misura il proprio gruppo nazionale (gli italiani) e tre outgroup di status uguale, inferiore e superiore possiedano caratteristiche di moralità (e mancanza di moralità), competenza (e mancanza di competenza), socievolezza (e mancanza di socievolezza). Facendo riferimento al modello del contenuto degli stereotipi, secondo cui lo status sociale e l’esistenza di competizione nella relazione intergruppi influenzano la percezione di competenza e di calore (inteso come moralità e socievolezza) dei gruppi, si controlleranno gli effetti di queste due variabili. In linea con questo modello, si ipotizza che il gruppo di status superiore sarà percepito come più competente degli italiani e che la percezione di socievolezza di ciascun outgroup correlerà negativamente con la competizione percepita. Tuttavia, in contrasto con il modello ipotizziamo che in tutti i tipi di confronti la dimensione di moralità sarà utilizzata per ottenere una specificità positiva per l’ingroup. In altre parole, il proprio gruppo sarà valutato come più morale degli altri gruppi indipendentemente dal loro status e dalla percezione di competizione. I risultati potranno avere interessanti implicazioni rispetto alle teorizzazioni sul giudizio sociale, mostrando come la moralità giochi un ruolo primario non solo nelle valutazioni verso l'ingroup, ma anche come dimensione di giudizio nell'arena intergruppi.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.