Uno degli obiettivi principali per l’ingegneria idraulica ed ambientale è, sicuramente, la mitigazione del Rischio Idraulico. Da più di un decennio è divenuta prioritaria, fra le strategie dell’UE, la gestione efficiente degli eventi alluvionali, che rappresentano una delle principali minacce per la società contemporanea, anche in relazione al crescente uso del suolo per attività umane, che ha prodotto un’interferenza gravosa fra dinamica dei processi naturali ed attività antropiche. Le attività di monitoraggio, preannuncio e allertamento lavorano prevedendo gli eventi di piena in alveo potenzialmente catastrofici (cioè capaci di generare esondazioni nelle sezioni critiche e quindi inondazioni del territorio), con un anticipo tale da garantire l’attivazione di tutte le attività di protezione civile e messa in sicurezza. I modelli di previsione delle piene in alveo combinano fra loro un modello di afflussi-deflussi (che traduce gli afflussi pluviometrici in portate di deflusso) ed un modello idraulico di propagazione dell’onda di piena in alveo. Essi necessitano, in ingresso, di una previsione delle precipitazioni attese prodotta, a sua volta, da un modello meteorologico.

Simulazione numerica dell'evento alluvionale nell'area romana del dicembre 2008 / Conigliaro, Elena; DI BERNARDINO, Annalisa; Monti, Paolo; Leuzzi, Giovanni. - (2018). (Intervento presentato al convegno XXXVI Convegno Nazionale di Idraulica e Costruzioni Idrauliche, IDRA 2018, Ancona 12-14 Settembre tenutosi a Ancona) [9788894379907].

Simulazione numerica dell'evento alluvionale nell'area romana del dicembre 2008

Elena Conigliaro
Primo
;
Annalisa Di Bernardino
Secondo
;
Paolo Monti
Penultimo
;
Giovanni Leuzzi
Ultimo
2018

Abstract

Uno degli obiettivi principali per l’ingegneria idraulica ed ambientale è, sicuramente, la mitigazione del Rischio Idraulico. Da più di un decennio è divenuta prioritaria, fra le strategie dell’UE, la gestione efficiente degli eventi alluvionali, che rappresentano una delle principali minacce per la società contemporanea, anche in relazione al crescente uso del suolo per attività umane, che ha prodotto un’interferenza gravosa fra dinamica dei processi naturali ed attività antropiche. Le attività di monitoraggio, preannuncio e allertamento lavorano prevedendo gli eventi di piena in alveo potenzialmente catastrofici (cioè capaci di generare esondazioni nelle sezioni critiche e quindi inondazioni del territorio), con un anticipo tale da garantire l’attivazione di tutte le attività di protezione civile e messa in sicurezza. I modelli di previsione delle piene in alveo combinano fra loro un modello di afflussi-deflussi (che traduce gli afflussi pluviometrici in portate di deflusso) ed un modello idraulico di propagazione dell’onda di piena in alveo. Essi necessitano, in ingresso, di una previsione delle precipitazioni attese prodotta, a sua volta, da un modello meteorologico.
2018
XXXVI Convegno Nazionale di Idraulica e Costruzioni Idrauliche, IDRA 2018, Ancona 12-14 Settembre
stima delle piogge; modelli numerici previsionali; WRF
04 Pubblicazione in atti di convegno::04b Atto di convegno in volume
Simulazione numerica dell'evento alluvionale nell'area romana del dicembre 2008 / Conigliaro, Elena; DI BERNARDINO, Annalisa; Monti, Paolo; Leuzzi, Giovanni. - (2018). (Intervento presentato al convegno XXXVI Convegno Nazionale di Idraulica e Costruzioni Idrauliche, IDRA 2018, Ancona 12-14 Settembre tenutosi a Ancona) [9788894379907].
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