L’etnologia messicana di Italo Signorini tra ricerca sul campo e insegnamento

After founding the Italian Ethnological Mission in Mexico in 1973, which he directed for over 20 years, Italo Signorini carried out his ethnographic research among Mexican natives, studying in depth the results of the evangelization process which started with the Conquest, the syncretic dynamics and the peculiar forms of Catholic native religion, as well as the negotiations carried out by the representatives of the clergy and the native ritual specialists. His characteristically balanced approach to the study of the Catholic Church’s pastoral work enabled him to propose penetrating and innovative analyses on the categories and interpretations of scholars who had tackled the same themes from positions characterized by a strong ideological opposition, and he was able to provide original and well argued interpretations about indigenous religiosity. His long lasting experience in Mexico was of great help in the decade in which he covered teaching assignments at the Pontifical Urbaniana University (1984-1993), allowing him to adapt the teaching of ethnology to this peculiar educational context and to the needs of a missiology clearly oriented towards the enculturation of the Gospel.

Direttore fin dal 1973 della Missione Etnologica Italiana in Messico, negli oltre 20 anni di ricerca spesi fra gli indigeni messicani Italo Signorini ebbe modo di studiare approfonditamente sul campo i risultati del processo di evangelizzazione iniziato con la Conquista, le dinamiche sincretiche, le peculiari forme assunte dalla religiosità cattolica popolare e le negoziazioni attuate dai rappresentanti del clero e dalle figure degli specialisti rituali nativi. L’equilibrio che caratterizzò il suo approccio allo studio dell’operato della Chiesa gli consentì di formulare penetranti e innovative riflessioni sulle categorie e sulle interpretazioni degli studiosi che avevano affrontato i medesimi temi da posizioni caratterizzate da una forte contrapposizione ideologica, fornendo chiavi di lettura originali e solidamente argomentate sulla religiosità indigena. La lunga esperienza messicana gli fu naturalmente di grande aiuto nel decennio in cui coprì incarichi di docenza presso la Pontificia Università Urbaniana (1984-1993), permettendogli di adeguare l’insegnamento dell’etnologia a questo peculiare contesto formativo e alle esigenze di una missiologia orientata verso l’inculturazione del Vangelo.