Nella presente ricerca il Congresso di Ginevra, del settembre 1867, viene considerato come una emanazione del movimento pacifista europeo di metà Ottocento; in esso, però, all’obiettivo della pace si legava con maggior forza la necessità di un cambiamento sostanziale, in senso repubblicano, degli stati europei, espresso nella formula degli "Stati Uniti d’Europa", posizione che lo rendeva alternativo a quel primo movimento e lo poneva in netto contrasto con Francia e Prussia, le due potenze in costante tensione per l’egemonia in Europa. Il lavoro è introdotto da una premessa sull'ideale dell'unita europea e i primi movimenti pacifisti, ed in particolare si sottolineano le adesioni al Congresso di Ginevra di alcuni personaggi di rilievo tra i quali ricordiamo: V. Hugo, L. Blanc, A. Herzen, M. Bakunin, A. Goegg, Ch. Lemonnier, E. Acollas, J. Barnie, E. Quinet, Nel lavoro di ricerca si è messa in evidenza e valorizzata la partecipazione italiana al Congresso della pace - evento fondativo della "Lega Internazionale della Pace e della Libertà" (LIPL) che opererà insieme al suo settimanale "Les Etats-Unis d’Europe"sino al 1939 - attraverso tre elementi principali che riassumiamo per convenienza: 1) il significato e la presenza di Garibaldi come presidente onorario e la portata del suo intervento in assemblea che nella ricerca è presentata – diversamente dalle tante critiche sollevate - come perfettamente coerente con i presupposti e gli scopi del Congresso; 2) il contributo delle due società democratiche bolognesi: Società Operaia e Unione Democratica rappresentanti del primo movimento operaio di tipo repubblicano-mazziniano; 3) la presenza a Ginevra del circolo Libertà e Giustizia, prima associazione socialista in Italia, largamente ispirata alle idee di Bakunin ma con evidenti riferimenti anche all’esperienza di Pisacane. In proposito, la ricerca ha compiuto approfondimenti sugli altri due relatori italiani: il prof. G. Ceneri per le società bolognesi e l’avv. C.Gambuzzi per il circolo Libertà e Giustizia. La scelta di questi tre elementi ha permesso di operare delle comparazioni e di svolgere delle considerazioni in merito al tema in oggetto. Inoltre, la ricerca ha illustrato i ruoli e le posizioni assunti da altri protagonisti italiani, fra cui Mauro Macchi, Ippolito Pederzolli, Giovanni Pantaleo,Quirico Filopanti, Vincenzo Caldesi, SebastianoTanari, Gaspare Stampa. Il lavoro di ricerca ha confermato la rilevanza e la vivacità delle due realtà contraddistinte dalle rispettive differenti impostazioni. Le società bolognesi rappresentavano una forma evoluta di organizzazione operaia in ambito mazziniano-repubblicano. L’Operaia, era principalmente legata ad una funzione mutualistica ma ambedue avevano uno spiccato carattere politico. La società napoletana rappresentava invece una novità nel panorama politico italiano. Era l’espressione di un nuovo modello organizzativo ispirato al socialismo libertario di Bakunin, presente a Napoli fin dal 1865, come al pensiero di Carlo Pisacane che di quel gruppo fu l’originario protagonista. Anche in questo caso ne sono state seguite le vicende, dalla formazione fino alla trasformazione in sezione dell’AIL, nel gennaio 1869, oltre, ovviamente, alla sua partecipazione a Ginevra e in particolare, all’intervento del loro delegato, avv. Carlo Gambuzzi. A differenza delle due società bolognesi si è potuto osservare più da vicino il rapporto che il gruppo napoletano di Libertà e Giustizia avviò, dopo il congresso di Ginevra, con la Lega della Pace e della Libertà entrando a far parte del comitato centrale permanente. Allo stesso tempo le sue vicende si intrecciarono con quelle dell’AIL in cui il circolo partenopeo confluì successivamente al congresso bernese della Ligue (1868) ove le posizioni dell’anarchico russo furono messe in minoranza. In riferimento a queste organizzazioni il lavoro di ricerca sulla fonti archivistiche dei registri del ministero degli Interni e degli organi di polizia di Questura e Prefettura di Bologna e Napoli ha permesso di ricostruire in modo sistematico le attività delle tre associazioni prima, durante e dopo la loro partecipazione al congresso di Ginevra, fornendo un ulteriore contributo alla loro storia rispetto alla precedente letteratura La tesi ha messo in evidenza questi iniziali rapporti tra l’AIL e il nascente movimento operaio italiano e i nessi tra questo e la LIPL, organismo internazionalista della democrazia europea, che nei decenni successivi esercitò, non soltanto in Italia, una certa attrazione nei confronti di quelle organizzazioni operaie che non aderirono all’Internazionale di Londra (1864-1876) e, successivamente, a quella parigina, sorta sul finire degli anni ’80.

“Il congresso di Ginevra del 1867 per gli Stati Uniti d’Europa: il contributo italiano. La partecipazione delle personalità e delle associazioni risorgimentali democratico-socialiste all’evento fondativo della Lega Internazionale della Pace e della Libertà” / Fabrizi, Fabrizio. - (2020 Feb 24).

