Elementi architettonici per l’abitazione flessibile: la piattaforma, la custodia, l’intercapedine, il blocco servizi. All’esigenza di flessibilità all’interno della casa l’architettura ha già risposto nel Novecento con progetti di alto valore formale e spaziale, partendo dalle ricerche di Rietveld applicate nella Casa Schroeder, poi di Giò Ponti, fino alle case giapponesi di Shigeru Ban che ripropongono con un linguaggio contemporaneo antiche e collaudate soluzioni orientali di antica tradizione. Il tema della flessibilità interna dell’alloggio sembra appartenere principalmente al disegno dell’arredo o all’industrial design, dove si sperimentano con una certa continuità soluzioni che vengono incontro alle esigenze di adattare lo stesso spazio a funzioni diverse. Il tema qui proposto invece vuole indagare le possibilità espressive che il tema della flessibilità può conferire all’oggetto architettonico che nasca fin dall’inizio per soddisfare un certo numero di esigenze. Da questo studio, corredato di elaborati grafici esplicativi e da un progetto per un’abitazione flessibile, si sono ricavati alcuni “elementi” compositivi fondamentali: la piattaforma, la custodia, l’intercapedine, il blocco servizi. A questi elementi viene conferito un valore formale costitutivo nell’idea plastica della “casa flessibile”.
Elementi architettonici per l’abitazione flessibile: la piattaforma, la custodia, l’intercapedine, il blocco servizi / Zammerini, Massimo. - (2020), pp. 226-229. (Intervento presentato al convegno Costruire l'abitare contemporaneo. Nuovi temi e metodi del progetto contemporaneo tenutosi a Napoli Centro Congressi dell'Università degli Studi di Napoli Federico II).
Elementi architettonici per l’abitazione flessibile: la piattaforma, la custodia, l’intercapedine, il blocco servizi
Massimo Zammerini
2020
Abstract
Elementi architettonici per l’abitazione flessibile: la piattaforma, la custodia, l’intercapedine, il blocco servizi. All’esigenza di flessibilità all’interno della casa l’architettura ha già risposto nel Novecento con progetti di alto valore formale e spaziale, partendo dalle ricerche di Rietveld applicate nella Casa Schroeder, poi di Giò Ponti, fino alle case giapponesi di Shigeru Ban che ripropongono con un linguaggio contemporaneo antiche e collaudate soluzioni orientali di antica tradizione. Il tema della flessibilità interna dell’alloggio sembra appartenere principalmente al disegno dell’arredo o all’industrial design, dove si sperimentano con una certa continuità soluzioni che vengono incontro alle esigenze di adattare lo stesso spazio a funzioni diverse. Il tema qui proposto invece vuole indagare le possibilità espressive che il tema della flessibilità può conferire all’oggetto architettonico che nasca fin dall’inizio per soddisfare un certo numero di esigenze. Da questo studio, corredato di elaborati grafici esplicativi e da un progetto per un’abitazione flessibile, si sono ricavati alcuni “elementi” compositivi fondamentali: la piattaforma, la custodia, l’intercapedine, il blocco servizi. A questi elementi viene conferito un valore formale costitutivo nell’idea plastica della “casa flessibile”.File | Dimensione | Formato | |
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