The Port of Ischia is an introverted space, a closed natural body of water. It remained as such until 1854, the year it was transformed from a lake into a port by removing a section of land to connect it with the open sea. The edges of this volcanic crater were occupied over time by a mantle of discontinuous constructions, from which three monumental elements that speak to the history of the island emerge: the church of Portosalvo, the Ancient Municipal Baths and the Palazzo d’Ambra. This important historic and environmental space was gradually modified as a consequence of Ischia’s development from an “Island of land”, dedicated primarily to agricultural activities, to an “Island of water”, devoted to tourism and bathing activities.

Il porto di Ischia è un ambito spaziale introverso, un invaso naturale chiuso, rimasto tale fino al 1854, anno della sua trasformazione da lago in porto, prodotta dall'apertura di un lembo di terreno per il suo collegamento con il mare aperto. Gli spalti di origine vulcanica sono stati consolidati nel tempo da una cortina edilizia discontinua, da cui emergono tre elementi monumentali che riferiscono della storia dell’isola: la chiesa di Portosalvo, le Antiche Terme Comunali e il Palazzo d’Ambra. Questo spazio di notevole valenza storica e ambientale ha subito un processo di modificazione conseguentemente allo sviluppo di Ischia da “isola di terra”, dedita prevalentemente all'attività agricola, a “isola di mare”, vocata all’attività turistica e balneare.

Port of Ischia: From a Volcanic Crater to a Traffic Hub. Or: From a Natural Disaster to an Artificial Disaster / Monaco, Antonello. - (2017), pp. 158-158. (Intervento presentato al convegno Le Vie dei Mercanti "World Heritage and Disaster. Knowledge, Culture and Representation" tenutosi a Napoli, Capri).

Port of Ischia: From a Volcanic Crater to a Traffic Hub. Or: From a Natural Disaster to an Artificial Disaster

Antonello Monaco
2017

Abstract

The Port of Ischia is an introverted space, a closed natural body of water. It remained as such until 1854, the year it was transformed from a lake into a port by removing a section of land to connect it with the open sea. The edges of this volcanic crater were occupied over time by a mantle of discontinuous constructions, from which three monumental elements that speak to the history of the island emerge: the church of Portosalvo, the Ancient Municipal Baths and the Palazzo d’Ambra. This important historic and environmental space was gradually modified as a consequence of Ischia’s development from an “Island of land”, dedicated primarily to agricultural activities, to an “Island of water”, devoted to tourism and bathing activities.
2017
Le Vie dei Mercanti "World Heritage and Disaster. Knowledge, Culture and Representation"
Il porto di Ischia è un ambito spaziale introverso, un invaso naturale chiuso, rimasto tale fino al 1854, anno della sua trasformazione da lago in porto, prodotta dall'apertura di un lembo di terreno per il suo collegamento con il mare aperto. Gli spalti di origine vulcanica sono stati consolidati nel tempo da una cortina edilizia discontinua, da cui emergono tre elementi monumentali che riferiscono della storia dell’isola: la chiesa di Portosalvo, le Antiche Terme Comunali e il Palazzo d’Ambra. Questo spazio di notevole valenza storica e ambientale ha subito un processo di modificazione conseguentemente allo sviluppo di Ischia da “isola di terra”, dedita prevalentemente all'attività agricola, a “isola di mare”, vocata all’attività turistica e balneare.
04 Pubblicazione in atti di convegno::04d Abstract in atti di convegno
Port of Ischia: From a Volcanic Crater to a Traffic Hub. Or: From a Natural Disaster to an Artificial Disaster / Monaco, Antonello. - (2017), pp. 158-158. (Intervento presentato al convegno Le Vie dei Mercanti "World Heritage and Disaster. Knowledge, Culture and Representation" tenutosi a Napoli, Capri).
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