“Il congresso di Ginevra del 1867 per gli Stati Uniti d’Europa: il contributo italiano. La partecipazione delle personalità e delle associazioni risorgimentali democratico-socialiste all’evento fondativo della Lega Internazionale della Pace e della Libertà”

FABRIZI, FABRIZIO
24/02/2020

Abstract

Nella presente ricerca il Congresso di Ginevra, del settembre 1867, viene considerato come una emanazione del movimento pacifista europeo di metà Ottocento; in esso, però, all’obiettivo della pace si legava con maggior forza la necessità di un cambiamento sostanziale, in senso repubblicano, degli stati europei, espresso nella formula degli "Stati Uniti d’Europa", posizione che lo rendeva alternativo a quel primo movimento e lo poneva in netto contrasto con Francia e Prussia, le due potenze in costante tensione per l’egemonia in Europa. Il lavoro è introdotto da una premessa sull'ideale dell'unita europea e i primi movimenti pacifisti, ed in particolare si sottolineano le adesioni al Congresso di Ginevra di alcuni personaggi di rilievo tra i quali ricordiamo: V. Hugo, L. Blanc, A. Herzen, M. Bakunin, A. Goegg, Ch. Lemonnier, E. Acollas, J. Barnie, E. Quinet, Nel lavoro di ricerca si è messa in evidenza e valorizzata la partecipazione italiana al Congresso della pace - evento fondativo della "Lega Internazionale della Pace e della Libertà" (LIPL) che opererà insieme al suo settimanale "Les Etats-Unis d’Europe"sino al 1939 - attraverso tre elementi principali che riassumiamo per convenienza: 1) il significato e la presenza di Garibaldi come presidente onorario e la portata del suo intervento in assemblea che nella ricerca è presentata – diversamente dalle tante critiche sollevate - come perfettamente coerente con i presupposti e gli scopi del Congresso; 2) il contributo delle due società democratiche bolognesi: Società Operaia e Unione Democratica rappresentanti del primo movimento operaio di tipo repubblicano-mazziniano; 3) la presenza a Ginevra del circolo Libertà e Giustizia, prima associazione socialista in Italia, largamente ispirata alle idee di Bakunin ma con evidenti riferimenti anche all’esperienza di Pisacane. In proposito, la ricerca ha compiuto approfondimenti sugli altri due relatori italiani: il prof. G. Ceneri per le società bolognesi e l’avv. C.Gambuzzi per il circolo Libertà e Giustizia. La scelta di questi tre elementi ha permesso di operare delle comparazioni e di svolgere delle considerazioni in merito al tema in oggetto. Inoltre, la ricerca ha illustrato i ruoli e le posizioni assunti da altri protagonisti italiani, fra cui Mauro Macchi, Ippolito Pederzolli, Giovanni Pantaleo,Quirico Filopanti, Vincenzo Caldesi, SebastianoTanari, Gaspare Stampa. Il lavoro di ricerca ha confermato la rilevanza e la vivacità delle due realtà contraddistinte dalle rispettive differenti impostazioni. Le società bolognesi rappresentavano una forma evoluta di organizzazione operaia in ambito mazziniano-repubblicano. L’Operaia, era principalmente legata ad una funzione mutualistica ma ambedue avevano uno spiccato carattere politico. La società napoletana rappresentava invece una novità nel panorama politico italiano. Era l’espressione di un nuovo modello organizzativo ispirato al socialismo libertario di Bakunin, presente a Napoli fin dal 1865, come al pensiero di Carlo Pisacane che di quel gruppo fu l’originario protagonista. Anche in questo caso ne sono state seguite le vicende, dalla formazione fino alla trasformazione in sezione dell’AIL, nel gennaio 1869, oltre, ovviamente, alla sua partecipazione a Ginevra e in particolare, all’intervento del loro delegato, avv. Carlo Gambuzzi. A differenza delle due società bolognesi si è potuto osservare più da vicino il rapporto che il gruppo napoletano di Libertà e Giustizia avviò, dopo il congresso di Ginevra, con la Lega della Pace e della Libertà entrando a far parte del comitato centrale permanente. Allo stesso tempo le sue vicende si intrecciarono con quelle dell’AIL in cui il circolo partenopeo confluì successivamente al congresso bernese della Ligue (1868) ove le posizioni dell’anarchico russo furono messe in minoranza. In riferimento a queste organizzazioni il lavoro di ricerca sulla fonti archivistiche dei registri del ministero degli Interni e degli organi di polizia di Questura e Prefettura di Bologna e Napoli ha permesso di ricostruire in modo sistematico le attività delle tre associazioni prima, durante e dopo la loro partecipazione al congresso di Ginevra, fornendo un ulteriore contributo alla loro storia rispetto alla precedente letteratura La tesi ha messo in evidenza questi iniziali rapporti tra l’AIL e il nascente movimento operaio italiano e i nessi tra questo e la LIPL, organismo internazionalista della democrazia europea, che nei decenni successivi esercitò, non soltanto in Italia, una certa attrazione nei confronti di quelle organizzazioni operaie che non aderirono all’Internazionale di Londra (1864-1876) e, successivamente, a quella parigina, sorta sul finire degli anni ’80.
24-feb-2020
File allegati a questo prodotto
Non ci sono file associati a questo prodotto.

I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.

Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/11573/1366619
 Attenzione

Attenzione! I dati visualizzati non sono stati sottoposti a validazione da parte dell'ateneo

Citazioni
  • ???jsp.display-item.citation.pmc??? ND
  • Scopus ND
  • ???jsp.display-item.citation.isi??? ND
social impact