Nelle società moderne fondate sul diritto e la giustizia uguali per ogni essere umano assistiamo quotidianamente a episodi di discriminazione sociale grave. La letteratura sulla deumanizzazione ha illustrato i fattori psico-sociali che spiegano questa tendenza, invece, non esistono studi sui processi che possono favorire l’inclusione nell’ingroup umano. Nel presente studio abbiamo ipotizzato che se l’aumento del numero di categorie sociali attribuite ai membri di un outgroup attenua differenziazioni e pregiudizi intergruppi attraverso la decategorizzazione, questo stesso processo socio-cognitivo, diminuendo la salienza dell’outgroup, possa aumentare l’appartenenza al gruppo umano. 216 studenti universitari italiani hanno compilato un questionario cartaceo confrontando i gruppi sociali reali di italiani (ingroup) e immigrati (outgroup) nelle condizioni di categorizzazione semplice, multipla condivisa, multipla mista e multipla non condivisa dai partecipanti. Le misure rilevate comprendevano il pregiudizio sociale, la decategorizzazione e l’inclusione nel gruppo umano a livello simbolico e comportamentale. Queste ultime misure sono state implementate per catturare l’attribuzione di umanità agli altri e il riconoscimento del valore della vita umana degli altri. I risultati hanno confermato la diminuzione del pregiudizio e l’aumento dell’inclusione nel gruppo umano degli immigrati nelle condizioni di categorizzazione sociale multipla vs semplice. Questa evidenza è stata riscontrata sia a livello simbolico che comportamentale, infatti i partecipanti sceglievano di privarsi di un maggior numero di risorse a favore della salvezza di un più alto numero di vite di immigrati nelle condizioni di categorizzazione multipla vs semplice. Infine, la condivisione totale, parziale o assente delle categorie sociali multiple attribuite agli immigrati non ha inciso sugli effetti pro-sociali evidenziati e il processo di decategorizzazione, rilevato in tutte le condizioni di categorizzazione sociale multipla, può essere considerato un buffer contro la deumanizzazione.
Il ruolo della categorizzazione multipla nella promozione dell'inclusione nel gruppo umano di membri dell'outgroup [The role of multiple categorisation in promoting the inclusion in the human group] / Prati, Francesca; Albarello, Flavia. - (2010), pp. 1-2. (Intervento presentato al convegno X Congresso Nazionale della Sezione di Psicologia sociale dell’Associazione Italiana di Psicologia tenutosi a Torino).
Il ruolo della categorizzazione multipla nella promozione dell'inclusione nel gruppo umano di membri dell'outgroup [The role of multiple categorisation in promoting the inclusion in the human group]
Prati Francesca;Albarello Flavia
2010
Abstract
Nelle società moderne fondate sul diritto e la giustizia uguali per ogni essere umano assistiamo quotidianamente a episodi di discriminazione sociale grave. La letteratura sulla deumanizzazione ha illustrato i fattori psico-sociali che spiegano questa tendenza, invece, non esistono studi sui processi che possono favorire l’inclusione nell’ingroup umano. Nel presente studio abbiamo ipotizzato che se l’aumento del numero di categorie sociali attribuite ai membri di un outgroup attenua differenziazioni e pregiudizi intergruppi attraverso la decategorizzazione, questo stesso processo socio-cognitivo, diminuendo la salienza dell’outgroup, possa aumentare l’appartenenza al gruppo umano. 216 studenti universitari italiani hanno compilato un questionario cartaceo confrontando i gruppi sociali reali di italiani (ingroup) e immigrati (outgroup) nelle condizioni di categorizzazione semplice, multipla condivisa, multipla mista e multipla non condivisa dai partecipanti. Le misure rilevate comprendevano il pregiudizio sociale, la decategorizzazione e l’inclusione nel gruppo umano a livello simbolico e comportamentale. Queste ultime misure sono state implementate per catturare l’attribuzione di umanità agli altri e il riconoscimento del valore della vita umana degli altri. I risultati hanno confermato la diminuzione del pregiudizio e l’aumento dell’inclusione nel gruppo umano degli immigrati nelle condizioni di categorizzazione sociale multipla vs semplice. Questa evidenza è stata riscontrata sia a livello simbolico che comportamentale, infatti i partecipanti sceglievano di privarsi di un maggior numero di risorse a favore della salvezza di un più alto numero di vite di immigrati nelle condizioni di categorizzazione multipla vs semplice. Infine, la condivisione totale, parziale o assente delle categorie sociali multiple attribuite agli immigrati non ha inciso sugli effetti pro-sociali evidenziati e il processo di decategorizzazione, rilevato in tutte le condizioni di categorizzazione sociale multipla, può essere considerato un buffer contro la deumanizzazione.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.